- Del servo di Dio Dario Daniele Raffo
Una scoperta forse non del tutto casuale
Con regolarità parliamo di tanti aspetti della fede
cristiana ortodossa. Con regolarità ma sempre con il medesimo obiettivo .
Stimolare la curiosità dei nostri lettori verso la fede antica cristiana dei
nostri padri. Stimolare la curiosità sia chiaro , non abbiamo nessuna intenzione
di fare alcuna opera di stanco e protestante proselitismo. La fede non è solo
esteriorità , non è comprando determinati articoli che ci si trova ad essere
parti di una determinata comunità. E’ anche vero che certi articoli esteriori
corrispondono ad un’interiorità diversa. Mi spiego meglio, noi siamo convinti
della necessità di sviluppare una vita spirituale intensa. Il modo più
efficace è la PREGHIERA, la domanda viene quindi spontanea come preghiamo
quando preghiamo e quale è la differenza tra una preghiera ( quella cattolica
latina ) e un’altra tipo di preghiera. Spero di non dilungarmi troppo ci
sarebbero tanti aspetti da sviluppare e cadrei nell’accusa sia di fare
proselitismo sia di parlare di dogmatica ( aspetto che non ho nessuna
intenzione di sviluppare ), l’aspetto più evidente sta nel fatto che i
cattolici onorano la Vergine Madre di Dio con la recita del Santo Rosario. Gli
ortodossi preferiscono una venerazione della Santa Madre con la recita degli
inni santi detti Acatisti ( abbiamo anche un "rosario" ortodosso, la Regola Mariana di S. Serafino di Sarov. Ndr).. Questo è un aspetto , l’aspetto principale per la
vita spirituale di un cristiano ortodosso è la ricerca della deificazione, ovvero quello stato di ascesi per cui un uomo diventa icona di Cristo, vivendo
in pienezza anche materiale gli insegnamenti di Nostro Signore Gesù Cristo.
Per arrivare a questo stato si ricerca la preghiera costante, la preghiera costante
si trova nel modo di recitare una preghiera detta preghiera del cuore che è una
preghiera particolare che sintetizza in poche parole il significato profondo di
tutti i Santi Vangeli. Bene, direte, ed esteriormente cosa si usa per questa
preghiera ? Ebbene per essere aiutati in questa opera ,che deve essere compiuta
servendosi anche di una particolare alternanza con i propri respiri e
ascoltando il proprio cuore, ci si serve di una corda. Una corda ? Ebbene si
, una corda di preghiera. Una corda che in genere viene creata dai monaci o
da particolari persone che hanno un’anima molto, molto sensibile, e sono in
pace sia con il mondo che con se stessi . E’ una corda intrecciata composta di diversi materiali, in genere si compie con la lana oppure con la corda
stessa ma di diversi diametri. Possono essere di diversi colori. Il problema
sorge per noi che viviamo in occidente, diventa difficile trovare un posto
dove si comprino evitando di essere salassati da prezzi assurdi o da
interminabili domande poste in lingue che molto spesso non conosciamo. Insomma
si sa che i fratelli che vengono da altri paesi ortodossi hanno ancora alcune
difficoltà linguistico culturali, si spera che con gli anni si stemperino.
Nonostante ciò dopo anni di ricerca mi sono imbattuto in questo blog chiamato http://lacordadapreghiera.blogspot.it/
, gestito dalla giovane artigiana Elena Adorni. Rimando tutti i lettori a
contattarla per ogni richiesta e anche per restare in comunione di preghiera
con questa splendida persona. Ebbene oggi intervistiamo la Signora Elena
Adorni .
- Signora
Elena quando ha iniziato la sua opera ?
Ho realizzato il primo chotki nel 2006 : desideravo una
corda da preghiera per me, in modo da dedicarmi seriamente all'Esicasmo, ma non
la trovai nei negozi di articoli religiosi in cui la cercai.
- Molto
spesso capita che un libro sia la fonte dell’ispirazione verso eventuali
cambiamenti e opere lei ne ha una e se si ci potrebbe dire quale ?
Sono particolarmente legata al libro "I racconti di un
Pellegrino Russo", in quanto mi ha permesso di iniziare a praticare
l'Esicasmo, prima di potermi confrontare con una guida spirituale esperta in
materia.
- Lei nel suo
blog parla molto della preghiera scandita in ogni momento della giornata , come
scandisce la sua giornata la preghiera ? Potrebbe spiegare ai nostri lettori il
beneficio che si può trarre dalla preghiera ?
Sì, per me è importante armonizzare i momenti di preghiera
con le attività quotidiane.
Nei giorni feriali, inizio la giornata verso le 6.30 e devo
spostarmi in una città vicina tramite bus. Il viaggio è un primo momento per
pregare, trovo molto positivo leggere l'Ufficio delle Letture, su cui
rifletterò durante il giorno. Nel corso della giornata, cerco di mantenere un certo
silenzio interiore e la pratica dell'Esicasmo mi è di grande aiuto. Un secondo momento di preghiera avviene di sera, prima di
dormire : spengo il computer e il cellulare e mi dedico alla lettura di un
testo teologico o di natura spirituale. Al termine della lettura, prego la
Compieta. Si tratta di una prassi molto semplice. La Domenica, ne approfitto per prendere confidenza con la
preghiera mediante Lectio Divina, desidero crescere in questo senso. Credo che la preghiera aiuti a vivere tutte le attività
della giornata nell'ottica della fede. Inoltre, soppersice ai miei limiti nel
mantenere un certo "silenzio orante".
- Ci parla di
alcune realizzazioni che la hanno resa particolarmente soddisfatta ?
Tutte le volte che posso realizzare uno strumento per la
preghiera Esicastica pregando per le intenzioni del committente sono sorpresa e
felice, perchè posso vedere come questo tipo di preghiera si stia diffondendo.
In particolare, sono felice di poter fornire uno strumento a
persone che si avvicinano per la prima volta all'Esicasmo o che lo riprendono
dopo diverso tempo.
- Ci dica
Signora Adorni cosa pensa della realtà spirituale in Italia degli ultimi 50
anni ?
Personalmente, non posso dire di avere una conoscenza così
vasta della realtà spirituale Italiana : conosco alcuni movimenti laicali
legati all'evangelizzazione che ho frequentato per breve tempo, alla ricerca
della mia personale vocazione. Lì ho trovato un buon terreno per iniziare un discernimento;
in seguito me ne sono distaccata per poter approfondire la preghiera
contemplativa e la possibilità di vivere come Monaci nel mondo. In questo
senso, il Libro di Vita della Fraternità Monastica di Gerusalemme è stato
fondamentale.
- Secondo lei
l’opera di semplificazione liturgica voluta dal Concilio Vaticano Secondo
potrebbe aver allontanato molti dalla preghiera ?
Anche in questo caso, la mia cultura non è così vasta; posso
pronunciarmi sulla base della mia esperienza : personalmente, ho faticato nel
trovare una possibilità di accompagnamento spirituale volto alla conoscenza e
all'approfondimento della preghiera contemplativa. Ciò mi ha fatto sentire un
po' smarrita per diversi anni, in cui la mia prassi di preghiera si è
affievolita. Tuttavia, si tratta di una responsabilità personale.
- Quale libro
consiglierebbe ai nostri lettori che hanno interesse verso un ritorno alla
preghiera ?
Laddove possibile, vorrei consigliare un ritiro personale in
monastero o in eremo, in modo da potersi allontanare dal caos della
quotidianità ed immergersi in una dimensione contemplativa.
Alcuni libri che possono favorire un ritorno alla preghiera
sono :
- I Racconti di un Pellegrino Russo
- Immergersi nel cuore di Dio. La preghiera di
contemplazione, un itinerario spirituale (Henrì Calderari)
- L'arte di purificare il cuore (Tomas Spidlik)
- Nella ferma
speranza che sia la prima intervista e che segua magari una conferenza con lei
, potrebbe dare un ultimo consiglio ai nostri lettori ?
L'unico consiglio che vorrei dare è quello di coltivare il
silenzio, interiore ed esteriore: è di grande aiuto per progredire nella
preghiera!
La ringraziamo per le parole edificanti con le quali ci ha trattenuto.
Conclusioni
Cari lettori , non tutti noi siamo portati ad
una vita scandita dalle preghiere ma come ci ha ricordato la signora Elena se
cerchiamo il silenzio siamo già ad un buon passo della nostra opera . Un'opera
che non è legata solo alla preghiera ma alla ricerca della nostra pace
interiore e quindi della felicità . Ricordiamoci che tutto questo è un’opera
rivoluzionaria ! Una vera rivoluzione contro l’orrendo rumore di un mondo
unipolare e livellatore che concepisce una sola religione, quella del denaro, e
del rumore che si deve produrre per un arrivo che non potremo neanche goderci.
Coraggio quindi chi voglia addentrarsi in questa opera ha degli spunti in più
chi lo trova difficile cerchi il suo silenzio la pace interiore seguirà.
Dario Daniele Raffo.
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