L'offerta alla Parastasi

La Parastasi è un ufficio per la commemorazione dei defunti e per chiedere a Dio misericordia delle anime dei nostri cari. Possiamo chiederla qualsiasi giorno dell'anno, anche se è buona norma non celebrarla di domenica, nè per le grandi feste. Vi sono dei giorni, chiamati "grandi commemorazioni dei defunti", per i quali è buona norma portare i nomi dei nostri defunti al sacerdote affinché si preghi per loro e per la loro remissione dei peccati. 

Questi giorni sono:

- Il sabato prima della Domenica di Carnevale ("domenica del Giudizio Universale").

- Il sabato prima della festa di Pentecoste.

- Il sabato di San Teodoro

Solitamente, un sacerdote celebra la parastasi (chiamata anche panichida) ogni sabato, su richiesta. 


Una coliva e il pane per i defunti


Il rituale prevede che ci sia una offerta a nome dei defunti, solitamente pane, vino e coliva. La coliva andrebbe preparata, inoltre, in spirito di pietà, pregando per le anime dei defunti che andremo a commemorare. Possiamo recitare, mentre impastiamo la coliva, i tropari per i defunti, per esempio. La Chiesa insegna che ci salviamo tramite elemosine. Portando l'offerta a nome dei defunti per i poveri o per i parrocchiani nostri fratelli, offriamo a Dio questa oblazione chiedendo che abbia misericordia dei nostri padri e fratelli defunti.  Il sacerdote, dopo le litanie e le preghiere per le anime dei morti, asperge o bagna la coliva col vino, che deve essere rosso. 

Secondo il liturgista Ene Braniște [1], l'asperione della coliva col vino è un simbolo del Sangue di Cristo che, lavando i peccati del mondo col suo proprio sangue, ha purificato l'intera creazione. 

L'officio della Parastasi è molto importante, perché aiuta i nostri defunti a superare la Scala della Prova e ad ottenere la misericordia di Dio. 

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NOTE 

1) Dr. Ene Braniște, Liturgica specială, Editura Lumea Credinței, București, 2008, pp. 399-400

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