L'apostolo Paolo insegna: Vegliate, state fermi nella fede, siate coraggiosi, siate forti (1 Cor. 16:13). Vigile è l'uomo che è sempre attivo, che lavora molto ed esercita la sua forza spirituale e fisica. Ma un uomo vigile può anche dirigere la sua attività verso il fare cose cattive. L'apostolo Paolo esige che siamo vigilanti nel fare buone azioni, servire il Signore e professare la fede.
Niente richiede più vigilanza delle opere di fede, prima di tutto perché con esse ci proteggiamo dai pensieri malvagi e dalle tentazioni che possono scuotere la nostra fede, e in secondo luogo perché essendo vigilanti possiamo acquisire tutto ciò che contribuirà al rafforzamento della nostra fede e del nostro desiderio di cercare il Regno di Dio. A quel tempo, quando l'apostolo Paolo scriveva ai Corinzi, i cristiani soffrivano per la persecuzione e l'oppressione dei gentili. È vero, ora non siamo in pericolo a causa della nostra fede, ma dobbiamo comunque essere vigili, perché i nemici della fede, di cui ce ne sono sempre stati molti, si sono moltiplicati in modo particolare oggi. Di conseguenza, se un cristiano diventa compiacente, può facilmente cadere in tentazione e perdere il tesoro della sua anima: la sua fede.
La fortezza è una qualità ancora più significativa e importante della vigilanza. La fortezza è fermezza e forza d'animo. La fortezza è mostrata da un uomo che compie qualsiasi azione, specialmente di natura spirituale, non importa quanto difficile possa essere, con zelo e speranza, sforzandosi di portare a termine ciò che ha iniziato. La fortezza dell'uomo e la forza del suo spirito si manifestano al meglio di fronte agli ostacoli e alla resistenza. Laddove l'uomo debole e pusillanime alza le mani e cade nello sconforto, incerto su cosa fare, l'uomo saldo e vigile diventa ancora più forte, e ogni nuovo ostacolo gli dà solo forza in più, e nessuna battuta d'arresto può fermarlo. E guidato dalla fede, porterà a termine la sua buona azione e uscirà necessariamente vittorioso da questa lotta con le difficoltà.
La fortezza, assieme alla vigilanza, è la cosa più necessaria per un cristiano. Adempiere ai comandamenti di Cristo richiede da parte nostra un lavoro incessante e una resilienza incrollabile, perché dobbiamo resistere non solo agli ostacoli esterni, ma anche a noi stessi. Non è difficile immaginare quale fortezza, fermezza e determinazione siano necessarie per reprimere i nostri desideri e rinunciare alle nostre abitudini consolidate e radicate, e per lottare costantemente con noi stessi come con un nemico e con il vizio e le passioni che si insinuano nella nostra anima. Naturalmente, un uomo debole privo di fortezza e fermezza di spirito non sarà in grado di resistere a questo. Spesso un uomo è buono ma a causa della sua mancanza di fortezza, la sua bontà è infruttuosa, e tutto perché il primo ostacolo lo confonderà e lo fermerà e lo farà rinunciare. Un uomo deve desiderare con tutto il cuore di acquisire fortezza, e Dio Misericordioso lo sosterrà in questo con l'opera mistica della Sua grazia.
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