Ufficio per la Consacrazione di una Iconostasi

La benedizione di una Iconostasi è un momento importante della cerimonia di consacrazione della chiesa, e proponiamo la prima versione in italiano di questo ufficio

Preghiere iniziali

Se l'ufficio si svolge separatamente, il vescovo presente (o, se non c'è, l'arciprete deputato alla consacrazione dell'edificio) dà la benedizione iniziale: Benedetto il nostro Dio. L'ecclesiarca intona poi le preghiere iniziali: trisagio, Santissima Trinità, Padre nostro. Il vescovo proclama l'ecfonesi: perché tuo il regno. Dopodiché, il lettore: Kyrie eleison per dodici volte, seguito dal Gloria. Ora e sempre. E poi Venite, adoriamo e prostriamoci dinnanzi al Re nostro Dio. secondo l'ordine consueto

Se non si celebra la benedizione dell'iconostasi unita con la consacrazione della chiesa, ma come rito a parte, è utile sapere che i sacerdoti dovranno benedire le icone (e santificare quindi l'acqua) e indosseranno epitrachilio e felonio per questo ufficio. 



Benedizione dell'Iconostasi

Dopo la consacrazione dell'altare fisso, il diacono a gran voce canta: preghiamo il Signore.  A questo punto, se già non è stata fatta, viene celebrata la santificazione dell'acqua e si procede con la benedizione delle icone. Compiuta la benedizione delle icone, recitate le preghiere iniziali (se officiato a parte), il lettore proclama la salmodia:
L
. salmo 131. Ricordati, Signore, di Davide, di tutte le sue fatiche,  quando giurò al Signore, al potente di Giacobbe fece voto: Non entrerò nella tenda in cui abito, non mi stenderò sul letto del mio riposo, non concederò sonno ai miei occhiné riposo alle mie palpebre, finché non avrò trovato un luogo per il Signore, una dimora per il Potente di Giacobbe. Ecco, abbiamo saputo che era in Èfrata, l'abbiamo trovata nei campi di Iaar. Entriamo nella sua dimora, prostriamoci allo sgabello dei suoi piedi. Sorgi, Signore, verso il luogo del tuo riposo, tu e l'arca della tua potenza. I tuoi sacerdoti si rivestano di giustizia ed esultino i tuoi fedeli. Per amore di Davide, tuo servo, non respingere il volto del tuo consacrato. Il Signore ha giurato a Davide, promessa da cui non torna indietro: “Il frutto delle tue viscere io metterò sul tuo trono! Se i tuoi figli osserveranno la mia alleanza e i precetti che insegnerò loro, anche i loro figli per sempre siederanno sul tuo trono”. Sì, il Signore ha scelto Sion,
l'ha voluta per sua residenza: “Questo sarà il luogo del mio riposo per sempre: qui risiederò, perché l'ho voluto. Benedirò tutti i suoi raccolti, sazierò di pane i suoi poveri. Rivestirò di salvezza i suoi sacerdoti, i suoi fedeli esulteranno di gioia. Là farò germogliare una potenza per Davide, preparerò una lampada per il mio consacrato. Rivestirò di vergogna i suoi nemici, mentre su di lui fiorirà la sua corona.

Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, ora e sempre nei secoli dei secoli, amen. Cui segue: Alleluia, Alleluia, Alleluia, gloria a te o Dio. per tre volte.

Diacono: Preghiamo il Signore.
Coro: Kyrie eleison. 
E il sacerdote recita questa preghiera, rivolto all'iconostasi: 
S. Signore Dio nostro, Dio degli dèi e Signore dei signori, Dio Sabaoth, Creatore di tutto ciò che esiste, visibile e invisibile, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, Tu che ti sei manifestato qual Dio vero al tuo popolo e li hai condotti fuori dalle tenebre dell'ignoranza e dell'idolatria permettendo al tuo popolo di adorarti in Verità e hai richiesto un servizio di lode e di supplica e adorazione, e hai ordinato che ti venisse costruita l'Arca dell'Alleanza a cemento della tua benedizione e della fedeltà del popolo da te prescelto per la preservazione della fede nei tempi dell'Antica Legge, e l'hai fatto ornare splendidamente con immagini di angeli celesti; Tu stesso infatti hai richiesto che l'arca fosse bella e splendente in ogni sua parte. Tramite nostro Signore Gesù Cristo, Figlio tuo unigenito,  nato dalla Vergine Maria, abbiamo potuto conoscere la tua immagine. Hai compiuto innumerevoli miracoli e versato benedizioni su tutte le genti, hai permesso che il Vangelo del tuo Figlio fosse portato a molte nazioni e che tutti conoscessero la tua parola di verità. Per questo, Signore Dio misericordioso, accogli l'offerta del nostro popolo devoto e queste immagini che abbiamo costruito con le nostre mani, figuranti il Figlio tuo Unigenito, la sua Castissima Madre, i Profeti, gli Apostoli, gli Angeli tuoi servitori, i martiri e i monaci e tutti i santi che in ogni tempo ti hanno compiaciuto. Abbiamo difatti costruito queste icone per ornamento e gloria del tuo santo altare e del tempio tuo santo, affinché ci siano di memoria e commemorazione dei tuoi santi. Degnati dunque, o Buon Dio, di versare la tua benedizione su di noi e su queste immagini e su questa iconostasi, affinché il demonio tentatore non pervada questo luogo, ma venga piuttosto il tuo Spirito Santissimo. Ci ascoltino i tuoi santi che qui sono raffigurati, e sempre su di noi sia la tua benedizione. 

Perché tu sei la fonte d'ogni santificazione a te rendiamo gloria, a Te, al Figlio Unigenito e al Santissimo, buono e vivificante Spirito, ora e sempre nei secoli dei secoli. 

Coro: Amen. 
S. Pace a tutti.
Coro: e al tuo spirito.
D. Inchinate il capo al Signore.
C. A te, Signore. 
S. Signore Dio onnipotente, permetti a noi che ci inchiniamo dinnanzi a queste immagini e veneriamo le sacre icone dei tuoi santi di poter godere sempre della loro protezione, dei loro miracoli verso di noi, e della tua santificazione. Concedici sempre di poter comprendere i comandamenti del Vangelo del Figlio tuo Unigenito e di far memoria delle tue leggi, e di poter emulare la beatissima Maria, Madre di Dio, san Giovanni il Battista, gli Apostoli, i profeti, gli angeli, i martiri e tutti i santi, le cui preghiere ci assicurano sostegno indefesso. Per l'aspersione di quest'acqua benedetta, Signore, vieni, e benedici queste icone e queste immagini, santificale, rendile ricettacoli della tua grazia misericordiosa, e da ogni male salvaci.

Perché Tu sei buono, filantropo e misericordioso, e a te rendiamo gloria, assieme al Figlio tuo Unigenito e al santissimo, buono e vivificante Spirito, ora e sempre nei secoli dei secoli.

Coro: Amen. 
Il primo sacerdote asperge dunque l'iconostasi e la chiesa con l'acqua benedetta, dicendo: questa iconostasi è benedetta con l'aspersione di quest'acqua benedetta, nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Per tre volte

Il coro canta poi questi tropari in tono IV. Nel frattempo il sacerdote incensa la chiesa.

Veneriamo la tua purissima immagine, o Buono, chiedendo perdono delle nostre colpe, Cristo Dio; ti sei volontariamente compiaciuto di salire nella carne sulla Croce per liberare dalla schiavitù del nemico quelli che hai plasmato. Perciò grati ti esclamiamo: hai colmato di gioia l'universo, Salvatore nostro, venuto a salvare il mondo.

Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo.

Apostoli, Profeti, Angeli, Martiri, Vergini e Monaci, e tutti voi santi di Dio: voi avete servito il Signore nella vera Fede, guadagnando la salvezza. Intercedete per noi, che veneriamo le vostre icone, voi che siete divenuti amici di Dio.

Ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen. 

Tu che sei fonte di misericordia, rendi degni di misericordia anche noi, o Madre di Dio; guarda sul popolo che ha peccato; mostra, come sempre, la tua potenza, affinché sperando in te gridiamo: gioisci, come già Gabriele, condottiero degli incorporei.

Conclusa la benedizione dell'iconostasi, il sacerdote celebra il congedo. Altrimenti, se l'ufficio è parte della consacrazione generale della chiesa, si procede con la benedizione delle campane o dell'antimension o di qualsiasi altra cosa sia rimasta da consacrare

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TRADOTTO DA

Il Grande Eucologio secondo la tradizione russa, Trebnik vol.. II, Jordanville 1975. "Ufficio per la benedizione di una iconostasi".

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