Perché non usiamo strumenti musicali nella musica liturgica?

Perché gli ortodossi non usano strumenti musicali nella musica liturgica? Una risposta breve, ma non esauriente, è l'argomento "Tradizione". I Santi Padri non permisero gli strumenti musicali - usati invece nel mondo pagano - nelle assemblee liturgiche. Ma non è del tutto esatto. La tradizione orientale egiziana ed etiope mantiene tamburi e cimbali per alcuni atti di culto, memoria di un radicamento della tradizione giudaica nel culto cristiano primitivo. In genere, tuttavia, le Chiese cristiane non ammettevano gli strumenti. Eppure, come notiamo da numerosi salmi e dall'Antico Testamento, i nostri predecessori nel culto - gli ebrei - utilizzavano molto ogni genere di strumento a corde, a fiato e a percussione. Perché dunque noi non possiamo? 



Il beato Eftimio Zigabeno (+1118) nel suo Commentario ai Salmi [1] scrive:

Secondo i santi Padri il Cristo ha tolto gli strumenti musicali dell'Antica Legge dal culto che gli va attribuito, innalzando nuovamente l'essere umano come strumento perfetto e preferito per l'adorazione di Dio: l'anima e la voce umana divengono dunque i canali nei quali il Cristo fa risuonare la sua voce e far risuonare la perfezione della lode e della fede. Non stupisce che ancora oggi i pagani, così come ieri, preferiscono gli strumenti musicali. 

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FONTI E NOTE

1) Sant'Eftimio Zigabeno, Psaltirea in talcuirile sfintilor Parinti (romeno), volume I, pag. 769. Iasi, Ed. Ecumenita, 1983, basata sull'edizione del 1850.

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