Sulla
Madre di Dio nella tradizione ortodossa e in quella cattolica
Teologicamente,
nell’Ortodossia, la Dormizione (o “morte” della Vergine Madre)
precede l’Assunzione in Cielo di Maria Santissima, celebrate
comunque nella stessa festa, mentre nel Cattolicesimo la Madonna non
si sa << se sia morta o meno >> ma è stata semplicemente
assunta in Cielo “alla fine della propria esperienza terrena”
lasciando intendere…non si sa cosa. Quel che è certo, come
dimostrano queste quattro immagini, un microscopico campionario
rispetto a quello reperibile sia sul web che nelle chiese in giro per
l’Europa, è che originariamente la fine terrena della Madre di Dio
era sicuramente, indiscutibilmente concepita nello stesso modo ai
quattro angoli della Cristianità.
La Dormizione della Madre di Dio niente poco di meno che
nella Basilica Papale di S. Maria Maggiore in Roma, sopravvissuta ai
millenni. Questo è un particolare del mosaico dell'abside.
Questa
è una Dormizione della Madre di Dio appartenuta alla mano di
Giovanni da Fiesole, al secolo Guido di Pietro (Vicchio, 1395 circa –
Roma, 18 febbraio 1455), detto il Beato Angelico. Il fatto
straordinario è che ancora nel XV secolo si dipingeva la Dormizione!
Vetrata della Cattedrale di Siena
Se
mai avete visto una Dormizione Ortodossa:
Viene
da domandarsi quindi se anche altre disquisizioni sulla Madre di Dio
siano successive allo Scisma (e quindi “inventate” o ragionate in
seguito). In particolar modo la mia mente feroce corre immediatamente
all’Immacolata Concezione.I cattolici romani hanno alterato e
corrotto questa verità sulla santissima Madre di Dio rivelata da Dio
alla Chiesa una, santa, cattolica apostolica, inventando di sana
pianta il loro dogma sulla concezione immacolata della santa Vergine
Maria. Prima di tutto questo dogma è un’invenzione teologica
apparsa nel secolo IX in Spagna negli scritti di Paschasio Radberto,
scrittore allora celebre e influente. Egli scriveva: “Dato che la
Vergine Maria è tanto solennemente glorificata, si desume
chiaramente dall’autorità della Chiesa che quando nacque lei non
era sottomessa ad alcun peccato (nullis, quando nata est,
subjacuitdelictis), e, essendo santificata nel seno di sua madre, non
aveva contratto il peccato originale (nequecontraxit in utero
santificata originale peccatum) […]. Ora visto che lei è
glorificata dall’autorità della Chiesa, appare chiaramente che
ella fu preservata da ogni peccato originale (consta team ab omni
originali peccato immunemfuisse)”[1]. Sostenitori e avversari di
questa fantasia teologica di Pascasio Radberto si sono talmente
moltiplicati, che nel secolo XII è scoppiata una grande
controversia. I francescani si confermarono come partigiani decisi di
questa dottrina, ma Bernardo di Clairvaux, Alessandro di Hales,
Bonaventura, Alberto il Grande, Tommaso d’Aquino e i domenicani ne
furono gli avversari. Nel corso del tempo il numero dei partigiani si
accrebbe senza sosta, mentre quello degli avversari si riduceva. Così
vediamo che il papa Alessandro VII dichiara nel 1661, nella sua Bolla
Sollicitudo omnium Ecclesiarum,
che la santa Vergine Maria “è stata immune dalla macchia del
peccato originale (a macula peccati originalis preservatam immunem)”.1
Essa
venne resa festa universale cattolica solo nel 1708 con Papa Clemente
XI, essa prima era celebrata infatti solo localmente a Roma e in
altre zone della cristianità occidentale. Cosa si intende per
Immacolata Concezione?
«
[...] dichiariamo, affermiamo e definiamo la dottrina che sostiene
che la beatissima Vergine Maria nel primo istante della sua
concezione, per una grazia ed un privilegio singolare di Dio
onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del
genere umano, è stata preservata intatta da ogni macchia del peccato
originale, e ciò deve pertanto essere oggetto di fede certo ed
immutabile per tutti i fedeli. »
8 dicembre
1854, Papa Pio IX, enciclica “Ineffabilis Deus”
Eppure,
la domanda che viene spontanea, seguendo il percorso che finora
abbiamo fatto, è la seguente: come si ragionava nel primo millennio,
quando l’ortodossia della Chiesa Indivisa era fuori discussione? La
risposta è semplice. Nell’Ortodossia contemporanea ancora
riteniamo che, nella sua vita, Maria non commise peccato, ma non che
ne fosse priva.Ella era una donna, pienamente umana, e qui sta la sua
grandezza: accettando il Signore e il suo Disegno, si è purificata e
ha accettato la lenta lotta contro il peccato, fino a divenire
perfetta. L'Ortodossia non condivide il dogma cattolico di Immacolata
concezione (concetto agostiniano). Nella teologia della Chiesa
Ortodossa è molto importante comprendere che Cristo, fin dal momento
del concepimento era al tempo stesso Dio perfetto e Uomo perfetto.
Per questo è corretto dire che Maria è in effetti la Theotokos, la
datrice di vita di Dio. Questo fu oggetto di dibattito cristologico
del IV e V secolo d.C. Gli Ortodossi sostengono che, dopo il parto,
Maria viaggiò molto assieme al Figlio e dopo la sua Resurrezione fu
presente anche durante l'Ascensione al cielo.
Si
crede che lei fu la prima a sapere della resurrezione del figlio:
l'Arcangelo Gabriele le apparve nuovamente rivelandogliela. Si crede
che visse fino all'età di settanta anni e chiamò miracolosamente a
sé tutti gli apostoli prima di morire. Secondo la tradizione, San
Tommaso arrivò tardi e non fu presente al momento della morte.
Desiderando baciarle la mano un'ultima volta, aprì la tomba, ma la
trovò vuota. Gli Ortodossi, così come i Cattolici, credono che
Maria venne assunta in cielo in corpo ed in spirito. Tuttavia, gli
Ortodossi non ne condividono la prescrizione dogmatica. In tal modo,
per gli Ortodossi viene sottolineata di più la Dormizione di Maria
che la sua Assunzione in cielo: proprio perché essa è pienamente
donna, ha subìto il destino comune di tutti gli esseri umani, ma a
cagione della propria purezza, della propria lotta sulla terra, della
propria forza spirituale è divenuta più grande di ogni angelo ed è
stata elevata a Regina degli Angeli.
Il
Patriarca di Costantinopoli, Bartolomeo, ci ricorda ancora la visione
ortodossa:
<<(…)
Come è celebrata nella tradizione cristiana orientale e bizantinala
Concezione di Maria e la sua santità piena e immacolata?
La
Chiesa Cattolica si trovò nel bisogno di istituire un dogma nuovo
per la cristianità, circa mille e ottocento anni dopo la presenza
del Cristianesimo, perché ha accetto una percezione del peccato
originale - per noi Ortodossi, errata - come trasmissione di una
sporcizia morale, o di una responsabilità giuridica ai discendenti
di Adamo, al posto di quella corretta - secondo la Fede ortodossa -
di una trasmissione in eredità della corruzione provocata
dall’allontanamento dell’uomo dalla Grazia increata di Dio che lo
vivifica spiritualmente e fisicamente. L’uomo plasmato a immagine
di Dio, con possibilità e destino di somigliare a Dio, scegliendo
liberamente l’amore verso di Lui e l’osservanza dei suoi
comandamenti, ha la possibilità - anche dopo la caduta di Adamo ed
Eva - di diventare secondo intenzione amico di Dio; allora Dio lo
santifica, come ha santificato tanti dei progenitori prima di Cristo,
anche se il compimento del loro riscatto dalla corruzione, cioè la
loro salvezza, è stata compiuta dopo l’incarnazione di Cristo e
tramite Lui.
Di
conseguenza, la Tuttasanta Madre di Dio Maria non fu concepita -
secondo la Fede ortodossa - esente dalla corruzione del peccato
originale, ma ha amato sopra di ogni cosa Dio e ha osservato i suoi
comandamenti, e così fu santificata da Dio per mezzo di Gesù Cristo
che da lei si è incarnato, cui obbediva come una dei fedeli e cui si
rivolgeva con fiducia di Madre. La sua santità e la sua purezza non
fu ostacolata a causa della corruzione, anche a lei trasmessa dal
peccato originale, perché appunto in Cristo è rinata come tutti i
santi, santificata più di ogni santo.
Il
suo ristabilimento alla condizione anteriore alla caduta, non è
necessario che sia avvenuto al momento del suo concepimento; crediamo
che sia avvenuto dopo, come conseguenza della sua volontà e del
progredire in lei dell’azione dell’increata Grazia Divina con la
visita durante il concepimento del Signore dello Spirito Santo, che
l’ha pulita da ogni macchia.
Il
peccato originale pesa sui discendenti di Adamo e di Eva come
corruzione, come detto, e non come responsabilità legale o macchia
morale. Il peccato ha portato la corruzione ereditaria e non
unaresponsabilità giuridica ereditaria o una macchia morale
ereditaria. Di conseguenza la Tuttasanta fu partecipe della
corruzione ereditaria, come tutti gli uomini, ma con il suo amore
verso Dio e la sua purezza - intesa come una dedizione imperturbabile
e senza esitazioni del suo amore per Dio solo - è riuscita, con la
grazia di Dio, a santificarsi in Cristo e a farsi degna di diventare
abitazione di Dio, come vuole Dio che diventiamo tutti noi esseri
umani. Perciò anche nella Chiesa Ortodossa onoriamo la Tuttasanta
Madre di Dio al di sopra di tutti i santi, sebbene non accettiamo il
nuovo dogma della sua Immacolata Concezione. La negazione
dell’accettazione di questo dogma non sminuisce affatto il nostro
amore e il nostro rispetto nei confronti della Tuttasanta Madre di
Dio.>>
1 Paschasio Radberto,
De l’enfantement de la Vierge I (PL
120, 1371 C, 1372 A
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