Canone alla Madre di Dio di san Giuseppe di Siracusa

San Giuseppe l'Innografo, nativo di Siracusa (+886) è un compositore ecclesiastico, autore di innumerevoli contaci, inni e tropari per la Chiesa Ortodossa. Nativo della Sicilia, fuggì a Tessalonica dopo l'invasione normanna a quindici anni ed entrò in monastero. Dopo qualche anno fu ordinato sacerdote. Durante la guerra iconoclasta fu accolto a Roma con grande onore, dopo alcuni di prigionia a Creta, dalla cui galera fuggì miracolosamente per intervento di san Nicola di Bari. Morì a Costantinopoli dopo che la crisi iconoclasta fu risolta definitivamente. Presentiamo adesso un Canone Laudativo alla Vergine Maria composto da san Giuseppe, che viene tradizionalmente recitato insieme all'Inno Acatisto e in occasione della Annunciazione, ma che può essere letto sempre in spirito di pietà


Icona di san Giuseppe l'Innografo

CANONE ALLA VERGINE MARIA 

Ode I, in tono IV

Aprirò la mia bocca e si colmerà di Spirito e canterò alla Regina Madre, mostrandomi gaudioso in festa e inneggerò alle sue meraviglie. 

Santissima Madre di Dio, salvaci.

Il grande Arcangelo, o Purissima, contemplandoti come Libro vivente del Cristo e dallo Spirito sigillato, si rivolgeva a te: gioisci, portatrice di letizia, tramite te è abolita la maledizione della progenitrice. 

Santissima Madre di Dio, salvaci.

Gioisci, o Vergine Sposa di Dio, restaurazione di Adamo; gioisci, morte dell'Ade, gioisci, o immacolata, seggio del Re; gioisci, splendente trono dell'Onnipotente.

Gloria al Padre.

Gioisci, tu che hai fatto sbocciare la rosa incorruttibile; gioisci, tu che hai generato il melo dal buon profumo, gioisci o fragranza del Re dell'universo; ignara di nozze, salvezza del mondo.

Ora e sempre. 

Gioisci, tesoro di purezza, gioisci giglio fragrante, o Signora, perché grazie a te siamo stati risollevati dalla nostra caduta. Incenso soave, prezioso unguento, gioisci, tu che profumi i fedeli.

Ode III

Tu che sei sorgente zampillante e viva,  o Deipara, rafforza coloro che inneggiano a te, preparando un simposio spirituale: nel giorno della tua divina gloria rendili degni di indossare le corone incorruttibili. 

Santissima Madre di Dio, salvaci.

Tu, terra mai arata, hai fatto germogliare la divina spiga; gioisci, o mensa vivente che hai accolto in te il Pane vivificante; gioisci, fonte inesauribile d'acqua viva, o Signora. 

Santissima Madre di Dio, salvaci.

Gioisci, Tu che come una giovenca hai partorito il vitello immacolato per i fedeli; gioisci, o agnella che partoristi l'Agnello di Dio, colui che porta i peccati del mondo, gioisci, fervente propiziatorio. 

Gloria al Padre. 

Gioisci, mattino splendente, gioisci Tu che sola hai potuto portare il Cristo Sole nostro, o edicola di luce; gioisci tu che hai dissipato l'oscurità e che sempre annienti le orde dei demoni tenebrosi. 

Ora e sempre.

Gioisci, porta dal Verbo solo varcata, Tu col tuo parto ineffabile hai spalancato le porte dell'ade e infranto i suoi sigilli; gioisci o Sovrana, sola degna di ogni canto, portone dei salvati. 

Ode IV 

Colui che siede nella gloria sul trono divino, Cristo l'Altissimo, viene su una leggera nube con il suo braccio alzato e immacolato, salvando quanti cantano: gloria, o Cristo Dio, alla tua potenza. 

Santissima Madre di Dio, salvaci. 

Con fede ti acclamiamo cantando, o degna di ogni lode: monte ricco e solido per virtù dello Spirito, gioisci lampada e tabernacolo della divina Manna, colei che effonde sui fedeli il dolce balsamo. 

Santissima Madre di Dio, salvaci. 

Gioisci, o Sovrana intemerata, ara del mondo; gioisci, scala che per grazia tutti innalzi dalla terra; gioisci, ponte che permetti di passare dalla morte alla vita a tutti coloro che ti inneggiano.

Santissima Madre di Dio, salvaci.

Gioisci, tu che sei più alta dei cieli, tu che hai portato nel tuo grembo il fondamento del mondo, o illibata. Gioisci, conchiglia che tingi col tuo sangue la divina porpora per il Re delle Potenze. 

Gloria al Padre.

Gioisci o Sovrana, Tu che partoristi Colui che cancella le iniquità del mondo, il portatore della Legge. O profondità incomprensibile, altezza inconoscibile, o ignara di nozze, grazie a te siamo stati deificati. 

Ora e sempre.

A te che hai intrecciato una corona acheropita per il mondo, noi a te cantiamo, o Vergine: gioisci o protezione, fortezza e sacro rifugio di tutti. 

Ode V

L'universo intero attonito rimane per la tua divina gloria: tu difatti, o Vergine illibata, hai portato dentro di te  il Dio che domina tutto il cosmo, e hai partorito il Figlio che è oltre il tempo, il quale concede la salvezza a coloro che ti lodano. 

Santissima Madre di Dio, salvaci.

Gioisci o irreprensibile, Tu che hai generato il Datore di Vita, tu che hai salvato il mondo dal diluvio del peccato. Gioisci, o di Dio Sposa, annunzio e novella prodigiosa, gioisci, dimora del Sovrano della Creazione. 

Santissima Madre di Dio, salvaci.

Fortezza e rocca fortificata dell'umanità, gioisci, o Purissima, luogo santo della gloria divina; morte dell'ade, talamo di luce, gaudio degli Angeli, gioisci! Tu sei infatti il soccorso di chi con fede ti invoca. 

Santissima Madre di Dio, salvaci.

Gioisci o Signora, fiammeggiante carrozza del Verbo, paradiso vivente che in sé ha l'Albero della Vita, il Signore, la cui dolcezza vivifica quanti si comunicano ai suoi frutti e sottrae alla corruzione quanti sono caduti.

Gloria al Padre. 

Rinvigoriti dalla tua forza, con fede a te inneggiamo: gioisci, città del Re dell'Universo; gioisci, montagna non minata, perché atti gloriosi e famosi sono stati di te cantati; gioisci, insondabile abisso. 

Ora e sempre.

Gioisci o intemerata, grandiosa dimora del Verbo: conchiglia che ha fatto nascere la divina perla, mirabilissima e riconciliazione con Dio di tutti coloro che con fede ti cantano beata, o Vergine. 

Ode VI

Celebrando la divina festa della Deipara, o voi che avete intelletto ispirato, venite e acclamiamo assieme colei che Dio ha partorito, glorificandoLo nei secoli. 

Santissima Madre di Dio, salvaci.

Talamo candido del Verbo, movente della deificazione di tutti, gioisci, o Purissima, Tu che risuoni del grido dei profeti: gioisci, decoro degli Apostoli.

Santissima Madre di Dio, salvaci.

Da te ha stillato la rugiada che ha spento il fuoco del politeismo; a te per questo cantiamo: gioisci, o vello imbevuto di rugiada che Gedeone, o Vergine, aveva già contemplato. 

Gloria al Padre. 

Ecco, o Vergine, noi a te cantiamo: gioisci! Sii porto per noi che navighiamo sul mare, riparo nell'oceano delle afflizioni e da ogni offesa del nemico.

Ora e sempre.

O letizia di tutti, rendici gioiosi nell'intimo affinché possiamo cantarti: gioisci, roveto mai arso, nube illuminata che senza posa adombri i credenti. 

Ode VII

Coloro che possedevano l'intelletto ispirato non hanno adorato la creatura al posto del Creatore, ma calpestata coraggiosamente la fiamma minacciosa, gaudiosi inneggiavano: o sempre lodato Dio dei nostri Padri, sii tu benedetto. 

Santissima Madre di Dio, salvaci.

Ti celebriamo cantando: gioisci, cocchio del sole spirituale, vite vera che hai fruttato il grappolo ben maturo da cui stilla il vino che allieta le anime di quanti con fede ti glorificano. 

Santissima Madre di Dio, salvaci.

Gioisci o Madre di Dio, perché da te è nato il medico dell'umanità, o mistico virgulto dal quale è fiorito l'impassibile fiore; gioisci, o Signora, perché per mezzo tuo ereditiamo la vita e siamo colmati di letizia. 

Santissima Madre di Dio, salvaci.

O Sovrana, le labbra non possono sufficientemente lodarti e beatificarti,  perché sei più gloriosa dei Serafini poiché generasti il Cristo Re: supplicalo di liberare da ogni tribolazione quanti ti acclamano con fede. 

Gloria al Padre. 

Ti cantano i confini della terra, o Vergine, dicendoti beata: gioisci, Libro su cui è stato scritto il Verbo dal dito del Padre o Pura; supplicalo tu di scrivere i tuoi servi nel Libro della Vita, o Deipara. 

Ora e sempre. 

Ti preghiamo noi servi tuoi, piegando le ginocchia del cuore: ascolta, o Illibata, e salvaci dalle nostre tribolazioni nelle quali siamo immersi. Salva il tuo popolo, o Vergine, poiché mai fosti tu espugnata dai nemici. 

Ode VIII

Il parto della Deipara, allora prefigurato, salvò i Fanciulli ebrei dalla fornace ardente. Ora che si è compiuto il parto, tutta la terra inneggia: lodate il Signore, o voi tutte sue opere, ed esaltatelo nei secoli.

Santissima Madre di Dio, salvaci.

Hai accolto il Verbo nel tuo grembo, hai portato Colui che tutto porta; hai nutrito con il latte Colui che nutre l'universo con un cenno della mano, e al quale, o Purissima, noi cantiamo: celebrate voi tutte opere sue il Signore, ed esaltatelo nei secoli.

Santissima Madre di Dio, salvaci.

Mosé vide nel roveto ardente il mistero ineffabile del tuo parto; i fanciulli lo conobbero con chiarezza, rimanendo nelle fiamme senza ardere, o Vergine illibata e santa: per questo noi ti lodiamo nei secoli.

Santissima Madre di Dio, salvaci.

Noi che eravamo nelle tenebre adesso vediamo la Luce vera, o Signora Purissima, grazie al tuo parto, o Vergine dimora della luce. Per questo ti lodiamo e ti inneggiamo nei secoli.

Gloria al Padre.

I morti ritrovano la vita grazie a te o Deipara, perché tu hai partorito la vera Vita. I muti diventano oratori, i lebbrosi sono purificati, le malattie sono estirpate, gli eserciti degli spiriti impuri sono vinti, o Vergine, salvezza dei mortali.

Ora e sempre.

Tu che hai dato al mondo la salvezza, e per mezzo tuo siamo innalzati fino ai Cieli, gioisci, o sola beata, muro fortificato e rocca di quanti ti cantano, o Pura: benedite il Signore, o voi opere sue, ed esaltatelo nei secoli. 

Ode IX

Ogni abitante della terra esulti e rechi con sé la sua lampada, sia in festa la stirpe delle potenze celesti, celebrando la sacra solennità della Madre di Dio, e tutti acclamino: gioisci, o beatissima Deipara sempre Vergine. 

Santissima Madre di Dio, salvaci. 

Libera tutti noi dai tormenti eterni, dalle invasioni straniere e dai flagelli che ci opprimono, o Illibata Fanciulla, affinché noi mortali, peccatori e affossati dalle colpe, possiamo cantare riconoscenti e gioiosi: gioisci, o Purissima. 

Santissima Madre di Dio, salvaci.

Sei divenuta la nostra luce e la nostra salvezza, per questo ti cantiamo: gioisci, astro senza tramonto che conduci il mondo al grande Sole; Gioisci tu che hai aperto per noi l'Eden; Gioisci o Pura, colonna di fuoco che introduci il genere umano nella vita eterna. 

Santissima Madre di Dio, salvaci.

Nel tempio del Signore ci ritroviamo e acclamiamo piamente: gioisci, Signora del mondo, gioisci, bellissima e unica fra le donne; gioisci, urna contenente l'unguento profumato in te effuso. 

Gloria al Padre.

O Colomba che generasti il Compassionevole, rallegrati o Sempre Vergine, vanto dei santi: gioisci, corona dei campioni, gioisci glorioso e divino ornamento dei giusti e salvezza dei credenti.

Ora e sempre.

Salva, o Dio, il tuo popolo, non guardare ai nostri peccati, per questo ti implora colei che sulla terra senza seme ti ha generato, quando, o misericordioso, per la tua bontà hai voluto assumere la forma che ti era estranea, o Cristo. 

Si canta poi il Più Venerabile dei Cherubini. 

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