Offriamo la traduzione di questo ufficio della tradizione monastica Sabaita dai documenti del IX-XIII secolo, già tradotto in romeno dallo ieromonaco Petru Pruteanu. E' una ottima alternativa per comunicarsi di mattina senza dover spostare il vespro.
UFFICIO DEI DONI PRESANTIFICATI UNITO AI SALMI TIPICI
secondo la tradizione monastica palestinese
Principio
Il
sacerdote e il diacono vestono i paramenti scuri usuali come per la liturgia.
Quando il sacerdote è pronto, dopo tre inchini profondi alla santa mensa,
benedice la stessa a forma di croce usando l'Evangeliario, e dicendo:
S.
Benedetto il Regno del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, ora e sempre
nei secoli dei secoli.
C.
Amen. Il diacono esce e
postosi nel centro della solea, rivolto a Oriente, esclama:
D.
In pace preghiamo il Signore.
C.
Kyrie eleison.
D.
Per la pace dall'alto e per la salvezza delle nostre anime preghiamo il
Signore.
C.
Kyrie eleison.
D.
Per la pace del mondo intero, per la prosperità delle sante Chiese di Dio e per
l'unanime concordia preghiamo il Signore.
C.
Kyrie eleison.
D.
Per questa santa chiesa e per quelli che vi entrano con fede, pietà e timor di
Dio, preghiamo il Signore.
C.
Kyrie eleison.
D.
Per il padre nostro eminentissimo Metropolita la sua Beatitudine N., per sua eminenza (o
Arcivescovo, o Vescovo) N.,
[per il nostro Maestro e Padre N., abate di
questa congregazione], per l'insigne presbiterio, per il diaconato in Cristo,
per tutto il clero e il popolo preghiamo il Signore.
C.
Kyrie eleison.
D.
Per il nostro Paese custodito da Dio, per i suoi governanti e l'esercito
preghiamo il Signore.
C.
Kyrie eleison.
D.
Per questa città (o contrada, o per questo santo monastero), per ogni città e
contrada e per quelli che con fede vi abitano preghiamo il Signore.
C.
Kyrie eleison.
D.
Per la salubrità del clima, per l'abbondanza dei frutti della terra e per tempi
di pace preghiamo il Signore.
C.
Kyrie eleison.
D.
Per i naviganti, i viandanti, i malati, i sofferenti, i prigionieri e per la
loro salvezza preghiamo il Signore.
C.
Kyrie eleison.
D.
Perché siamo liberati da ogni afflizione, ira e necessità preghiamo il Signore.
C.
Kyrie eleison.
D.
Soccorrici, salvaci, abbi misericordia di noi e custodiscici, o Dio, con la tua
grazia.
C.
Kyrie eleison.
D.
(si volta verso l'icona della Vergine) Commemorando
la santissima, purissima, più che benedetta, gloriosa Sovrana nostra
Madre-di-Dio e sempre-vergine Maria
C.
Santissima Deipara abbi pietà di noi.
D.
Insieme con tutti i santi affidiamo noi stessi e gli uni gli altri e tutta la
nostra vita a Cristo nostro Dio (si inchina all'icona
del Cristo).
C.
A te, Signore.
S.
Poiché a te si addice ogni gloria, onore e adorazione, al Padre, e al Figlio e
al santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
C.
Amen.
Prima
Antifona
Il
coro canta o recita il salmo 102:
C.
Benedici, anima mia, il Signore. Benedetto sei tu, Signore. Benedici, anima
mia, il Signore/ e tutto il mio intimo il suo santo nome.
Benedici,
anima mia, il Signore/ e non scordare tutte le sue ricompense.
Egli
perdona tutte le tue iniquità,/ guarisce tutte le tue infermità.
Libera
dalla corruzione la tua vita,/ ti corona di misericordie e di indulgenze. Sazia
di beni la tua brama,/ sarà rinnovata come di aquila la tua giovinezza. Opera
misericordie il Signore,/ e il giudizio per tutti quelli che subiscono ingiustizia.
Ha
fatto conoscere le sue vie a Mosè,/ ai figli di Israele le sue volontà. Indulgente
e misericordioso è il Signore,/ longanime e abbondante di misericordia. Non per
sempre sarà adirato,/ né in eterno sarà in collera. Non secondo i nostri
peccati ha agito con noi,/ né secondo le nostre iniquità ci ha ricompensati. Perché
come l’altezza del cielo dalla terra/ il Signore ha rafforzato la sua
misericordia su quelli che lo temono. Quanto dista l’oriente dall’occidente,/
ha allontanato da noi le nostre iniquità. Come un padre ha misericordia dei
figli,/ ha avuto misericordia il Signore di quelli che lo temono. Perché egli
sa di che siamo plasmati,/ si ricorda che siamo polvere. L’uomo, come l’erba i
suoi giorni:/ come un fiore del campo, così sfiorirà. Perché un soffio passa in
lui/ e non ci sarà più, e non conoscerà più il suo luogo.
Ma
la misericordia del Signore è da sempre e in eterno/ su quelli che lo temono. E
la sua giustizia sui figli dei figli,/ per coloro che custodiscono la sua
alleanza/ e si ricordano dei suoi comandi/ per compierli.
Il
Signore ha preparato nel cielo il suo trono/ e il suo regno domina tutto.
Benedite
il Signore, voi tutti suoi angeli,/ potenti e forti esecutori della sua parola/
appena udite la voce delle sue parole. Benedite il
Signore, voi tutte sue schiere,/ suoi ministri esecutori della sua volontà.
Benedite
il Signore, voi tutte sue opere,/ in ogni luogo del suo dominio.
Benedici, anima mia, il Signore/ e tutto
il mio intimo il suo santo nome.
Nel frattempo il sacerdote
recita questa preghiera in silenzio:
S. Signore grande ed eccelso, sempre lodato,
che tramite il sacrificio del tuo Cristo ci hai condotto dalla morte alla vita,
libera i nostri sensi da ogni seduzione malvagia e da ogni inganno demoniaco,
purifica le nostre menti e le nostre labbra dalle parole e dai pensieri
malvagi, e poni in noi un buon istinto, al fine di compiacerTi in tutto e fare
la tua volontà.
Seconda
Antifona
Il diacono: Ancora e Ancora
in pace preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison.
D.
Soccorrici, salvaci, abbi misericordia di noi e custodiscici, o Dio, con la tua
grazia.
C.
Kyrie eleison.
D.
(si volta verso l'icona della Vergine) Commemorando
la santissima, purissima, più che benedetta, gloriosa Sovrana nostra
Madre-di-Dio e sempre-vergine Maria
C.
Santissima Deipara abbi pietà di noi.
D.
Insieme con tutti i santi affidiamo noi stessi e gli uni gli altri e tutta la
nostra vita a Cristo nostro Dio (si inchina all'icona
del Cristo).
C.
A te, Signore.
S.
Poiché Tu sei colui che ci salva e ci santifica e a te rendiamo gloria: Padre,
Figlio e Spirito Santo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
C.
Amen.
Il Lettore recita il salmo 145:
Gloria al Padre, al Figlio e allo
Spirito Santo,
Loda, anima mia, il Signore;/ loderò il
Signore nella mia vita,/ salmeggerò al mio Dio finché esisto. Non confidate nei
principi, nei figli degli uomini,/ che non hanno salvezza. Uscirà il suo
spirito/ e ritornerà alla sua terra./ In quel giorno periranno tutti i suoi
pensieri. Beato colui che ha per aiuto il Dio di Giacobbe,/ la cui speranza è
nel Signore suo Dio. È lui che ha fatto il cielo e la terra,/ il mare e tutto
ciò che è in essi. Custodisce la verità in eterno,/ opera il giudizio per chi
subisce ingiustizia,/ dà cibo agli affamati. Il Signore scioglie gli
incatenati;/ il Signore fa sapienti i ciechi. Il Signore rialza gli oppressi;/
il Signore ama i giusti. Il Signore custodisce i forestieri./ Solleverà
l’orfano e la vedova/ e farà sparire la via dei peccatori. Regnerà il Signore
in eterno, il tuo Dio, Sion, di generazione in generazione.
E ora e sempre nei secoli dei secoli.
Amen.
Il coro canta poi il Canto
dell'Unigenito:
C. Figlio
unigenito e Verbo di Dio, pur essendo immortale, hai accettato per la nostra
salvezza di incarnarti dalla santa Madre-di-Dio e semprevergine Maria; senza
mutare ti sei fatto uomo, Cristo Dio, e, crocifisso, hai calpestato la morte
con la morte; Tu sei uno della santa Trinità e sei glorificato insieme con il
Padre e con il santo Spirito: salvaci.
Nel
mentre, il sacerdote recita la preghiera in silenzio:
Perdona, rimetti e non ricordare, o Dio, le nostre
colpe, volontarie e involontarie, commesse con coscienza o per ignoranza, e
permettici di offrire in pace questo officio.
Durante
la lettura del salmo, il sacerdote incensa tre volte la santa mensa e al
termine del salmo 145 il diacono suona
la campanella tre volte, e durante il silenzio del coro si preleva l'Agnello
presantificato dall'Artoforio e lo si pone sul disco che si trova al
proscomidiario. Dopo che il sacerdote ha rivestito dei paramenti il disco, si
suona di nuovo la campanella e il coro canta
Unigenito. Durante il canto, il sacerdote mesce vino e acqua nel calice,
senza dire niente, solamente segnandoli con un segno di croce, e riveste il
calice del suo paramento, poi torna al suo posto.
Terza
Antifona e Ingresso
Il diacono: Ancora e Ancora
in pace preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison.
D.
Soccorrici, salvaci, abbi misericordia di noi e custodiscici, o Dio, con la tua
grazia.
C.
Kyrie eleison.
D.
(si volta verso l'icona della Vergine) Commemorando
la santissima, purissima, più che benedetta, gloriosa Sovrana nostra
Madre-di-Dio e sempre-vergine Maria
C.
Santissima Deipara abbi pietà di noi.
D.
Insieme con tutti i santi affidiamo noi stessi e gli uni gli altri e tutta la
nostra vita a Cristo nostro Dio (si inchina all'icona
del Cristo).
C.
A te, Signore.
S.
Col dono del Tuo Cristo per il quale sei benedetto assieme al Santissimo e
vivificante tuo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
C.
Amen.
Il
sacerdote recita la colletta in silenzio e distende l'antimensio:
S.
Sovrano santo, più che buono, noi ti
preghiamo, ricco come sei di misericordia, di essere misericordioso con noi
peccatori, e di farci degni di accogliere il tuo unigenito Figlio e nostro Dio,
Re della gloria. Il suo purissimo corpo e il suo sangue vivifico, introdotti in
quest'ora, stanno infatti per essere deposti su questa mistica mensa, scortati
invisibilmente dalle moltitudini dell'esercito dei cieli. Donaci di
parteciparne senza condanna, affinché rischiarati da loro nell'occhio della
mente, diveniamo figli della luce e del giorno.
Il
coro canta le Beatitudini:
Nel tuo regno
ricordati di noi, Signore,/ quando sarai giunto nel tuo regno.
Beati i poveri
nello spirito,/ poiché è loro il regno dei cieli.
Beati i
sofferenti,/ poiché saranno consolati.
Beati i
mansueti,/ poiché erediteranno la terra.
Beati gli
affamati e assetati di giustizia,/ poiché saranno saziati.
Beati i
misericordiosi,/ poiché otterranno misericordia.
Beati i puri
di cuore,/ poiché vedranno Dio.
Beati i
pacificatori,/ poiché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i
perseguitati per causa di giustizia,/ poiché è loro il regno dei cieli.
Beati siete
quando vi oltraggeranno/ e vi perseguiteranno, e diranno ogni malvagia parola
contro di voi, mentendo, a causa mia.
Gioite ed
esultate,/ poiché grande è la vostra ricompensa nei cieli.
Gloria al
Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, ora e sempre nei secoli dei secoli.
Amen.
E
poi le stichire quaresimali:
Ricordati di
noi, Signore, quando sarai giunto nel tuo regno.
Ricordati di
noi, Sovrano, quando sarai giunto nel tuo regno.
Ricordati di
noi, Santo, quando sarai giunto nel tuo regno.
Il coro
celeste ti canta e dice: santo, santo, santo il Signore Sabaoth, pieno è il
cielo e la terra della tua gloria.
Avvicinatevi a
lui e siatene illuminati, e i vostri volti non resteranno confusi.
Il coro
celeste ti canta e dice: santo, santo, santo il Signore Sabaoth, pieno è il
cielo e la terra della tua gloria.
Gloria al
Padre, e al Figlio, e al santo Spirito.
Il coro dei
santi angeli e arcangeli con tutte le potenze celesti ti canta e dice: santo,
santo, santo il Signore Sabaoth, pieno è il cielo e la terra della tua gloria.
E ora e
sempre, e nei secoli dei secoli. Amen.
Durante
le beatitudini si aprono le porte dell'altare e il sacerdote incensa la santa
mensa e l'iconostasi e il popolo rimanendo sulla solea, dopodiché insieme al
diacono si inchina per tre volte all'altare e poi si volge ai fedeli chiedendo
perdono per i propri peccati e inchinandosi all'assemblea. Dopo ciò si reca al
proscomidiario e al Gloria delle beatitudini esce dalla porta settentrionale,
portandosi fino al centro della navata, preceduto dal diacono con incensiere e
lume alto. Quando si iniziano le stichire quaresimali, il sacerdote benedice i
fedeli senza dire niente e rientra in altare preceduto dal diacono che lo
incensa. Il sacerdote lascia i Doni Presantificati sull'altare e li incensa,
per poi dire sottovoce:
S.
Ora le potenze dei cieli insieme con noi
invisibilmente officiano. Ecco che entra il Re della gloria. Il diacono esce nuovamente mentre il sacerdote chiude le
porte regali e si reca al centro della solea per recitare il Credo.
Credo
Niceno-Costantinopolitano
L'Assemblea:
Credo in un solo Dio Padre, onnipotente, / creatore del cielo e della terra, e
di tutte le cose visibili e invisibili.
/ E in un solo Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, unigenito, / generato
dal Padre prima di tutti i secoli: / luce da luce, Dio vero da Dio vero, /
generato, non creato, della stessa sostanza del Padre, per mezzo del quale
tutto prese esistenza. / Che per noi uomini e per la nostra salvezza discese
dai cieli, / e si incarnò dallo Spirito santo e da Maria Vergine, e si fece
uomo. / E fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, / e soffrì, / e fu
sepolto. / E risuscitò il terzo giorno, secondo le Scritture. / E ascese ai
cieli, e siede alla destra del Padre. / E di nuovo verrà con gloria a giudicare
i vivi e i morti; il suo regno non avrà fine. / E nello Spirito santo, il
Signore, vivifico, che procede dal Padre, / che con il Padre e il Figlio è
insieme adorato e glorificato, che parlò per mezzo dei profeti. / E nella
Chiesa una, santa, cattolica e apostolica. / Professo un solo battesimo, per la
remissione dei peccati. / Aspetto la risurrezione dei morti. / E la vita del secolo futuro. Amen.
Durante
il credo il sacerdote riveste i Doni dell'aer.
Ectenia
Al
termine del Credo, il diacono:
D.
Completiamo la nostra preghiera al Signore.
C.
Kyrie eleison.
D.
Per i preziosi doni presentati e già santificati, preghiamo il Signore.
C.
Kyrie eleison.
D.
Per questa santa chiesa e per quelli che vi entrano con fede, pietà e timor di
Dio preghiamo il Signore.
C.
Kyrie eleison.
D.
Perché siamo liberati da ogni afflizione, collera e necessità preghiamo il
Signore.
C.
Kyrie eleison.
D.
Soccorrici, salvaci, abbi misericordia di noi e custodiscici, o Dio, con la tua
grazia.
C.
Kyrie eleison.
D.
Chiediamo al Signore che tutta la giornata sia perfetta, santa, pacifica e senza peccato.
C.
Concedi, Signore.
D.
Chiediamo al Signore un angelo di pace, guida fedele, custode delle nostre anime
e dei nostri corpi.
C.
Concedi, Signore.
D.
Chiediamo al Signore il perdono e la remissione dei nostri peccati e delle
nostre colpe.
C.
Concedi, Signore.
D.
Chiediamo al Signore ciò che è buono e utile alle nostre anime e la pace per il
mondo.
C.
Concedi, Signore.
D.
Chiediamo al Signore di concludere il tempo che resta della nostra vita in pace
e conversione.
C.
Concedi, Signore.
D.
Chiediamo una fine cristiana della nostra vita, senza dolore, senza rimorso,
pacifica, e una buona difesa innanzi al tremendo tribunale di Cristo.
C.
Concedi, Signore.
D.
Chiedendo l'unità della fede e la comunione del santo Spirito affidiamo noi
stessi, e gli uni e gli altri, e tutta la nostra vita a Cristo Dio.
C.
A te, Signore.
S.
In silenzio. Dio
dai misteri ineffabili e invisibili, presso di te sono i tesori reconditi della
sapienza e della scienza; tu ci hai svelato il servizio a questa liturgia e hai
posto noi peccatori, grazie al tuo grande amore per gli uomini, a offrirti doni
e immolazioni per i nostri peccati e per le mancanze del popolo. Tu stesso, Re
invisibile, che fai opere grandi e imprescrutabili, gloriose e straordinarie,
senza limiti di numero, abbi riguardo di noi tuoi servi indegni presenti a
questo santo altare come al tuo trono cherubico, dove il tuo unigenito Figlio e
nostro Dio riposa nei terribili misteri imbanditi. Libera noi e il tuo popolo
fedele da ogni impurità, e santifica le anime e i corpi nostri con una
santificazione che non si possa estirpare, per farci unire al tuo Cristo,
nostro vero Dio, in pura coscienza, con il volto irriprovato e con il cuore
illuminato, quando prenderemo parte a queste santificazioni e ne saremo
vivificati: è stato lui a dire “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue
dimora in me, e io in lui”; e così, quando il tuo Verbo dimorerà in noi e a noi
si accompagnerà, o Signore, saremo tempio del tuo Spirito tuttosanto e adorato,
liberi da ogni insidia diabolica che influisca sull'azione, sulla parola o sul
pensiero; e otterremo i beni a noi promessi, con tutti i tuoi santi che sin
dall'eterno ti sono graditi.
Padre
Nostro
S.
E rendici degni, Sovrano, di osare con confidenza e senza condanna chiamarti
Padre, Dio dei cieli, e dire:
C.
Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo
regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo, così sulla terra; dacci oggi il
nostro pane quotidiano; e rimetti a noi i nostri debiti, come anche noi li
rimettiamo ai nostri debitori; e non indurci in tentazione, ma liberaci dal
maligno.
S.
Poiché tuo è il regno, e la potenza, e la gloria, del Padre, e del Figlio, e
del santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
C.
Amen.
S.
Pace a +
tutti.
C.
E allo spirito tuo.
D.
Inchinate il vostro capo al Signore.
C.
A te, Signore.
S. Per
la grazia, le indulgenze e l'amore per gli uomini del Figlio tuo unigenito, con
il quale tu sei benedetto insieme con il tuo Spirito Santissimo, buono e
vivifico, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
C.
Amen.
Comunione
del Clero
S. Sii intento, Signore Gesù Cristo, Dio
nostro, dalla santa tua dimora e dal trono di gloria del tuo regno, e vieni a
santificarci, tu che siedi in alto con il Padre e sei qui invisibilmente con noi,
e degnati di impartire con la tua mano possente il tuo purissimo corpo e il tuo
prezioso sangue a noi e, per mezzo di noi, a tutto il popolo.
S. O
Dio, purifica me peccatore e abbi misericordia di me. (tre
volte)
D.
Stiamo attenti.
S. Innalzando
l'Agnello. I doni santi, già santificati, ai santi.
C. Uno
solo è il Santo, uno solo è il Signore: Gesù Cristo, nella gloria di Dio Padre.
Amen. Il diacono ritrae la tenda al fine di oscurare la
vista ai fedeli.
S.
È spezzato e diviso l'Agnello di Dio che
è spezzato e indiviso, sempre mangiato e mai consumato, anzi santifica chi ne
partecipa.
Segue
l'ordine della comunione del clero come di consueto per ogni liturgia
eucaristica. A questo punto
il coro canta il chinonikon del giorno o altri inni appropriati. Al termine
della comunione del clero il sacerdote e il diacono si lavano le mani e poi
aprono le porte regali dicendo:
S.
Con fede e timore, avvicinatevi.
C.
Benedetto Colui che viene nel Nome del Signore, il Signore è Dio e si è
manifestato a noi.
Comunione
del popolo
I comunicanti
si avvicinano e ricevono l'eucarestia mentre il coro canta:
Gustate e vedete quanto è buono il Signore, alleluia. Il
sacerdote impartisce la comunione nominando ogni comunicante con la frase
consueta. Al termine della comunione il
sacerdote benedice gli astanti col calice coperto, dicendo: Salva, o
Dio, il tuo popolo e benedici la tua eredità.
Coro.
Gustate del pane celeste e del calice della vita e vedete quanto è buono il
Signore. Alleluia, alleluia, alleluia.
S.
Benedetto il nostro Dio che toglie i peccati del mondo, ora e sempre nei secoli
dei secoli. Mostra il disco e il calice ai fedeli.
C.
Amen. Sia colma la nostra bocca della tua lode, Signore, perché cantiamo la tua
gloria, poiché ci hai resi degni di partecipare ai tuoi santi, divini,
immortali e vivifici misteri. Serbaci nella tua santificazione, a meditare
tutto il giorno la tua giustizia. Alleluia, alleluia, alleluia.
Ringraziamento
D.
In piedi, avendo ricevuto i divini, santi, purissimi, immortali, celesti,
vivifici e tremendi misteri di Cristo, degnamente rendiamo grazie al Signore.
C.
Kyrie eleison.
D.
Soccorrici, salvaci, abbi misericordia di noi e custodiscici, o Dio, con la tua
grazia.
C.
Kyrie eleison.
D.
Chiedendo che tutto il giorno sia perfetto, santo, pacifico e senza peccato,
affidiamo noi stessi e gli uni gli altri e tutta la nostra vita a Cristo Dio.
C.
A te, Signore
S.
Poiché sei tu la nostra santificazione, e a te innalziamo la gloria, al Padre,
e al Figlio, e al santo Spirito, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
C.
Amen.
S.
Ti rendiamo grazie, Dio Salvatore di
tutti, per ogni bene che ci hai concesso e per la nostra partecipazione al
santo corpo e sangue del tuo Cristo, e ti preghiamo, Sovrano amico degli
uomini: custodiscici sotto la protezione delle tue ali e donaci fino all'ultimo
respiro di aver parte degnamente alle tue santificazioni, per l'illuminazione
dell'anima e del corpo e per l'eredità del Regno dei cieli.
Preghiera
dell'Ambone
Il
sacerdote si reca nel centro della chiesa dicendo:
S.
In pace usciamo.
C.
Nel nome del Signore.
D.
Preghiamo il Signore.
C.
Kyrie eleison.
S. Signore Gesù Cristo Salvatore nostro, Agnello
che togli i peccati del mondo, Tu che accogli la supplica di lode e ti sono
beneaccette le nostre preghiere, e ascolti il pianto di coloro che ti cercano
con tutto il cuore, tu che hai portato il peso del sacrificio per i nostri
peccati e di buon grado ti concedi qual eucarestia a coloro che con cuore contrito
vengono verso di Te; Tu stesso benedici il tuo clero e tutto il tuo popolo in
questi giorni di digiuno, costituiti per giungere purificati alla salvezza e
alla lode della tua Resurrezione vivificante, Tu che tornerai a giudicare i
vivi e i morti, tu stesso santifica questa assemblea radunata nel tuo Nome
santissimo, e accogli nel tuo Regno anche i defunti che con fede si sono
addormentati nell'attesa della tua venuta. Perché tu sei la fonte di ogni bene
e a te rendiamo gloria assieme al Padre tuo aprimordio e al santissimo, buono e
vivificante Spirito, ora e sempre nei secoli dei secoli.
C.
Amen.
Il
sacerdote rientra in altare mentre il Lettore canta i versetti dal salmo 33:
L.
Per tre volte. Sia benedetto il nome del Signore da ora
e fino all'eterno.
D.
Preghiamo il Signore.
C.
Kyrie eleison.
S.
Benedicendo il popolo con la croce: La
benedizione del Signore sia su di voi con la sua grazia e il suo amore per gli
uomini, in ogni tempo, ora e sempre, e nei secoli dei secoli.
C.
Amen.
Congedo
Il
sacerdote rivolto all'icona di Cristo: Gloria Te, o
Cristo, speranza nostra, gloria a Te.
C.
Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, ora e sempre nei secoli dei
secoli. Amen. Per tre volte: Kyrie eleison. Poi: Padre, benedici.
S.
Cristo nostro vero Dio, per le preghiere della sua purissima Madre, dei santi gloriosi
apostoli degni di ogni lode; del santo (...) [patrono
di questo santo tempio], e del santo (...) [di
cui oggi compiamo la memoria]; dei santi e giusti avi di Dio Gioacchino
e Anna, e di tutti i santi, abbia misericordia di noi e ci salvi, qual buono e
amico degli uomini.
C. Amen,
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