Una particolarità dell'ufficiatura quaresimale secondo la tradizione russa è il canto dell'Acatisto della Passione di Cristo (o, in alternativa, alla Santa Croce) nelle settimane di Quaresima. L'Ufficio è composto da tre parti: i tropari del Venerdì Santo, il canto dell'Acatisto, la Lettura del Vangelo della Passione e infine può seguire una predica. Nei monasteri si legge l'Acatisto della Passione alla sera della domenica, dopo i piccoli Vespri, mentre nelle parrocchie e nelle cattedrali spesso è un ufficio settimanale (mercoledì o venerdì pomeriggio) legato o meno al vespro quotidiano. L'ufficio è celebrato nella prima, seconda, terza e quarta settimana di Quaresima. Ogni giorno comprende la recita di un Vangelo diverso: capitoli 26 e 27 di Matteo (primo ufficio), 14 e 15 di Marco (secondo ufficio), 22 e 23 da Luca (terzo ufficio) e 18 e 19 da Giovanni (quarto ufficio). Per tradizione, all'ufficio i fedeli presenziano con le candele in mano. Al centro della chiesa troneggia la santa Croce, dinnanzi alla quale si canta l'Acatisto.
Il rito in sé è una tradizione recente, nata fra il XVII e il XVIII secolo, e non è stata inserita ufficialmente nel Tipico Russo; significa che non è un rito ufficialmente adottato dalla coscienza della Chiesa, ma molto popolare. L'inventore dell'ufficio primitivo è s. Pietro Moghila metropolita di Kiev (+1647) il quale riprese l'ufficio della Passione latino, in voga nell'Ucraina meridionale fra gli uniati, e lo riadattò alla pratica ortodossa. Più tardi, nel XIX secolo, l'arcivescovo Innokentij Borisov del Cherson aggiunse alla lettura dei Vangeli anche l'Acatisto - da lui composto - dando così la presente forma dell'Ufficio. Dall'Ucraina la Passione si diffuse anche in altre diocesi russe, e ormai è largamente celebrata in tutto il patriarcato.
L'ufficio ha la struttura di un Te Deum al quale viene aggiunto l'Acatisto:
A) Preghiere iniziali
B) Salmo 142 e canto del Il Signore è Dio e si è manifestato a noi.
C) Il sacerdote incensa la chiesa mentre si cantano i Tropari del Venerdì Santo in tono II:
Quando dal Legno Giuseppe d'Arimatea depose te morto, la Vita dell'universo, o Cristo, egli ti avvolse in candidi lini e nella mirra; l'amore lo spingeva a baciarti, col cuore e con le labbra, il tuo corpo immacolato; ma trattenendosi con timore piangeva: Gloria alla tua condiscendenza, o Filantropo.
Il nobile Giuseppe, deposto dal Legno il tuo purissimo corpo, lo avvolse in una sindone pura con aromi, e prestandoti le ultime cure, lo depose in un sepolcro nuovo.
Gloria al Padre. Ora e sempre.
Stando presso il sepolcro l'angelo gridava alle mirofore: gli unguenti profumati sono per i morti, ma il Cristo si mostra estraneo alla corruzione.
Gloria a Te e alla tua passione, o Signore, gloria a Te.
D) Canto dell'Acatisto alla Croce o dell'Acatisto alla Passione.
E) Dopo il termine della preghiera dell'Acatisto, si recita il prochimeno:
O Dio, Dio mio, ascoltami, perché mi hai abbandonato? Giudica coloro che mi fanno ingiustizia.
Hanno diviso le mie vesti, e la sorte sulla tunica è stata soddisfatta.
F) Segue la lettura delle pericopi Evangeliche secondo la settimana.
G) Dopo il Vangelo, venerazione della Croce insieme al canto dello stico:
Dinnanzi alla tua Croce santa noi ci prostriamo, le tue sofferenze veneriamo, o Salvatore, e la tua santa Resurrezione glorifichiamo.
Se vi è molta gente, si possono cantare altri inni presi dal Triodio o il salmo 50.
H) Ectenia insistente, predica e Congedo.
La tradizione vuole che i sacerdoti indossino riassa, epitrachilio e felonio neri per l'ufficio, e nessun copricapo. Si usa anche leggere l'acatisto e il Vangelo con la candela in mano.
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FONTI
Великопостные богослужения. Пассия
Пассия или чинопоследование с акафистом Божественным Страстем Христовым
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