Sermone sulla Trasfigurazione (padre Serafim Rose)

Dal benedetto padre Serafim Rose (+1982) un testo sulla gloriosa festa della Trasfigurazione, tradotto dall'inglese.

Quaranta giorni prima della sua morte ignominiosa per la redenzione dei nostri peccati, il Signore si manifesto' nella gloria a tre dei suoi discepoli. 

Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro; il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. [Matteo 17:1-2]

Era di questo che parlava quando aveva detto: 

In verità vi dico: vi sono alcuni tra i presenti che non morranno finché non vedranno il Figlio dell'uomo venire nel suo regno. [Matteo 16:28]


L'icona della Festa


Da questo si evince come la fede dei discepoli era adesso forte abbastanza da vedere le sofferenze e i patimenti del Salvatore, di vedere non solo l'umano dolore, ma l'intera Passione del Signore. I discepoli poterono vedere Mose' ed Elia conversare con Lui, e compresero che non era solo uno fra i profeti, ma il Signore e' colui che puo' chiamare su di se' la Legge e i Profeti a suoi testimoni, poiche' e' il compimento della Legge e della Profezia. Era difatti giusto che coloro che avevano visto in parabole l'apparizione di Dio sul monte Sinai, adesso potessero vederlo anche nella sua Umanita' a suggellare il Nuovo Testamento, mentre i discepoli vedevano per la prima volta la sua Divinita'. 

La  Teologia Ortodossa vede nella Trasfigurazione una anticipazione della Resurrezione e della Seconda Venuta di Gesu' Cristo e anche come tutti i cristiani appariranno alla fine dei tempi - giacche' ogni festa del calendario ci mostra una verita' che possiamo applicare individualmente. Nella gloria di questa festa, la santa Chiesa consola i suoi figli mostrando come le deprivazioni e le sofferenze di questa vita sono momentanee, perche' la gloria splendera' totalmente al termine della vita, e ne prendera' parte anche il corpo. 

E' costume fra gli ortodossi di far benedire la frutta per questa festa, come simbolo di questa azione divina sull'uomo: cosi come i raggi del sole trasformano la frutta e la  fanno maturare, cosi' alla luce dei divini sacramenti l'uomo si trasfigura. Alcuni santi, come il beato Serafim Sarov, mostravano gia' in vita gli effetti di questa grazia e gia' il loro corpo splendeva come di una luce della stessa gloria increata di Dio. Un altro segno per noi cristiani, chiamati a trasformarci nell'immagine di Colui che si e' trasfigurato sul Monte Tabor. 

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