Abbigliamento femminile e Sacra Scrittura: perché i cristiani ci tengono che le donne siano femminili

 Dimmi come ti vesti, e ti dirò chi sei. 

Si potrebbe anche limitare l'intera discussione a questa frase, ma sento che c'è bisogno - specialmente per le donne cristiane di oggi - di capire il perché di certi comportamenti o richieste. Così come per il velo, di cui si parlò diffusamente un'altra volta, anche il resto dell'abbigliamento ci contraddistingue. Inutile tirare fuori buonismi come "non si giudica il libro dalla copertina" e simili perché anche, onestamente, se un libro ha la copertina brutta, nessuno lo compra. Il discorso di un abbigliamento modesto, ovviamente, vale anche gli uomini nel medesimo modo. E se per un uomo è più facile vestirsi nel suo proprio abbigliamento, perché tutta la linea unisex in realtà si basa sul vestire maschile, per la donna diventa quasi una "imposizione" vestirsi come si confà alla sua femminilità. Perché evitare a tutti di costi di essere belle? si potrebbe anche impostare così la discussione, senza voler tirare in ballo la Bibbia o la Tradizione, ma faremo anche questo. Le donne negli abiti propri della loro natura sono luminose, belle, modeste e simpatiche. Inolte, i colori degli abiti femminili sono molto più belli: verde, blu, rosso, arancione... non capisco questa smania di mettersi addosso dei jeans neri e portare delle felpe grigie. Se una giovane donna incontra invece delle offese o delle battute a causa della sua scelta di vestirsi secondo la sua natura, ricordiamoci della Scrittura e rallegriamoci di essere stati degni di “ ricevere disonore” per il comandamento del Signore (Atti 5:41) e prega per loro. 



Questo è il comandamento del Signore dato al popolo per mezzo del profeta Mosè:

Una donna non dovrebbe indossare abiti da uomo, e un uomo non dovrebbe vestirsi con abiti da donna, perché chiunque fa queste cose è un abominio per il Signore tuo Dio (Deut. 22:5). 

Se non ci fa paura essere contro la Legge, non so cos'altro potrebbe ispirarci. Possiamo anche sorridere su come la moda maschile sia cambiata, e se è vero che i nostri antenati romani portavano la gonnella, da almeno 1500 anni i pantaloni sono comunque entrati nell'uso maschile comune. Ho letto una volta un bel commento di un confessore americano - di cui mi sfugge il nome - che diceva come effettivamente, nella Chiesa, le cose preziose si "coprono": l'altare, i vasi sacri, l'Eucarestia, e tutto il resto. 

Il profeta Isaia ci parla anche di come il Signore ama vedere il suo popolo che onora la modestia:

Dice il Signore: «Poiché si sono insuperbite le figlie di Sion e procedono a collo teso, ammiccando con gli occhi, e camminano a piccoli passi facendo tintinnare gli anelli ai piedi, perciò il Signore renderà tignoso il cranio delle figlie di Sion, il Signore denuderà le loro tempie». In quel giorno il Signore toglierà l'ornamento di fibbie, fermagli e lunette, orecchini, braccialetti, veli, bende, catenine ai piedi, cinture, boccette di profumi, amuleti, anelli, pendenti al naso,  vesti preziose e mantelline, scialli, borsette, specchi, tuniche, cappelli e vestaglie. Invece di profumo ci sarà marciume, invece di cintura una corda, invece di ricci calvizie, invece di vesti eleganti uno stretto sacco, invece di bellezza bruciatura. «I tuoi prodi cadranno di spada, i tuoi guerrieri in battaglia». Si alzeranno lamenti e gemiti alle tue porte e tu, disabitata, giacerai a terra. [Isaia 3,16-26] 

Sono parole dure. I cristiani non vogliono ascoltarle. I cristiani di oggi vogliono una vita facile. E se sembra che questa ingiunzione sia solo per le donne, in realtà san Paolo parla a tutti - uomini e donne, dicendo: 

O non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolàtri, né adùlteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il regno di Dio. E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio! [1Corinzi 6:9-11]

Nell'ortoprassi, ovvero nel modo di vivere ortodosso nella quotidianità, l'abbigliamento può sembrare secondario. Certamente non è importante come lo spirito e la cura della purezza della nostra anima, ma certamente aiuta. Una persona modesta è una persona che protegge se stessa e gli altri dalla tentazione. E soprattutto, non giudica. E non è giudicata. E anche questo aiuta. Altrove il santo apostolo Paolo dice che le donne devono camminare "con decoro abbigliamento, con modestia e castità, adornandosi non con trecce, non con oro, non con perle, non con abiti costosi, ma con opere buone, come si conviene alle donne devote. se stessi alla pietà.” (1 Tim. 2:9-10). 

Ecco cosa dice a riguardo Sant'Ambrogio di  Milano (IV secolo):

Se esamini veramente questo, vedrai che ciò che è indecente è ciò che la natura stessa rifugge. Perché, amico, non vuoi essere quello per cui sei nato? Perché scegli una veste diversa per te stesso? Perché sei come una donna, o tu, una donna, come un uomo? La natura ha vestito ogni sesso con abiti appropriati. Infine, il trattamento è diverso, il colore della pelle, i movimenti, l'andatura sono diversi, la forza è diversa, la voce di un uomo e di una donna è diversa.

 C'è anche un canone che riguarda l'abbigliamento, Canone11 del Concilio di Gangra: 

"Se una certa donna, per amore di ascetismo immaginario,  invece dei normali abiti da donna, indossa abiti da uomo: lasciala sotto scomunica".

Credo che questa prova sia sufficiente per una credente.

Di una donna modesta si può dire che la sua bellezza rifulge nella virtù e di tante sante si usa dire "che bel viso che aveva!" e la luce del Signore risplendeva in tutta la sua persona. Di una donna immorale, si può dire solo che ha un bel corpo, e quando questo si sciupa a causa dell'età, non rimane nient'altro. 

Per quanto riguarda gli uomini, occorre sempre rispetto per le nostre cristiane, che vivono in un'epoca molto difficile nella quale praticare la virtù biblica. Non occorre giudicarle se indossano i pantaloni, ma piuttosto, dolcemente, vivere insieme nella quiete e nella pace, e se esse vorranno adeguarsi ai comandamenti biblici, lo faranno nell'amore, e non nella costrizione. 

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Cosa significa vestirsi con modestia? 

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