Madre mia santissima Vergine (Preasfanta Maica si Fecioara)

 Mettiamo in traduzione dal romeno lo splendido inno mariano composto da san Giovanni Jacob di Hozev (+1960) intitolato Preasfanta Maica si Fecioara, ovvero Santissima Madre e Vergine. Viene cantato nelle parrocchie romene durante la comunione del clero, per le feste mariane specialmente. 

Santissima Madre e Vergine, speranza dell'anima mia; Tu sei la mia intercessione presso il buon Dio; 

Se il mondo fosse [senza intercessione] in Cielo, e senza relazione sulla Terra, la vita sarebbe un deserto, simile ad una tomba.

Se non ci fossi Tu, o Primavera, maggese del nostro secolo, sarebbe sempre inverno, e il sole non avrebbe mai sorriso.

Se non avessi Tu fatto piovere su questa terra addormentata, allora l'ombra della morte sarebbe sopravvissuta in eterno. 

E oggi, o Madre purissima, se tu non pregassi con fervore per noi caduti, il Figlio tuo ci lascerebbe. 

Manda un segno per pentirsi a questo popolo impietrito, e porta di nuovo alla fede lo spirito infreddolito. 

Sciogli, o Madre illibata, le catene degli asserviti, e concedi pazienza ai cristiani senza pastore. 

Santissima Madre e Vergine, speranza dell'anima mia; Tu sei la mia intercessione presso il buon Dio. 



In Lingua originale:

Preasfanta Maica si Fecioara, Nadejdea sufletului meu ; Tu esti a mea mijlocitoare, La milostivul Dumnezeu. De n-ar avea la ceruri lumea,  Rudenie de pe pamant Atunci ar fi pustie viata Asemenea unui mormant. De nu erai tu primavara A veacului intelenit Ar fi ramas de-a pururi iarna Si soarele n-ar fi zambit. De n-ai fi revarsat tu zorii Peste pamantul adormit Atuncea umbra cea de moarte Ar fi ramas fara sfarsit. Dar astazi Preacurata Maica Cand toti ne-am abatut la rau De nu te vei ruga fierbinte Ne paraseste Fiul tau. Trimite semn de pocainta Norodului nedumerit Si adu iarasi la credinta Pe sufletul cel ratacit.  Dezleaga Preacurata Maica Catusele celor robiti Si daruieste-le rabdare Crestinilor napastuiti.

Note:

1) in originale, << A veacului intelenit >> la "unica maggese del secolo". 

2) L'idea di Cristo come "pioggia rinnovatrice" che scende dalla Madre di Dio, in qualche modo simile alla poetica dell'antifona latina "Rorate", che esprime lo stesso concetto. 

Qui una interpretazione del brano cantato da Georgiana Lobont.



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