Ci si inginocchia di domenica?

 Un uso molto diffuso, ma un po' scorretto dal punto di vista dei santi Padri, così come digiunare. I santi Padri dicono che non ci si inginocchia di domenica, né si digiuna, perché il giorno in cui festeggiamo per la vittoria del Signore Gesù Cristo sulla morte è un giorno di gioia.

il 20° canone del primo Concilio Ecumenico tenutosi a Nicea nell'anno 325 cerca di generalizzare l'esecuzione delle preghiere del periodo di Pentecoste "in piedi": 

Poiché ci sono alcuni che piegano le ginocchia la domenica e da Pasqua a Pentecoste, affinché tutti osservino allo stesso modo, in ogni parrocchia, il Santo Sinodo ha pensato che le preghiere si portino a Dio stando in piedi


La liturgia al monastero Sretenskij, vicino Mosca

Poi, il Santo vescovo Basilio Magno, Arcivescovo di Cesarea Cappadocia, ha mostrato, nel canone 91, che il periodo di Pentecoste non è un tempo di dolore, ma un tempo di gioia per la presenza viva del Salvatore nella nostra vita, giusto per cui no ci inginocchieremo in preghiera: 

 Allora l'intera Pentecoste è un segno del ricordo della risurrezione che è attesa nell'età futura. Quell'uno e il primo giorno, ricorrendo sette volte, costituiscono le sette settimane della Santa Pentecoste... in quel giorno, le ordinanze della Chiesa ci hanno insegnato a preferire il modo di stare in piedi durante la preghiera, per ricordarci chiaramente di spostare in qualche modo le nostre menti dal presente al futuro

Allo stesso modo, il Sinodo Trullano (Costantinopoli, 692d.C.), attraverso il canone 90, specifica: 

Abbiamo canonicamente ricevuto da Dio i portatori dei nostri Padri, di non inginocchiarsi la domenica, onorando la Risurrezione di Cristo. Ecco perché, per non trascurare la chiara forma di osservare questo comandamento, ordiniamo  chiaramente ai fedeli che il sabato, dopo l'ingresso serale dei sacerdoti nell'altare (al Vespro), secondo l'usanza in vigore fino alla domenica sera successiva, dopo essere entrati nel tempo della luce, non ci prostriamo, così offriamo le nostre preghiere al Signore in piedi. Pertanto, sulla base di queste disposizioni canoniche, notiamo che i santi Padri vietarono di inginocchiarsi sia la domenica, nel giorno della risurrezione, sia nel periodo post-pasquale.


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