La Chiesa Ortodossa e la Reincarnazione

Dal sito Azbuka una breve ma completa risposta al fenomeno dell'incarnazione e come la Chiesa non possa accettarla. 



I Santi Padri della Chiesa Ortodossa hanno parlato di tutto ciò che è possibile conoscere sulla Terra, offrendo risposte ispirate da Dio per la buona condotta e la vita umana. Specialmente ai giorni nostri è diffusa una certa credenza di ispirazione buddista o induista nota come reincarnazione, ma non è un'idea nuova nel mondo Occidentale. I filosofi greci antichi credevano nella metempsicosi, o "traslazione delle anime": Molti santi dei primi secoli hanno dibattuto sulla reincarnazione e su come questa idea sia pericolosa perché minaccia l'integrità della fede, corrompendo l'idea dell'unicità della vita e dell'incarnazione del Verbo. San Epifanio di Cipro scrive nel suo libro Panarion, una raccolta di scritti contro gli eretici: "Pitagora credeva che le anime degli uomini potessero incarnarsi nelle piante, nelle bestie, e non solo in altri corpi umani." Aggiunge a questa descrizione Teodoreto di Cirro: "questa favola (la reincarnazione) è tuttavia supportata da Mani e dal malevolo circolo degli gnostici, i quali dicono che è una punizione divina... ma la Chiesa Vera è disgustata da cotanta illazione e crede e ribadisce la resurrezione e il giudizio dei morti nel loro proprio e unico corpo, i giusti per una resurrezione di vita, gli empi per una di condanna". San Gregorio di Nissa, Ireneo di Lione, il Beato Gerolamo, san Cirillo d'Alessandria, san Gregorio Palamas si sono cimentati in eccellenti catechesi nelle quali demoliscono l'idea della reincarnazione. 

La reincarnazione fu finalmente anatemizzata nel Concilio di Costantinopoli del 1076 poiché in quel periodo era in atto una rinascenza paganeggiante che fu presto sconfitta:

Canone III

Su coloro che accettano l'idea della reincarnazione delle anime in molteplici corpi, e quindi rigettano la Resurrezione e il Giudizio finale, sia anatema

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