San Dionisio dell'Olimpo


 Il giorno 5 febbraio /23 gennaio la santa Chiesa Ortodossa commemora san Dionisio d'Olimpo, abate del monastero che oggi porta il suo nome (+1541). 

San Dionisio nacque nel finire del quindicesimo secolo in una famiglia molto pia nel villaggio di Slatina in Tessaglia, oggi chiamato Drakptrypa. Dopo la morte dei genitori il santo visse per un periodo come copista e come precettore, ma il suo zelo per Dio lo portò a cercare la salvezza sotto il giogo monastico. Giunto sul sacro monte Athos, il pio Dionisio si appropinquò alla fratellanza retta dall'anziano Gabriele, il quale lo benedì ad abbracciare la vita eremitica nelle spelonche presso il monastero di Karakallou. Giunta l'età giusta, fu ordinato diacono e poi sacerdote per servire al Protaton

Il suo zelo ascetico era così conosciuto che, durante un pellegrinaggio verso la Terra Santa, fatta tappa ad Iconio, il metropolita locale voleva eleggerlo come suo successore, ma Dionisio rifiutò. Tornato sull'Athos, ebbe cura di una piccola chiesa alla quale accorrevano molti pellegrini. Un brigante volle ucciderlo e durbarlo delle supposte ricche donazioni, ma giunto in chiesa, cadde in lacrime ai piedi del santo dopo averlo visto celebrare, e domandò perdono dei peccati. Dionisio lo tonsurò monaco. I monaci del monastero di Filoteou domandarono dopo sette anni che Dionisio diventasse il loro abate, ed egli accettò. Allontanato da alcuni monaci gelosi, il beato abate si ritirò con alcuni monaci fedeli presso l'eremo di Beroea. Lì, edificò la grande chiesa di san Giovanni Battista e attirò così tanti novizi da dover ampliare l'eremo fino a farlo diventare una grande abbazia. La vita devota e spirituale di Dionisio trasfigurava ogni luogo in cui andava. Alla morte del vescovo di Beroea, il popolo lo acclamò come loro pontefice, ma il santo, indicatogli in sogno che la vita da vescovo non era la sua vocazione, decise di abbandonare quella città e si recò coi suoi monaci più fedeli sul Monte Olimpo, dove fondò il monastero della Santa Trinità. Il governo turco, notando una fondazione monastica senza permesso dalle autorità locali, volle arrestare il santo, ma il beato Dionisio, avvisato in tempo, fuggì sul Monte Peleone, e anche lì fondò il monastero della Trinità presso il villaggio di Sourvia. Arrestato, il beato abate permase un po' in carcere, mentre i campi della regione morivano e i frutteti appassivano. Gli abitanti del villaggio ottennero di avere Dionisio indietro, e la regione tornò a produrre frutti. Sul Monte Olimpo, il santo Dionisio visse in una grotta, combattendo i demoni e istruendo piamente monaci e laici per il resto dei suoi giorni. Avvertito dalla Madre di Dio che la sua morte era imminente, si preparò con la confessione e la comunione, diede le ultime raccomandazioni ai suoi monaci, e riposò in pace nel giorno 23 gennaio 1541. 

Tropario di san Dionisio dell'Olimpo, tono VIII

Con veglie e digiuni hai temprato il tuo spirito e ti sei fatto come un angelo di carne, o padre nostro Dionisio, in tutto compiacendo il Signore. Hai edificato monasteri e chiese per glorificare Iddio, che ti ha dato il carisma di scacciare demoni. Prega ora il Cristo Dio, che di noi abbia misericordia. 

Contacio di san Dionisio dell'Olimpo, tono II

Con la sorgente della continenza in te è sgorgato il fiume della Grazia, o beatissimo Dionisio. diventando un vaso scelto dello Spirito Santo. O saggio padre, intercedi per noi affinché siamo purificati dalle nostre colpe. 

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