La Festa di Ognissanti nella tradizione bizantina

Mentre per i Latini, gia' nel IX secolo, la festa di Ognissanti divento' una ricorrenza fissa, per la Chiesa di tradizione bizantina rimase sempre legata al ciclo mobile della Pasqua, perche' intimamente connessa con la festa della Pentecoste: Ognissanti e' sempre la prima domenica dopo la festa della Discesa dello Spirito Santo. I santi sono, dopotutto, coloro che hanno saputo vivere devotamente e spiritualmente, coloro che si sono sacrificati per Cristo, coloro che sono stati uccisi per Dio, coloro che hanno abbandonato tutto per seguire il Signore, coloro che hanno insegnato e tutelato la Retta Via contro le acque tumultuose della Storia umana. Sono, praticamente, i frutti dello Spirito stesso.


Icona della Festa, Cristo circondato dalle moltitudini dei santi

La Santita'  trova sempre nuove forme di esprimersi, mentre il peccato e' stantio e monotono. Immense sono le possibilita' di diventare operatori della Vigna e di servire il Signore nel modo piu' utile e fruttuoso per l'epoca e il luogo onde Iddio ci chiama a vivere.

La Domenica di Ognissanti nella Chiesa Ortodossa vede celebrare in ogni Chiesa Locale i suoi propri santi con particolare enfasi, dando cosi spazio alla memoria della nostra collettivita' storica e alle forme di santita' fiorite nel Paese. Per questo, per noi italiani, questa domenica sara' la "Domenica dei santi d'Italia". Inutile dire che di santi che hanno vissuto o che sono nati in Italia ne abbiamo a migliaia fin dall'Era Apostolica fino agli ultimi martiri e confessori ortodossi del XVI secolo, vittime delle persecuzioni dei cattolici, passando per insigni personalita' famose in tutta l'Ortodossia come san Ambrogio di Milano, san Leone il Grande e san Gregorio Magno, papi di Roma, san Gregorio Il Difensore delle Icone (papa), san Massimo di Torino, Santa Giulia di Sardegna, san Benedetto da Norcia, Santa Scolastica, san Zenobio di Firenze, san Cromazio di Aquileia, san Girolamo, san Gennaro di Benevento, san Giovanni di Matera, sant'Apollinare di Ravenna, santa Agata di Messina, san Cassiodoro, san Mamiliano, san Niceforo l'Esicasta, san Macario di Otranto, santa Lucia di Siracusa... questo magro elenco e' semplicemente un pugno dei primi nomi che mi vengono in mente. Se volessimo leggere dieci storie di santi italiani al giorno, non basterebbe un anno per leggerle tutte. Noi siamo figli indegni di questa santita': in questa domenica, riflettiamo come tornare ad abbracciare l'integrita' morale e la forza spirituale dei nostri antenati, dei nostri padri e madri ortodossi d'Italia, che per lunghi secoli sono stati la luce spirituale del mondo intero. 

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