La Venerazione della Croce alla festa dell'Esaltazione

Il rituale dell'Esaltazione della Croce è una esperienza emozionante. Che esso venga celebrato alla Veglia vigilare o al Mattutino aurorale (se celebrato prima della liturgia), il rito della benedizione del popolo con la grande Croce è una delle esperienze rituali più imponenti della liturgia bizantina. Questa festa copre tre grandi eventi: il ritrovamento della Vera Croce per mano degli operai di sant'Elena, la demolizione dei santuari pagani e l'erezione delle chiese di Gerusalemme, e il salvataggio della Vera Croce da parte dell'Imperatore Eraclio nel 614 d.C. dalle mani dei persiani. 



Una prima menzione del rito dell'Esaltazione, ovvero della pubblica venerazione della Croce per il 14 settembre, è raccolta nel Lezionario armeno-gerosolimitano del V secolo, tradotto in georgiano nel VII secolo. In questi testi, si spiega il rito così come fatto a Gerusalemme - e quindi con la Vera Croce - con abbondanza di particolari: la celebrazione avviene all'Ora Terza del giorno. La Croce veniva sottoposta a varie elevazioni, ognuna delle quali accompagnata da 50 Kyrie Eleison. Alla terza elevazione, la Croce veniva lavata con acqua aromatizzata e incensata.  Già dal VI secolo il rito dell'Esaltazione raggiunge Costantinopoli e, con l'adozione del Grande Tipico, tutte le Chiese dell'Impero. La posizione del rito viene modificata e dall'Ora Terza passa al Mattutino, ai tropari dedicati alla Croce. Il primo celebrante - patriarca, vescovo o presbitero che sia - dal trono alza la Croce e benedice il popolo con tre cicli di 5 esaltazioni cadauna. Con l'adozione del Tipico Studita del IX secolo, invece, l'Esaltazione diventa un rito più breve e le esaltazioni vengono ridotte a cinque totali, da compiersi dopo le preghiere finali del Mattutino (dopo la Dossologia e i tropari della croce). Dopo vari accorgimenti nel corso dei secoli, il Tipico ha formato l'attuale rito dell'Esaltazione, basato sullo Studita. 



Alla Grande Dossologia il clero della chiesa esce dalle porte dell'iconostasi recando la Croce arricchita di fiori e il protos, il primo celebrante, benedice ai quattro punti cardinali il popolo, ogni volta recitando una prece, alla quale il coro risponde con 100 Kyrie Eleison. Mentre il sacerdote con la croce si inchina e la mostra poi al popolo rialzandosi, un diacono o un accolito incensa la Croce continuamente. Si cantano poi i versi poetici della festa e il popolo venera la Croce. Nell'uso russo, è rimasta l'usanza di lavare la croce con acqua profumata e di dare poi quest'acqua ai fedeli come benedizione per la casa. 

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