Simbologia e spiritualita' delle edicole votive e delle Croci ai crocicchi

In tutta l'Europa cristiana vediamo continuamente, percorrendo le vie e le strade specialmente di campagna, croci, edicole votive e immagini religiose poste di solito ai crocicchi, agli angoli delle vie e lungo le strade. Ma perche' costruiamo simili cose? Qual e' il loro senso simbolico o spirituale?
Possiamo dire che l'intera vita del cristiano, come sosteneva padre Pavel Florenskij, sia insieme simbolo e realta'. Su questa base,  noi ortodossi benediciamo il viaggio e la strada ponendo dinnanzi ad essi uno dei nostri simboli, benedetti dal sacerdote, affinche' il cammino sia protetto dai nemici visibili e invisibili. 


Edicola mariana in Italia.

Mircea Eliade, storico delle religioni, sosteneva che la Croce rappresenta nella coscienza collettiva umana il concetto di Asse Cosmica [1]. In effetti, come ben sappiamo, il Signore Gesu' Cristo, innalzatosi sulla Croce, ha ristabilito per sempre la Natura umana e di tutto l'universo, rinnovandola nello Spirito Santo, dando a tutti la possibilita' di salvarsi. Non sorprende che noi cristiani ortodossi abbiamo posto il simbolo della nostra Vittoria sul mondo proprio lungo le strade, dove specialmente nei tempi antichi, il pericolo era ovunque. Nel simbolismo cristiano, porre una Croce in un luogo significa reclamarlo dal Nemico, delimitare il potere del male fuori da quel luogo, renderlo abitabile. Per questo, nel centro dei villaggi, sorge spesso una grande Croce. Sia in Oriente che in Occidente esistevano rituali ben precisi per la benedizione di queste grandi Croci. Nella Romania medievale, quando i turchi attaccavano costantemente le chiese, divenne norma tenere gli uffici ecclesiastici dinnanzi a queste croci, specialmente in zone rurali dove una chiesa non poteva essere costruita perche' le autorita' musulmane o la mancanza di fondi non lo permettevano [2]. 


Una Troiță romena, ovvero una edicola a forma di croce, molto comune sulle strade provinciali.

Le edicole votive e le croci debbono essere edificate dando le spalle al sole, in modo che i fedeli che vi si fermano innanzi per pregare possano sempre rivolgersi ad Oriente senza sbagliare. Specialmente ai crocicchi, le Croci hanno immagini su entrambi i lati in modo che chi parte possa pregare per un buon viaggio e chi ritorna possa fermarsi a ringraziare per aver ricevuto un angelo guardiano e un cammino senza pericoli. Troviamo le croci anche presso le fontane e le fonti di acqua, perche' il Legno della Croce vivifichi la fonte, con evidenti rimandi rituali all'Officio dell'Aghiasma [3]. Particolarmente belle sono le Troițe romene, sulle quali sono presenti icone, immagini del Redentore, della Madre di Dio e di santi particolarmente venerati.



Un Crocefisso da strada in Baviera (Germania)

In Germania, per esempio, nel Medioevo si costruivano anche croci "espiatorie" [4] da parte dei cittadini che commettevano peccati gravi. In Russia, con le spinte missionarie dal XII secolo fino al XIX secolo, queste croci, a volte di dimensioni notevoli, sono chiamate Поклонный крест (lett. "Croci da venerazione" o "Croci da prostrazione"), e vengono costruite sia per indicare la direzione di una chiesa - che nei lunghi e difficili viaggi russi equivale a indicare un centro abitato, luogo sicuro - sia come voto per eradicare una grave calamita' nella regione, sia per santificare la zona [5]. 


Una croce russa nel profondo delle foreste Siberiane, per santificare la regione.

Come si benedice una Croce da strada o una edicola? Si celebra innanzi tutto l'Ora piu' prossima in base al ciclo quotidiano, dopodiche' si celebra la Benedizione delle Acque (se gia' non si ha l'acqua santa con se'), dopodiche' i sacerdoti leggono gli esorcismi per i luoghi che si trovano nel Eucologio, e, terminati gli stessi, benedicono con l'acqua santa la edicola votiva, dopodiche al canto del trisagio la incensano e, se si segue l'antico rituale, vi si canta dinnanzi un Te Deum (Molieben nella tradizione slava). 

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NOTE

Mircea Eliade, Sacro e Profano, Bollati Boringhieri Ed., 2013

2) I. Voinescu, Monumente de artă țărănească din România, București, 1912

3) Ernest Bernea, Civilizația română sătească, Editura Vremea, București, 2006, p. 151. 

4) Per i dettagli, visita il sito http://www.suehnekreuz.de/

5) Панченко В. Б. Деревянные поклонные кресты Поволховья: Расшифровка основных криптограмм, встречающихся на ладожских крестах. Каталог. — СПб.: Каламос, 2016

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