Alessio I di Mosca e il potere di Dio

 Russia, XV secolo. In un periodo torbido come quello, quando l'Orda Dorata comandava su mezzo mondo e gli ortodossi erano sottomessi al Khan mongolo, gli abitanti della Moscovia pagavano le tasse al principe russo e contemporaneamente anche al Khan mongolo; la Chiesa era costretta ad una tassa per non subire le ritorsioni degli aguzzini pagani. Eppure, la Chiesa Russa ben presto si ritrovò privilegiata a causa di un miracolo che mutò completamente la condizione del clero russo agli occhi dei pagani mongoli. 


Metropolitan Alexis Healing the Tatar Queen Taidula from Blindness
Kapkov, Yakov Fyodorovich (1816-54)
Tretyakov Gallery, Moscow, Russia

Nell'agosto del 1357 il Khan Jani Beg, capo dell'Orda d'Oro e signore della Russia, chiamò il metropolita Alessio di Mosca per un colloquio speciale. Voleva testare il potere del Dio cristiano, e così gli ordinò di benedire sua madre Taidula, affetta da cecità, con la speranza che guarisse. Il santo metropolita Alessio raggiunse la madre del Khan e la benedisse con l'acqua santa, e Taidula guarì e riacquistò la vista. Come ricompensa per il miracolo, il Khan Jani Beg ordinò che la Chiesa Russa fosse libera dalla tassazione e che le chiese fossero da quel giorno risparmiate dalle razzie periodiche che l'esercito mongolo soleva compiere per l'approvvigionamento dell'armata.  

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