Il 13 giugno la Chiesa Ortodossa, in Moldova e Bessaarabia, commemora la traslazione delle reliquie della beata asceta Parascheva la Nuova a Iași.
Come tutti sanno, nel XVII secolo, la santa asceta greca giunse a Iași nel 1641. Ma pochi sanno come si svolse la traslazione.
Nel 1640 il Patriarcato Ecumenico si trovava in un grave debito con l'Impero Ottomano per diversi quintali di "denari d'argento". I fanarioti di stanza in Moldova trovarono il favore di Vasile Lupu, voiovoda di Moldova, il quale, essendo un uomo dalla fede profonda, decise di fare una donazione al Patriarcato, affinché potessero saldare il debito col sultano. In cambio, chiese le reliquie di santa Parascheva.
Il voivoda Vasile Lupu pagò l'astronomica cifra di 516'000 denari d'argento al Sultano, salvando il Patriarcato Ecumenico dal disastro politico. Il patriarca Partenio I, riconoscente, spedì come promesso il corpo incorrotto dell'amata santa, insieme con tre metropoliti (Ioanichio di Eraclea, Partenio di Adrianopoli e Teofan di Paleopatria) ad accompagnare la nave, la quale sbarcò a Galați e il 13 giugno 1641, alla presenza del metropolita Valaam di Moldova, dello stesso gran principe Vasile e di una folta folla di fedeli, le reliquie furono translate da Galați a Iași, ove furono deposte nella chiesa del monastero urbano dei santi Tre Gerarchi, fondata sempre dal voivoda Vasile Lupu. Le reliquie della beata Parascheva furono poi spostate, nel XIX secolo, nella nuova cattedrale cittadina, quando fu ultimata nel 1889, sotto il baldacchino che la ospita tuttora.
I cristiani ortodossi della Moldavia tutta in questo giorno speciale per loro pregano la santa Parascheva e le cantano la paraclisi o l'acatisto, sperando nella sua intercessione.
Gioisci, beata Parascheva, santa dal pronto ausilio!
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