La Missionarietà di padre Daniel Sysoev

Come missionari ci poniamo il dramma apparente di come fare a essere missionari. Veniamo quindi a conoscere il metodo del martire e presbitero Daniil Sysoev, il quale ha speso la sua vita per convertire nella Russia del nuovo millennio alla Fede cristiana ortodossa. Fu ucciso da un musulmano nella periferia sud di Mosca il 19 novembre 2009. 


il santo martire Daniil Sysoev (1974-2009) 

Il metodo di padre Daniele è molto semplice. Approccio diretto. Una volta ordinato prete, costituì un gruppo di uomini e donne pii e dopo averli formati con catechismo e lezioni di dogmatica li rese liberi di evangelizzare la città di Mosca, e la sua esperienza ci dice che il laicato è sorprendentemente più abile nel convertire i prossimi che non il clero, forse per una certa incomprensione del ruolo dei sacerdoti ( "dispensatori di sacramenti" e basta). San Daniele offriva catechismo, letture bibliche, lezioni di teologia ortodossa. La chiesa era sempre aperta, ma a differenza di quello che si può pensare riusciva anche a tenere una famiglia, essendo un chierico sposato: non c'erano scuse di sorta perché il padre non fosse in chiesa quando necessario, e anche oltre. Abbastanza frequentemente organizzava una sorta di talk tables, ossia di inviti aperti nei quali "si parlava di Dio" e rispondeva a tutte le domande, obiezioni o critiche poste alla Chiesa. Ora, dal momento che lui operava in un contesto che io definirò per praticità "simil-ortodosso", cioè alle prese con i classici credenti che vanno in chiesa solo per il battesimo del bambino e cose simili, l'esperienza di san Daniele Sysoev è contestualizzata in una ottica di recupero degli ortodossi che hanno perso il contatto con la Chiesa. Tuttavia, nulla vita di tentare lo stesso metodo di domanda-offerta di Sysoev per applicarlo alla nostra missione: offrire ai nostri evangelizzandi una esperienza cristiana genuina: offerta di preghiere, vicinanza spirituale, carisma, e soprattutto continuare a seguirli anche dopo il rientro ufficiale nella Chiesa. Avere anche una certa apertura mentale e flessibilità spirituale nel comprendere le varie situazioni. Solitamente, ai non ortodossi proponeva un battesimo così su due piedi, e molti gli rispondevano con un "forse più avanti" e si accordavano su un programma da seguire. Con questo spirito, battezzò 500 protestanti e 88 musulmani nell'arco dei suoi pochi anni di presbiterato. Generalmente nelle sue classi di catechismo riteneva pronti gli allievi quando avevano completato il ciclo dei quattro Vangeli e degli Atti degli Apostoli. Per coloro che erano già battezzati istituì i Circoli Evangelici, una sorta di classi nelle quali si approfondivano le divine scritture in modo analitico. La frase preferita di san Daniele, che poi è divenuta il suo cavallo di battaglia, era la sapienza è alla portata di tutti.

Il santo padre Daniele criticò aspramente la danza latinoamericana, il karate, lo yoga e il Darwinismo, nonché l'Islam con il suo libro Il Matrimonio e l'Islam del 2007, inimicandosi addirittura il Gran Muftì di Mosca, Nafigulla Ashirov. Il giorno 19 novembre 2009 un musulmano entrò in chiesa durante un divino servizio e sparò al padre Daniele quattro volte, ferendolo a morte. In quei giorni la badessa Prosdokia, Madre del monastero Ormylia in Grecia, disse in pubblico: è ora di smettere di pregare per padre Daniele, ma di pregare il padre Daniele. Il Patriarca Kirill lo ha chiamato col titolo di confessore della Fede e martire.

Le informazioni sulla vita di padre Daniele la trovate sia su OrthodoxWiki che sul portale Pravoslavie.ru  

Commenti

  1. Bravo! Mi ha piacuto quel articolo. Giusto.
    Sarebbe bene di tradurre le prediche e i libri di p. Daniele (con la pronuncia russo Daniil) perche sono molte utile ai nostri tempi.
    Scusa per la mia lingua.
    p. Alexey Chizh

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    1. Sì, sarebbe molto bello, ma purtroppo il mio russo è uguale a quello di un bambino appena nato. Dicono che ho l'accento degli uzbeki, per capirsi ;) per la tua lingua, ci mancherebbe батющка...
      Benedici.

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