La tradizione del santo domestico

Che cos'è il santo "domestico"? a prima vista, una traduzione così diretta può sembrare inappropriata o financo ilare, ma rende bene il concetto di santo tutelare della famiglia

Quando una nuova famiglia prende vita tramite il sacro vincolo del matrimonio, i due sposi scelgono un santo che protegga la loro unione. Questa tradizione, viva specialmente in Serbia e in Romania, è diffusa anche negli altri paesi ortodossi, seppure con minor slancio. E la trovo bellissima. 

Nella foto, una vecchia izba russa con l'icona del suo santo tutelare.

Il santo che viene scelto dalla coppia dovrebbe essere una figura che ha spiritualmente guidato la coppia tramite lo studio della sua vita e dei suoi scritti, o per ispirazione spirituale - perché no? - e, quando viene scelto, diventa "la gloria" della famiglia: da qui il modo popolare di intendere la sua commemorazione annuale, chiamata slava, in slavo ecclesiastico, che in italiano si traduce letteralmente con gloria. La glorificazione annuale del santo tutelare della casa diventa una festa: si portano in chiesa vino, pane e dolci, si fanno benedire - è una occasione anche per benedire di nuovo la casa - e poi si offre ai parrocchiani quel che si è portato, e se ne da una parte ai poveri. 

Davanti alla icona del santo brilla sempre una lampada ad olio e alle preghiere quotidiane i membri della famiglia aggiungono sempre il suo tropario. Ci si rivolge a lui nei momenti difficili per la pace domestica o per la crescita dei figli, e in generale in tutte le situazioni di bisogno. La tradizione più rigorosa - viva in Serbia - impone che il santo si passi di generazione in generazione, così la custodia della memoria familiare è vissuta in modo più profondo. In Romania e nel resto del mondo ortodosso, i giovani che si sposano prendono su di sé una nuova gloria, più affine alle loro esperienze. 

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