Maria Santissima e il peccato originale (patr. Metrofane Critopoulos)

Pubblichiamo un estratto di una omelia del Patriarca di Gerusalemme Metrofane Critopoulos (+1639), che tratta della posizione ortodossa sulla mariologia patristica,  in «Testi mariani del Secondo millennio», a cura di Georges GHARIB – Ermanno M. TONIOLO, Città Nuova Editrice, Roma 2008


…Anche lei [la Santissima e purissima Genitrice di Dio], come tutti gli uomini, è stata soggetta al peccato originale dei protoparenti. Solo il Figlio suo, appunto perché non è solo uomo, ma ambedue le cose insieme, cioè Dio e uomo, lo confessiamo senza peccato e al di sopra di ogni colpevolezza.

Per questo, in quanto tale, ha liberato il mondo da ogni peccato. Infatti, se fosse stato possibile che un altro qualunque fosse senza peccato, costui avrebbe dovuto diventare anche salvatore del mondo, e non ci sarebbe stato bisogno dell’Incarnazione di Dio a nostro favore. Ma poiché era arduo, anzi del tutto impossibile, trovare un qualunque altro uomo senza peccato, per questo il Verbo di Dio necessariamente si incarna, cioè si unisce ipostaticamente alla carne, senza cambiamento né confusione, per liberare, lui impeccabile, il mondo dal peccato.

Che anche lei [la Genitrice di Dio] sia stata soggetta al peccato originale, e sia stata concepita e sia nata allo stesso modo di tutti gli altri uomini, lo si può dimostrare con gli argomenti seguenti.

Innanzitutto, ella stessa nel suo cantico chiama Dio suo salvatore, quando dice: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio salvatore» (Lc 1,46-47). Ora, nessuno può essere chiamato “salvatore” di un altro, se non l’ha salvato da qualche grave pericolo. Ma non vi fu mai pericolo più grande del peccato originale, dal quale tutti gli eletti di Dio, e prima di tutti la nostra Signora [Genitrice] di Dio, sono stati liberati solo in virtù della grazia di Dio. Ella dunque a buon diritto chiama Dio suo “salvatore”, perché l’ha liberata da un tale pericolo.

Il secondo argomento si prova da questo. I santi Padri, commentando le parole dell’angelo a Maria: «Lo Spirito Santo verrà sopra di te e la Virtù dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra» (Lc 1,35), si esprimono in questi termini: per quale motivo lo Spirito  Santo verrà innanzitutto sopra di lei? Per purificarla e farne una dimora degna dell’inabitazione del Verbo.

Dunque, anche lei aveva bisogno di purificazione. Ma se non fosse stata concepita e non fosse nata alla maniera degli altri uomini, non avrebbe avuto bisogno di una purificazione da parte dello Spirito Santo. Or dunque, se a testimonianza dei santi Padri [la Vergine] aveva bisogno di una purificazione da parte di Dio nello stesso momento del concepimento [del Verbo], non ha più ragion d’essere l’idea e la credenza contraria.

Ma oltre a questo, così noi pensiamo di lei. Poiché fu predestinata da Dio per un fine grande e singolare — che cosa infatti c’è di più grande del fatto che Dio si sia incarnato da lei? — così pensiamo che a lei sia stato concesso da Dio un dono grande ed esimio, quello di non peccare. E perciò diciamo che non ha commesso mai alcun peccato personale, in quanto ha ricevuto un tale dono da Dio. Essendo poi la [Genitrice] di Dio, la riteniamo più degna di onore e di gloria e più santa di tutta la creazione visibile e invisibile. Proprio per questo la costituiamo, al di sopra, di tutti i santi, nostra interceditrice presso colui che da lei è nato. 

E tuttavia affermiamo che né lei né alcun altro dei santi possa far questo presso Dio in virtù di un giusto merito o di una rigorosa giustizia — non sia mai! Dio infatti non è debitore a nessuno, ma tutte le creature ragionevoli visibili e invisibili a lui sono sommamente e immensamente debitrici —, ma secondo la fiducia, che Dio ha loro concesso.


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