Il presidente della Lettonia suggerisce di separare la Chiesa Ortodossa Lettone da Mosca (news)

 Da Orthodox Christianity veniamo a conoscenza di un fatto non certo inustitato negli ultimi tempi: Egils Levits, il presidente della Lettonia (Latvia), il piccolo stato baltico, in carica dal 2019, ha sottolineato che un cittadino lettone su quattro appartiene alla Chiesa Ortodossa, e che per lo sviluppo del Paese è necessaria una gerarchia ecclesiastica separata dal Patriarcato di Mosca.

Ovviamente, la pressione politica atlantica su questa dichiarazione è evidente. La Lettonia, così come gli altri paesi baltici, sono ormai nell'orbita della NATO e con le truppe internazionali massicciamente presenti sul loro piccolo suolo, i lettoni paradossalmente non si sentono al sicuro e devono adeso dimostrare la loro fedeltà al blocco occidentale. 



Il presidente lettone

Il presidente ha annunciato oggi sul sito web ufficiale della presidenza di aver presentato al Saeima, il parlamento lettone, un disegno di legge, preparato insieme al ministero della Giustizia, per modificare lo status del Chiesa ortodossa lettone per renderla completamente indipendente dalla Chiesa ortodossa russa.

Le fazioni di Saeima hanno espresso il loro sostegno al disegno di legge e la Chiesa è stata “informata” del suo avanzamento attraverso il governo. Gli statuti interni della Chiesa “dovranno essere soggetti a questa legge”, ha detto il presidente a tvnet.lv.

Il disegno di legge "ripristinerà lo status storico della Chiesa ortodossa lettone", afferma Levits, sostenendo che l'indipendenza è stata concessa dal patriarca San Tikhon nel 1921.

Il disegno di legge impedirà quindi al Patriarcato di Mosca di influenzare la Chiesa lettone, che è “una questione importante per i nostri credenti ortodossi” e la sicurezza nazionale, ha affermato il presidente. 

Questa tendenza dei presidenti che iniziano riforme religiose è stata inaugurata in Ucraina e pare che stia dilagando in tutta l'Europa Orientale. Altre nazioni affette da questo interessante movimento "spirituale" sono il Montenegro e la Polonia. Non credo dovremmo spiegare perché questo interessamento da parte della politica sia sbagliato. A chi direbbe " i re medievali facevano lo stesso ", vorrei ricordare che i monarchi ortodossi sono unti dalla Chiesa e benedetti da Dio, mentre i governanti degli stati contemporanei sono plutocrati, tecnocrati e soprattutto sono alla meglio eretici, alla peggio satanisti. 



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