Pensieri sulla Dormizione

La Dormizione è chiamata la Pasqua dell'estate e veramente è così. Un'aria pura, madida di freschezza e di gioia, ricolma il tempo che passiamo mentre aspettiamo questa splendida festa, la commemorazione della morte della Madre di Dio. Icona del nostro ultimo destino di cristiani, la Dormizione della Vergine ci parla di bellezza, di forza, di grazia, di vita eterna ma non in modo astratto: la Madre di Dio è una persona veramente esistita. Maria è il modello perfetto, archetipo e prototipo del credente. Fedele, onesta, pura, casta nel pensiero e nel corpo, obbediente, la Madre del Signore Gesù Cristo è in ultima analisi la vera prima e perfetta cristiana, Colei che ha scelto di obbedire alla proposta del Signore col suo "sì", permettendo l'Incarnazione del Verbo e quindi il suo sacrificio redentore dell'Universo. In questa chiamata particolare la Madre di Dio si manifesta come primogenita della Nuova Alleanza, una alleanza fra Dio e gli uomini basata non sul terrore e sul sacrificio di carne, ma basata sull'amore e sul dono di sé stessi a Dio affinché sia manifestata la sua potenza nel mondo. Questa è la chiamata sublime alla quale siamo tutti chiamati, 



L'icona della Festa

Le chiese vengono adornate e addobbate a festa con fiori, drappi, piante. Gigli e rose spandono ovunque il loro profumo delicato, che richiama alla mente la fragranza spirituale che dalla Madre di Dio sicuramente proveniva. In lei si ritrovano tutte le qualità del cristiano: generosità, fedeltà, amore, rispetto, ma anche determinazione e coraggio. La Madre di Dio rimase con suo Figlio crocefisso fino alla fine. La Festa della Dormizione ci ricorda come tutti siamo chiamati a morire, ad addormentarci nell'attesa del Giudizio universale: ci ricorda come dunque dobbiamo prepararci al meglio per la nostra morte.

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