Una storia sul potere delle reliquie

 

Il blog Daimonologia ci racconta di una storia interessante che vedono protagoniste le reliquie di san Pietro dell'Athos

Si narra che due monaci fuggirono dal monastero sull'Athos dopo aver rubato le reliquie del corpo di san Pietro l'Asceta (festa 12 giugno), addormentato nel Signore in quell'anno. Correva il 734 d.C. I due monaci fuggirono in Tracia e giunsero nel villaggio di Photokomi, noto per essere un villaggio posseduto dai demoni, ma i due non lo sapevano. I due monaci si ripararono sotto un albero d'olivo fuori dal villaggio, presso il quale vi era una fonte d'acqua. I due bevvero l'acqua e lasciarono il sacco con le reliquie del santo sotto l'olivo, quando ecco una moltitudine di abitanti del villaggio correre verso di loro gridando: << sappiamo che è arrivato Pietro l'Asceta dell'Athos, e vogliamo vederlo >>. Vi era una cisterna abbandonata in quel luogo, abitata da molti demoni, i quali torturavano non solo gli abitanti della zona, ma anche gli animali e gli elementi naturali. Dal terrore del contatto col Santo, i demoni erano usciti dalla cisterna e avevano preso possesso degli abitanti del villaggio; giunti presso l'albero, le persone iniziarono a contorcersi, gridare, annaspare e soffrire mentre alcuni di loro aprivano la sacca. Quando le reliquie di san Pietro l'Athonita furono esposte alla loro vista, gli abitanti furono miracolosamente sanati dalla loro presenza e gli spiriti immondi abbandonarono quel luogo. 

Grande è il potere di Dio nei suoi santi, e questa testimonianza così come molte altre che ci sono pervenute nei secoli, testimoniano che i beati che hanno vissuto con Dio sulla terra sono sempre connessi con noi anche dal Paradiso e continuano a vivere, manifestando la divina grazia che hanno acquisito, diventando per noi intercessori, amici, maestri. 


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