La spalla del sacerdote: la presbitera, la moglie del prete

Molte donne seguono, più o meno vivacemente, il patto che i loro mariti hanno fatto con Dio, quello del servizio clericale. Hanno molti nomi, in base alla lingua di riferimento: matushka, popadija, preoteasa... in italiano e in greco le chiamiamo "presbitera", la moglie del sacerdote. Molte ragazze che frequentano i seminaristi hanno molte domande. Cosa diventerò, cosa farò, cosa ci si aspetta da me... domande che non cambiano molto quando diventano donne e si sposano con questi giovani uomini destinati a servire l'altare di Dio. La risposta più semplice è: non ci aspettiamo che una singola cosa, che amiate i vostri mariti. Ma lo sappiamo, la parola amore è un lemma complesso, e necessita di una spiegazione ulteriore.

Il compito, se così vogliamo chiamarlo, della presbitera, il più importante è proprio uno: mantenere l'amore della famiglia. Crescere i bambini in modo sano e ortodosso. Essere felice, e rendere felice suo marito. Essere moglie e madre. Questa vocazione intima e allo stesso naturale della donna si riflette sublimemente nel ruolo della presbitera. La Chiesa da te non vuole altro. Ci sono poi tutta una serie di attività collaterali al sostegno del marito che variano dal coro, al catechismo, alla pulizia della chiesa, all'organizzazione della vita parrocchiale. Ma queste cose sono secondarie, se tralasciamo l'aspetto più importante, ovvero l'amore domestico. 


E' pur vero che non si può sfuggire da questo ruolo "sociale": quando si sposa un seminarista già, in anticipo, si sposa la parrocchia. Purtroppo spesso la gente sa essere cattiva, si entra nel mirino delle chiacchiere di corridoio e spesso si è isolate da quelle che una volta erano le nostre consorelle della parrocchia. Spesso la casa è frequentata dai parrocchiani e dai vicini che chiedono sostegno spirituale e anche materiale, la moglie del prete sopporta con amore e cristiana rassegnazione tutta quella caterva di eventi, cene, pranzi, "giornate del tè" e altre amenità. Spesso è fonte di consolazione e guida per le altre donne. Diventa, volente o nolente, un esempio, e una parte della parrocchia nel suo insieme. Imprescindibile spalla del suo marito sacerdote. 

Ci sono molte storie tristi in giro, molte famiglie sacerdotali si rompono perché non reggono il peso. I sacerdoti danno per scontate le proprie donne. Non fatelo. E anche i parrocchiani debbono comprendere il grande stress cui sono sottoposte le mogli dei loro sacerdoti. 

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