La proscomidia (pron. proscomìdia), detta anche "protesi" (dal greco πρόϑεσις, "pròthesis", lett. "ciò che è messo davanti") è la preparazione del pane e del vino liturgici prima della Divina Liturgia così come ci è stata lasciata dalla Tradizione della Chiesa Ortodossa. Storicamente la proscomidia inizia a prendere forma fra VI e VII secolo, arrivando allo stadio attuale verso il secolo XI.
Il tavolo della protesi al momento della proscomidia terminata
La proscomidia si effettua su un altare speciale detto "altare della protesi" o "proscomidiario", di solito ad uno degli angoli o dei lati del presbiterio. Il sacerdote veste tutti i paramenti per compiere questo rito. Le prosfore, ovvero il pane liturgico, vengono preparate, sezionate e disposte sul disco (patena) secondo un preciso ordine rituale e per ogni particola sovviene la sua preghiera specifica. Allo stesso modo, quando si riempie il calice con un poco d'acqua e di vino, si recita una prece. Il disco, così come il calice, viene poi rivestito dei suoi vestimenti e incensato.
Al giorno d'oggi gran parte della Chiesa Ortodossa utilizza una sola grande prosfora per estrarre gli elementi della proscomidia, ma nel rito russo è rimasto l'uso di cinque prosfore ognuna "dedicata" ad un preciso momento liturgico. Ogni Chiesa Locale ha sviluppato un suo santorale dedicato alla proscomidia, in modo tale che alcune particole vengono dedicate ai santi della Chiesa Locale che quindi mutano di luogo in luogo, specialmente le particole dedicate ai maestri, ai vescovi e ai grandi mistici di una Chiesa particolare.
Il rito è recitato completamente a bassa voce: i fedeli non odono nessuna preghiera della proscomidia. Solitamente, nella navata il Lettore recita le Ore o il Salterio, oppure la proscomidia è officiata in concomitanza con un altro servizio liturgico (di solito il Mattutino): la proscomidia precede sempre di pochissimo tempo la Divina Liturgia... non può essere preparata una proscomidia se non segue immediatamente una Liturgia di san Giovanni Crisostomo o di san Basilio il Grande.
Il pane liturgico avanzato dalla preparazione della proscomidia viene poi tagliato e dato ai fedeli come pane benedetto da consumare dopo la liturgia o da portare a casa, e mangiare al mattino, digiuni, dopo le preghiere del risveglio.
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