Perche' i vescovi siedono sul trono?

Il vescovo e' il capo della Chiesa Locale, della diocesi, ed e' colui che rappresenta il collegio apostolico nella nostra citta' o nella nostra regione. A volte lo vediamo nelle nostre parrocchie in visita, oppure per ordinare un nuovo sacerdote o diacono. E il vescovo siede su uno scranno speciale, che ha la forma di un trono. Il trono viene chiamato comunemente cattedra. Questi troni sono presenti in ogni chiesa perche' non sappiamo mai quando un vescovo puo' arrivare e guidare la celebrazione. 


Il trono del Laterano

Nel mondo romano antico, i magistrati giudicavano i cittadini seduti su appositi scranni chiamati curulae, in greco cathedra. Su sedie simili sedevano i Farisei e gli Scribi nel mondo giudaico. Il simbolismo dell'autorita' spirituale e intellettuale fu cosi concentrato sull'uso della cattedra-trono, e gia' nel IV secolo sia in Oriente che in Occidente abbiamo delle forme rituali di intronizzazione, ovvero quando il vescovo prende possesso del suo ruolo e della sua cattedra per la prima volta, come per esempio nei Canoni di sant'Ippolito a Roma (330 d.C.) e nei Canoni Apostolici (380 d.C.). Il rituale come si svolge oggigiorno nella Chiesa Ortodossa lo dobbiamo a san Simeone di Tessalonica (+1429), insigne liturgista, il quale compose l'intronizzazione attuale [1]. Dopo essere stato ordinato dal Sinodo presumibilmente nella cattedrale patriarcale, il vescovo raggiunge la sua diocesi e giunge in chiesa cattedrale. 

Il vescovo viene atteso fuori dalla cattedrale dal suo clero che lo accoglie con il Vangelo e la Croce, che il vescovo baciera', e con altri segni augurali, dopodiche in processione lo scortano fino al centro della Chiesa: il coro canta il Trisagio e i sacerdoti accompagnano il vescovo in cattedra, dalla quale il vescovo benedice il popolo con la croce: dopodiche' il coro canta il Policronio (per molti anni!) e axios per tre volte. Alla conclusione del Policronio, il vescovo recita la preghiera del congedo. L'antico costume vuole che il vescovo offra un banchetto ai suoi sacerdoti e, conclusasi l'agape, il vescovo sara' scortato in processione, seduto su un cavallo, facendo il giro della citta'. 

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NOTE

1) Per il rito integrale in greco, consulta Patrologia Greca, 155, Col.429

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