Maria Santissima: la porta fra Umanità e Divinità (s. Nicola Cabasilas)

Presentiamo una omelia di san Nicola Cabasilas in occasione della Natività di Maria (8 settembre).


Quando giunse per la natura umana il momento d'incontrare la natura divina e di unirsi intimamente ad essa in modo che tutte e due non formassero che una sola persona, ciascuno di loro doveva necessariamente essersi già manifestata nella sua integrità. Dio, da parte sua, si era già rivelato nel modo che conveniva a Dio; la Vergine d'altra parte, era sola a mettere in luce la natura umana. Così, quando Gesù Cristo, Dio fatto uomo, venne nel mondo, le nature di cui egli è costituito, erano già tutte e due chiaramente manifestate. Al principio, Dio aveva fatto la creatura spirituale e poi la creatura sensibile (cfr. Gen. 1, 1); in seguito aveva creato l'uomo costituito da questi due elementi. Allo stesso modo, l'Uomo-Dio è stato messo al mondo alla fine dei tempi mentre Dio esisteva fin dal principio, e l'uomo era appena apparso, nelle ultime epoche. Sembra dunque veramente che se Dio si è unito alla natura umana, non dalla sua origine ma al finire dei tempi, questo è avvenuto perché prima di quel momento la natura umana non era ancora pienamente nata, mentre appariva ora per la prima volta nella sua integrità... Oggi noi celebriamo con grande splendore tutto questo. Il giorno della nascita della Vergine è anche quello della nascita del mondo intero, perché questo giorno ha visto nascere il primo essere pienamente umano. Ora la terra ha dato veramente il suo frutto (Sal. 66, 7), essa che da sempre produceva solo rovi e spine, solo corruzione e peccato. Ora il cielo sa di non essere stato creato invano perché l'umanità, per la quale è stato fatto, vede la luce... E' per questo che la creazione tutta intera fa salire verso la Vergine una lode senza fine, tutte le lingue cantano la sua gloria con voce unanime, tutti gli uomini e tutti i cori degli angeli non si stancano di creare inni per la Madre di Dio. Anche noi la celebriamo e tutti insieme le offriamo la nostra lode: lode inferiore a quella che le dobbiamo o che avevamo intenzione di tributarie con le nostre labbra. Il nostro debito a questo riguardo sarà sempre molto grande.

A te sola, Vergine degna di ogni lode, e al tuo amore per gli uomini, tocca apprezzare il beneficio della grazia ottenuta non per merito nostro, ma per la tua generosità. Scelta come dono offerto a Dio fra tutta la nostra stirpe, tu hai ornato di bellezza il resto dell'umanità. Santifica dunque il nostro cuore che ha concepito queste parole dedicate a te, e impedisici al terreno dell'anima nostra di produrre frutti di male. Ottieni ci questo dono per mezzo della grazia e della bontà del tuo Figlio unico, il Signore Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo a cui appartiene tutta la gloria, l'onore e l'adorazione, insieme al suo eterno Padre e allo Spirito infinitamente santo, buono e vivificante ora e sempre nei secoli dei secoli. Amen

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 Di san Nicola Cabasilas (+1363), Omelia per la natività di Maria, 16,18.

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