La Storia dell'Ufficio dei Dodici Salmi

 L'Ufficio dei Dodici Salmi trova la sua origine nella Regola di san Pacomio così come osservata dai monaci egiziani del IV e V secolo, e viene descritta sia da san Palladio di Galazia (Storia Lausiaca, XXXII) sia da san Giovanni Cassiano (De inst. Coenob. II 4-6; III 2) come parte di uno dei 24 servizi divini quotidiani dei monaci del deserto, così come riporta la tradizione. Quest'ufficio era parte di una delle veglie notturne, originalmente, ma dal IX secolo si trova posizionato dopo l'Ora Nona e prima del Vespro [1]. In accordo con la tradizione passataci da san Giovanni Cassiano, l'Ufficio dei Dodici Salmi veniva letto alla seconda veglia della notte, insieme con due letture - una veterotestamentaria e un Evangelo. La regola dei Dodici Salmi viene indicata dal santo marsigliese come "ispirata dagli Angeli" e nessun monastero della Tebaide osava evitare di celebrarla pubblicamente. 

Pare che i monaci si radunassero di notte per la sinassi e che ognuno, inizialmente, promuovesse un numero variabile di salmi. Chi 40, chi 50, chi 60 e così via. All'improvviso un giovane monaco si alzò e si mise nel mezzo della chiesa a cantare i salmi, e dopo il dodicesimo cessò e scomparve. Tutti capirono che era un Angelo del Signore e così fissarono la regola notturna a dodici salmi. La Regola dei Dodici Salmi si diffuse in Palestina e poi ad Antiochia e da lì in tutto l'ecumene ortodosso. Nei monasteri della Gallia, con l'influenza di san Giovanni Cassiano, era parimenti celebrato come veglia notturna. Al giorno d'oggi viene generalmente lasciato come appendice dei libri liturgici come ufficio monastico in mancanza di sacerdote, da recitare al posto del Mattutino. Al giorno d'oggi è generalmente diffusa la variante athonita diffusa anche in Russia con il Tipico della Lavra delle Grotte. 

La struttura del rito è piuttosto semplice: preghiere iniziali, gruppi di 3 salmi intervallati da tropari speciali, poi il salmo 102, la preghiera di Manasse, la piccola dossologia, e la preghiera di sant'Eustrazio (dal Mezonottico). L'ufficio si conclude con le letture, i tropari finali, 30 Kyrie eleison, le preghiere conclusive e il congedo. 

L'ufficio dei Dodici Salmi rimane una preghiera molto bella, nella quale l'innografia si unisce perfettamente alla salmodia e alle letture bibliche, e rimane una eccellente forma di preghiera privata anche per i laici che non possono frequentare gli uffici liturgici quotidiani per mancanza di tempo. 

L'UFFICIO DEI DODICI SALMI IN ITALIANO

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NOTE E FONTI

1) Orologio Sinaita, gr. 864, IX secolo, manoscritto presso la University of London, Lingas A. (2017). 

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