Storia della Paraclisi alla Madre di Dio

La Paraclisi e' forse il piu' conosciuto degli uffici liturgici fuori dalle Sette Lodi quotidiane e dai sacramenti, nonostante il grande numero di acatisti e di preghiere scritte e diffuse negli ultimi secoli. La  paraclisi (molieben in slavo) e' un ufficio liturgico che imita il modello del mattutino (salmi, canone, vangelo, ectenie finali) in piccolo, e lo si puo' dedicare praticamente a qualsiasi santo (inserendo il canone del santo del giorno) e alcuni offici come l'Olio Santo e la Benedizione delle Acque hanno di fatto un canone proprio e la struttura di questo non si differenzia molto dalla paraclisi. Nelle due settimane di agosto che precedono la Dormizione della Vergine Maria cantiamo il piu' spesso possibile - nei monasteri ogni giorno - la Paraclisi alla Madre di Dio, uno dei piu' antichi canoni del rito greco. 


Una processione per la Dormizione in Bulgaria


L'autore del Canone paracletico alla Madre di Dio e' considerato il beato Monaco Teoctisto (memoria 29 febbraio) nel IX secolo, vissuto sotto la violenza dell'imperatore iconoclasta Costantino Copronimo (741-755), anche se molti altri attribuiscono la paternita' dell'Officio a San Giovanni Damasceno, teoria non del tutto priva di senso, giacche' a lui e' pure attribuito il Canone del Mattutino di Pasqua. 

Nel 763, secondo la storiografia moderna, il generale delle truppe imperiali, Michele Lacanodrakon, al servizio dell'imperatore eretico, fu spedito a distruggere il monastero di Pelekete, dove viveva san Teoctisto. Era il Giovedi' Santo, alla divina liturgia vespertina, quando le truppe iconoclaste fecero irruzione nel monastero. Il generale empio sfondo' le porte dell'iconostasi e rovescio' il contenuto del calice, mentre i 780 monaci del monastero ingaggiavano una impari lotta corpo a corpo contro i soldati. Rifiutandosi di distruggere le icone del monastero, il beato igumeno Teoctisto fu picchiato e 400 monaci furono massacrati sul posto, nel cortile della chiesa. Gli altri furono portati come prigionieri a Costantinopoli. A Teoctisto furono tagliate le orecchie, il naso e le dita delle mani, ma fu risparmiato. Fu durante la prigionia che scrisse la Paraclisi.  Fu rilasciato. 

Dopo pochi anni, il numero di monaci intorno a lui crebbe ancora di piu', raggiungendo le 800 unita'. Nel 807 d.C. san Teoctisto il Monaco nasceva al Cielo, lasciandoci uno dei gioielli della poesia ortodossa. Durante il regno di Michele VIII Paleologo, nel 1261, Costantinopoli viene riconquistata dai bizantini che sconfiggono l'esercito cattolico-romano. Era il 25 luglio. L'Imperatore decise di ringraziare la Madre di Dio, patrona di Costantinopoli, celebrando il Canone alla Madre di Dio ogni giorno fino alla Dormizione. Da qui l'usanza, poi consolidatasi in tutto l'ecumene ortodosso, di celebrare la Paraclisi durante il digiuno della Dormizione. 

La Paraclisi e' il canto dell'anima umana, sofferente e bisognosa di aiuto, sola e disperata, che si rifugia nelle braccia delle compassioni materne della Madre del Signore, chiedendo la sua intercessione... e anche noi, figli della Chiesa, ci rivolgiamo alle premurose intercessioni della Deipara, nostra fervida avvocata. 

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