Storia e simbolismo dell'orarion diaconale

 L'orarion (o, in italiano non ufficiale, "orario"), è un paramento usato sia dai diaconi che dai suddiaconi di tradizione liturgica greca. Si tratta di una stoffa lunga e sottile che avvolge il busto del diacono e si piega sul davanti e sulla schiena passando sopra la spalla sinistra, in modo tale da essere tenuto con la mano destra. L'orarion può avere diversi colori, così da accoppiarsi al colore usato dal sacerdote. Il paramento vuole simboleggiare il manutergio che Cristo usò per asciugare i piedi dei discepoli dopo la Lavanda dei Piedi (Gv 13:4-5). 


La parola orarion ha diverse radici linguistiche che collimano assieme: il verbo greco orao (ὁράω) significa "vedere" nel senso anche di sorvegliare o controllare. In latino "orare" significa "pregare". L'orarium era, come abbiamo detto, un manutergio. E tutte queste funzioni si sommano nel diaconato: guidare la preghiera, controllare il decoro della sinassi liturgica, servire il sacerdote. Non sappiamo con certezza quando i diaconi hanno iniziato a indossare l'orarion ma la prima menzione di esso come paramento liturgico è al Concilio di Laodicea nel 364 d.C. Anche se probabilmente i primi parati erano molto semplici, dopo la solennizzazione della vita della Chiesa a seguito delle riforme costantiniane, gli orarii diaconali diventano paramenti di foggia più opulenta, con motivi a croce e, più tardi, con preziosi ricami e icone. 

L'uso dell'orarion è stato esteso, nei secoli, anche ai suddiaconi (ipodiaconi), ma questo passaggio non fu esente da controversie. Nel Concilio di Laodicea, canone XXII, si legge che i suddiaconi non hanno diritto all'orarion, mentre il famoso canonista Teodoro Balsamone nel XIII secolo dice che l'orarion è un attributo squisitamente diaconale. 

Sopra l'orarion vi sono scritte le parole "Santo, Santo, Santo" (Isaia 6:3) e per questo si ritiene generalmente che, nella sinassi liturgica, il diacono rappresenti l'angelo servente attorno al trono divino. Vi sono anche cucite 7 croci, per indicare che il diacono è a servizio di Cristo. Le due parti finali dell'orarion, spesso decorate con frange colorate con differenti cromatismi, simboleggiano i due Testamenti: al momento della comunione il diacono incrocia l'orarion, per indicare che la Vecchia e la Nuova Legge sono fuse e unite in Cristo. 

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VEDI ANCHE:

Informazioni da: the history and symbolism and modern use of Orarion

Storia del Diaconato nella Chiesa Ortodossa

Rito d'Ordinazione al Diaconato

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