Osservazioni sulla preghiera quaresimale di sant'Efrem il Siro (archim. Kirill Pavlov)

 Lo stimato padre spirituale Kirill Pavlov (+2017), confessore del patriarca Alessio II di Mosca abitò molti anni alla Lavra di san Sergio e fu per moltissimi guida spirituale e confessore amato. In questo articolo di Pravoslavie.ru ci insegna a comprendere meglio la preghiera di sant'Efrem il Siro, che in quaresima è recitata ogni giorno


Foto da Pravmir.com 

Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo!

Cari fratelli e sorelle, ogni anno durante la Quaresima ad ogni ufficio divino udiamo il sacerdote recitare una breve preghiera penitenziale:

 Signore e Sovrano della mia vita, non darmi uno spirito di pigrizia, di futilità, di brama di dominio, di vaniloquio.

Fa' invece grazia a me, tuo servo, di uno spirito di assennatezza, di umiltà, di tolleranza e di amore. 

Sì, Signore e Re, donami di vedere le mie colpe e di non condannare mio fratello; poiché tu sei benedetto nei secoli dei secoli. Amen

Questa preghiera contiene solo dieci piccole richieste, ma ha il potere di influire sull'andamento spirituale di una persona molto più di altre orazioni, e questo perché è recitata in Quaresima, quando la Chiesa ci chiede di purificare noi stessi, di operare su di noi in modo spirituale, di trasfigurarci, di modificare la nostra attitudine, di innalzare il nostro spirito alla contemplazione, alla penitenza, e ci aiuta nella lotta alle passioni. L'autore di questa preghiera, Efrem il Siriano, per tutta la vita lottò nell'acesi, e queste parole da lui composte sono intrise, pregne, di questa esperienza di conversione continua. 

La preghiera inizia con "Signore e Sovrano della mia vita"... se non riconosciamo Dio come Signore e Creatore di tutto l'universo visibile e invisibile, superiore ad ogni uomo, animale o pianta, se non riconosciamo Dio come base della nostra vita spirituale e materiale, se non abbiamo Dio nel nostro cuore, allora non possiamo neanche iniziare a pregare. 

La prima richiesta che facciamo è di eliminare la pigrizia. La pigrizia è quel vizio che ci rende incapaci di operare, di fare, di spingerci oltre il nostro limite, di cambiare, e ci porta ben presto a oziare, a non andare in chiesa, a non recitare le nostre preghiere quotidiane, e così arriviamo a cose sempre più gravi fino a perdere la vitalità della nostra esistenza. Diventiamo inutili, sia per noi stessi che per gli altri. E quindi chiediamo a Dio di liberarci da questo stato dell'anima. 

La seconda richiesta riguarda la futilità. Questo è uno stato inqueto dell'essere, oscuro, negligente, melanconico. Nulla ci soddisfa, nulla ci piace, non smettiamo più di lamentarci riguardo ai nostri piccoli problemi. Questo stato può condurre anche alla disperazione. La preghiera riporterà la tua anima in una condizione di tranquillità e di quiete interiore. Per distruggere questo stato occorre tenersi occupati e leggere libri spirituali. 

La terza richiesta riguarda la brama di dominio, o ambizione smodata. Qui l'anima umana mostra il suo lato oscuro, la volontà di usare violenza ai deboli, di guadagnare qualcosa dalla debolezza dell'altro, e perché no anche sadismo, presunzione, superbia. Per la vita secondo i comandamenti di Cristo, invece, dobbiamo essere miti e gentili, perché chi vuole essere al di sopra degli altri, si faccia servo di tutti (cfr. . Matt. 20:26-27; Mc. 10:43-44; Lc. 22:26). 

La quarta richiesta è di distruggere in noi il vaniloquio. Di questo siamo, di fatto, colpevoli tutti. Tutti ci gloriamo di questo peccato, tutti amano parlare tanto. La parola ci è stata da Dio per glorificarLo e per lodarlo senza posa, e per edificare il prossimo, per confortarlo, per comunicare. C'è un detto popolare che dice "le parole sono d'argento, ma il silenzio è d'oro". Le persone svuotano il loro spirito parlando eccessivamente, ma guardiamo al Salvatore, quanto brevi ed edificanti erano i suoi discorsi! Se apriamo un vaso troppo spesso, il suo contenuto perde l'aroma e il profumo che teneva serbato al suo interno. 

Le altre richieste invece sono i doni della vita cristiana: tolleranza, pace, amore, retto giudizio, umiltà. 

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