Miracoli moderni di sant'Agostino di Ippona

Da Mystagogy veniamo a conoscenza di alcune curiose apparizioni di sant'Agostino vescovo di Ippona (festa 15 giugno) a dei fedeli ortodossi greci, in un luogo dove viene venerato con molta enfasi

I miracoli sono riportati dal padre Nektarios Mulatsiotis, abate del monastero dei santi Agostino di Ippona e Serafino di Sarov, una congregazione di recente costituzione nel villaggio di Trikorfo, nella Grecia Centrale. La loro fraternita' monastica e' ben conosciuta in patria e all'estero per la prolifica attivita' missionaria. 

Un ragazzo di 23 anni, che abusava di droghe, voleva smettere ma non ci riusciva. Un giorno gli apparve un santo e gli chiese come potesse aiutarlo. Il giovane rispose che voleva liberarsi dal fardello della dipendenza, e il santo gli rispose: "la mia casa e' in Trikorfo Doridos, raggiungi quel luogo e starai bene." Il ragazzo trovo' il monastero del villaggio e vi entro'. Quando noto' l'icona sull'iconostasi di sant'Agostino, il giovane inizio' a gridare "e' lui!" e vi si mise in ginocchio davanti. Ancora oggi, il ragazzo e' libero dalla droga. Non pubblichiamo il suo nome per via del suo passato. 

La signora Vissaria Dagla di Lefkada ebbe un grave problema col suo figlio Panaghiotis che viveva in America. Nel 1994, nel giorno di Natale, il figlio abbandono' la famiglia e i figli senza ragione. La signora Vissaria prego' santa Monica e sant'Agostino di intercedere per lei e dopo pochi mesi il figlio torno' dalla sua famiglia in spirito di pentimento. 

La signora Aspasia Volga ha scritto una lettera al monastero, nella quale scrive come, soffrendo di una paralisi alla bocca, non potesse ne mangiare ne ridere, per 18 anni. Ascoltando in televisione un servizio sul monastero, Aspasia ha pregato sant'Agostino e sua madre Monica di guarirla, e si fece il segno della croce sulla guancia. In quello stesso momento, la paralisi se ne ando'. 

La signora Kelaidi Aggeliki, direttrice del personale a Megaron Maximou durante il governo di Mitsotakis, veniva spesso al Monastero, perche' era devota a san Serafino di Sarov, ma non si recava mai dinnanzi all'icona di sant'Agostino. Un giorno sogno' di recarsi  al monastero, e lungo la strada verso il villaggio, le apparve un santo, il quale le chiese "perche' vieni sempre alla mia chiesa ma non mi veneri?" e la donna gli domando' "e tu chi saresti?" e il santo rispose: Agostino. E scomparve. E la donna, entrando nella chiesa durante il sogno, riconobbe l'icona da lei tanto ignorata. Da quel giorno, la signora Aggeliki entra al monastero e saluta entrambi i santi. 


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