Il Natale, tempo di Dio, tempo dell'Uomo

 Il Natale ha una importanza tale che solo la Resurrezione di Cristo, la Santa Pasqua, può superarne la portata spirituale. Il Verbo eterno del Padre, il Logos, si incarna e la Vergine promessa dalle profezie di Isaia dà alla luce un pargolo, in un villaggio, a Betlemme. E' l'inizio della redenzione del genere umano.

Il Natale di Cristo, nostro Signore, è un evento reale della Storia umana che ha cambiato tutto il corso degli eventi universali, anche se non possiamo ancora riconoscerne gli effetti perché viviamo una esistenza confinata nell'errore e nella carenza spirituale. Il Natale è l'occasione che abbiamo per riconoscere la realtà del Cristianesimo, è la conferma che la nostra fede non si basa su una favola o su una fiaba, ma su un fatto reale. Spesso ci facciamo una immagine di Dio più confacente alle nostre identità. Noi chiediamo qualcosa, e se Dio ci risponde subito e satura il nostro bisogno allora esiste, altrimenti "non esiste" e cadiamo nella disperazione e nella tristezza. Dio non lavora così. Dio si manifesta all'uomo tramite l'evento del Natale, iniziando così, in una forma intima e familiare, per poi crescere e con Lui cresce anche il nostro modo di vedere la realtà spirituale. Il buon cristiano sperimenta ogni giorno il Natale, la Crocefissione, la Resurrezione... non sono mere date del calendario, sono eventi mistici che fanno parte della nostra vita in quanto il Teantropo, Cristo Gesù, ha compiuto tutto questo per ciascuno di noi. 

Il Signore è venuto nel mondo, e gli Ebrei lo aspettavano, ma circondato da potenze umane e magari anche dagli Angeli, confermato da visioni di massa. Ma il Signore, e bisogna prenderne atto, ha scelto di manifestarsi in modo umile per insegnare la strada della salvezza, la via dell'umiltà del cuore. Per questo ha detto: un servo non è più in alto del suo padrone (Giovanni 15:19) proprio perché, se Dio stesso ha voluto manifestarsi nell'intimità e nella piccolezza preziosa, così anche noi non possiamo pretendere né la grandezza né il potere temporale. La chiamata che Cristo fa ad ognuno di noi ogni giorno è questa, l'incontro con Lui. Il Natale è un tempo perfetto per riscoprire la nostra vita spirituale, per questo la Chiesa ci raccomanda di digiunare in questi 40 giorni, per prepararci di nuovo all'incontro col Bambino che, ancora nessuno sapeva, era il Dio dell'Universo. Un incontro sereno, quieto, interiore e intimo, che riscalda il cuore in queste fredde giornate d'inverno. Se Cristo rimane nel nostro cuore, la nostra vita è davvero diversa. 

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