Dal portale Orthodox Christianity un breve sermone del padre Christopher Hill sulla liturgia dei Presantificati e sulla esclamazione: La Luce di Cristo illumina tutti.
Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, amen.
Fra le due letture veterotestamentarie il sacerdote benedice il popolo con una candela e il turibolo incrociati - anticamente era il diacono a compiere questo gesto, ma oggi è il sacerdote. La benedizione è accompagnata dall'esclamazione: La Luce di Cristo illumina tutti.
Con una frase veloce e semplice come questa comprendiamo tutto il senso spirituale del Digiuno e anche quello che Dio ha fatto per noi. Noi spesso ci affidiamo solo agli sforzi umani. Facciamo affidamento sulle nostre capacità, sulle buone intenzioni, e così via. Eppure durante la santa Quaresima dovremmo capire che Dio è colui che illumina tutti. Nulla compiamo davvero che sia solo merito nostro.
Dio ci ha dato la capacità di fare il bene, ed è parte di noi. Ma nella nostra umanità c'è anche tanta oscurità. Ognuno di noi dovrebbe esaminarsi dentro e sradicare quella oscurità. Ma possiamo compiere questo gesto solo attraverso Cristo, in Cristo, tramite la sua Luce.
I Presantificati sono un servizio serale, secondo la tradizione della Chiesa. E' un momento in cui salutiamo la luce terrena, quella solare che nutre la nostra pelle, per far spazio alla Luce divina che illumina l'anima e la nostra vita spirituale, allontanando da noi la tenebra interiore. La parola Luce permea tutti i testi liturgici, in particolar modo quelli quaresimali. Essere illuminati, brillanti, significa splendere di Cristo, essere ispirato da Lui, vivere in Lui. Così come quando il ferro viene fuso nella fornace per essere modellato brilla, così anche noi dobbiamo risplendere, rimuovendo da noi l'inclinazione al peccato, e allora così brillerà dentro di noi la luce di Cristo. E illuminerà non solo noi, ma anche coloro che ci circondano.
Ricordiamoci di tutto questo quando udiamo un sacerdote pronunciare questa esclamazione. Ricordiamoci la fonte di ogni bene e di ogni bontà, e che se siamo con Cristo, il mondo intero troverà la salvezza.
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