Vita di santa Eteldreda badessa di Ely

 Oggi 23 / 10 giugno la Chiesa Ortodossa commemora questa santa inglese, il cui vero nome è Æthelthryth

Era figlia del re degli angli orientali Anna che la diede in sposa a Tonbert, principe di Cyrvii. Era anche sorella di quattro sante: Santa Etelburga di Faremoutiers, badessa di Faremoutiers, santa Vitburga, che fondò il convento di Dereham e ne divenne badessa, di santa Sexburga, badessa di Ely, e di santa Setrida, badessa di Faremoutiers, della quale era sorellastra. Etelreda venne educata da santa Ebba l'Anziana, fondatrice di due monasteri e venerata come santa. Eteldreda e Tonbert non consumarono mai il loro matrimonio fino a che, tre anni dopo, Eteldreda rimase vedova e si ritirò a Ely, un'isola donatale dal marito. Avrebbe voluto essere una monaca, ma acconsentì ugualmente a un'unione politica con Ecgfrith, re di Northumbria, a patto che il marito non violasse la sua verginità, ma lui, convinto di aver fatto uno sbaglio, chiese al vescovo locale di invalidare l'unione. 


Eteldreda si rifugiò allora ancora ad Ely, dove fondò un monastero di cui fu badessa fino al 679, anno della morte. Come badessa, si affidò alla cura pastorale di san Wilfrid, vescovo di York, il quale le fu confessore.  Le successe, alla dormizione, la sorella Sexburga, nel 679. 

La santa badessa ebbe subito molti devoti attorno alla sua tomba e quando nel 694 il suo corpo venne spostato per porlo in una tomba più adatta, fu trovato incorrotto. Il monastero fu distrutto da una incursione danese nell'anno 870 d.C. E il suo corpo fu ritrovato incorrotto anche nel 1106, quando fu nuovamente spostato durante la costruzione della cattedrale di Ely, nella quale riposa al momento. 

Santa Eteldreda è conosicuta per molti miracoli di guarigione e di taumaturgia. Che la sua intercessione ci assicuri il Paradiso.

Tropario di santa Eteldreda, tono VIII

O Madre, in te fu preservata l'arcaica immagine della divina purezza: ci hai insegnato ad abbandonare i desideri del corpo per le altezze dello spirito; E per questo, o venerabile Eteldreda, adesso con gli Angeli contempli il Creatore.

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