Il Santo Profeta Elia

Il 20 luglio / 2 agosto festeggiamo la festa di sant'Elia, il profeta“E sorse Elia profeta, come un fuoco; la sua parola bruciava come fiaccola”( Siracide 48,1) . Vogliamo conoscere oggi la vita del Santo Profeta Elia il Tesviteo, il veggente glorificato e il maestro del popolo lontano da Dio, il rimprovero dei re illegali e il punitore dei falsi profeti, il meraviglioso operatore di miracoli e zelante per Dio, il colui al quale gli elementi hanno obbedito e il cielo gli ha dato obbedienza. 

Il re iniquo Geroboamo, seguendo le false filosofie dei retori lontani da Dio, come avevano fatto gli antichi israeliti uscendo dall'Egitto, fece due vitelli d'oro e, chiamato a sé tutto quel popolo e mostrandoli, disse loro: "Questi essi sono i tuoi dèi, Israele, che ti hanno fatto uscire dal paese d'Egitto! Perciò d'ora in poi non andate a Gerusalemme, ma adorate questi dèi". Poi mise quei vitelli in luoghi diversi; uno a Betel e un altro a Dan. Costruì bei templi per gli idoli e organizzò varie feste in loro onore, poi divenne lui stesso il loro servitore. Egli comandò, per ingannare i popoli amanti del peccato, di commettere ogni iniquità presso quegli idoli in forma di vitelli d'oro, nelle loro feste impure.

Così quel re pagano, per un regno temporale, da solo si allontanò da Dio e distolse da lui tutte e dieci le tribù. Così, tutto il popolo seguì quel re e gli altri re d'Israele, dallo stesso paganesimo e adoratori di idoli, come avevano appreso da Geroboamo. Ma il Dio altissimo, non volendo lasciare il popolo che lo aveva tradito e cercando il suo ritorno, mandò i suoi santi profeti per mostrare loro il loro errore e per consigliarli, affinché, liberandosi dalle maledizioni del diavolo, ritornasse di nuovo alla fedele adorazione del vero Dio. Tra gli altri profeti, che in tempi diversi furono loro inviati, vi era anche questo, di cui stiamo parlando, cioè sant'Elia, il più grande tra i profeti. 

La patria di sant'Elia, il profeta di Dio, era la terra di Galaad, dall'altra parte del Giordano, che confina con l'Arabia e la città di Tesvi, da cui il Tesviteo prese il nome. Nacque dalla tribù di Aaronne, da un padre di nome Sovac. Durante il periodo in cui sua madre lo diede alla luce, Sovac, suo padre, vide alcuni uomini vestiti di bianco, che parlavano con il bambino e lo coprivano di fuoco, mettendogli in bocca braci ardenti perché mangiasse. Quando suo padre vide questo ed ebbe paura, andò a Gerusalemme e raccontò ai sacerdoti la sua visione. Uno di quei sacerdoti, uomo lungimirante, gli disse: Uomo, non temere quella visione per tuo figlio, ma sappi che sarà luogo della luce del dono di Dio e la sua parola sarà sii come un fuoco forte e di lavoratore. Il suo zelo per il Signore e la sua vita è gradita a Dio. Crescendo e vedendo il dilagante paganesimo fra il popolo e l'ingiustizia del re, bruciante di zelo per Dio, Elia decide di intervenire e si recò da re Acab per distoglierlo dalla sua impurità. Ma il re non lo ascoltò. Il profeta maledisse il re e dopo tre anni fu ascoltato, e dal Cielo smise di piovere. Siccità e fame imperversarono nel Paese. Dopodiché vagò per le genti di Israele, cercando e uccidendo i sacerdoti pagani che avvelenavano le menti del popolo; ed ebbe modo di conoscere la voce di Dio, ma pur volendo vederlo, non sentì che una leggera brezza, perché il Signore non si era ancora manifestato nella carne. Ebbe poi come discepolo Eliseo, un timorato di Dio, assieme al quale patì molto per mano della perfida regina Jezebel. Sant'Elia fu poi rapito in Cielo con un carro di fuoco, per volere divino, e la Tradizione della Chiesa vuole che tornerà alla fine dei tempi, come uno dei divini compagni di Cristo. Cristo, durante la sua vita terrena, permetterà ad Elia di scendere da uno dei cieli nel quale si trovava per poterLo finalmente vedere sul monte Tabor quando avverrà la Trasfigurazione. Il sogno di Elia di vedere il volto di Dio si realizzerà.

Il santo profeta Elia è per noi una immagine di zelo puro, di azione pratica e scevra da compromessi per la gloria di Dio e della sua legge; è per noi un esempio di vita, di attività missionaria, di applicazione nella vita di quell'amore totalizzante che dobbiamo avere per il Creatore. Elia non si è limitato a credere fermamente in Dio, ma ha voluto che la Sua Legge fosse rispettata e che lo stato la seguisse. Ci dia il Signore lo stesso zelo che ha dato al suo servo Elia, affinché possiamo cambiare la società! 

Tropario in tono IV

Angelo incarnato, fondamento dei profeti, secondo precursore dell'avvento di Cristo, o glorioso Elia, inviata dall'alto la grazia a Eliseo di scacciare le malattie e purificare i lebbrosi: anche per coloro che ti onorano diffondi ora guarigioni.

Contacio, in tono II

Profeta e veggente delle opere di Dio, Elia dal grande nome, tu che con il tuo comando hai chiuso i Cieli e hai seccato le nubi, prega per noi l'Unico, il Misericordioso. 

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