Il potere dei salmi (Pavel Florenskij)

Padre Pavel Florenskij (+1937), figura sempre più conosciuta in Occidente, è autore di diversi libri di grande contenuto spirituale. Proponiamo, di seguito, un estratto dal suo libro Filosofia del Culto, nel quale espone alcune considerazioni sui salmi. 

Tendiamo a considerare i Libri della Santa Scrittura come un fatto narrativo. In realtà, essi sono fattivi, sacramentali: sono essi stessi una liturgia, o una sua parte. 

I libri dell'Antico Testamento, al medesimo modo, vanno letti in preghiera, con atteggiamento liturgico, attivo, non in modo passivo, teorico e distaccato. Il Salterio, per esempio, è un libro di esorcismi. Per questo motivo si legge accanto ai defunti, per difenderli dalle forze avverse. Alcuni dei salmi, come ad esempio quello che principia con << Tu che abiti al riparo dell'Altissimo >> (salmo 90), sono proprio esorcismi: per questo si ricamano sulle cinture, si scrivono sui muri delle case, si portano con sé avvolti negli indumenti: per una difesa spirituale. Sul potere esorcistico del Salterio di Davide occorre ricordare anche come nei monasteri, ad esempio, mentre si lavora si recitano a memoria i salmi. E' una consacrazione di tutto il corpo, di tutto il lavoro, tramite parole sacre, tramite sacramenti continui. Non solo il salterio, ma tutta la Scrittura ha un carattere eminentemente cultuale, e non solo letterario.

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TRATTO DA:

Padre Pavel A. Florenskij, "Filosofia del Culto", pag 147, Mosca, anno 1918

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