L'acquasantiera nei monasteri ortodossi

 Tutti conosciamo - virtualmente almeno, o nella vita reale - i monasteri della Sacra Montagna e i grandi complessi abbazziali ortodossi. E molti di noi si domandano: cosa sono le grandi cupole poco distanti dalla chiesa principale, sotto cui troviamo una specie di fontana? Spesso la "fontana spenta" è colma d'acqua, altre volte è vuota. 



 Mentre nelle parrocchie il contenitore dell'acqua santa è mobile, nei monasteri spesso è edificato in pietra ed è affrescato con la Teofania o altre scene del Nuovo e del Vecchio Testamento legate ai miracoli legati all'acqua. Ogni primo giorno del mese - così come in parrocchia - anche nei monasteri si celebra il rito della aghiasma, ma in modo più solenne. Inoltre, per la Teofania, si fa anche una processione intorno al monastero affinché l'elemento santificato nel bacino sia poi diffuso in tutto il complesso. 



La aghiasma della Teofania, monastero Hilandar, anno 2025 

I fedeli possono così venire in ogni momento e prelevare la quantità di acqua che desiderano. 

Possiamo chiamare "acquasantiera" se vogliamo il contenitore di pietra sotto il ciborio esterno. 


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