L'America atlantica, al contrario dell'Alaska, incontrò l'Ortodossia molto prima della conquista russa. E' passato qualche giorno dal Ringraziamento che gli americani celebrano ricordando i padri pellegrini del XVII secolo, ma forse si sono dimenticati dei primi padri fondatori, gli esploratori norvegesi di Erik il Rosso, che tra l'altro, si mormora, rese grazie a Dio tagliando un grappolo d'uva che cresceva sulla costa.
Prime esplorazioni
Fra il 982 e il 985 d.C Erik il Rosso e un manipolo di impavidi navigatori toccano le coste di Terranova ed esplorano l'area che in futuro apparterrà alle "tredici colonie". Nel 986 Erik fonda un insediamento stabile, Brattahild ( ora Qassiarsuk ), trovando un clima che le cronache definiscono ottimo: era ben prima della Piccola Glaciazione che avverrà all'inizio del Rinascimento, inasprendo il clima dell'America del Nord. Le terre esplorate furono ribattezzate Greenland, la Groenlandia ossia "terra verde", e Vinland, ossia "terra del vino", l'attuale America del Nord, per il fatto che abbondavano vigneti naturali. Dal 986 al 1000 la colonizzazione si estese da Cape Farewell a Nuuk. Piccoli scontri fra alcuni nativi di etnia inuit e gli sbarcati vengono chiamati con Prima Guerra Norreno-Inuit.
La rete di rifornimenti fra le terre madri e le colonie
Epoca d'Oro (1000-1300)
Il centro di Brattahild diventa una cittadina fortificata con una Hall - casa padronale - e una chiesa, eretta con l'arrivo di Leif Erikson, il figlio di Erik, il quale venne dalla Norvegia con una vera e propria spedizione mercantile con la benedizione del santo Re Olaf il Cristianizzatore (+1030). Il centro cristiano della regione divenne Brattahild nella quale venne costruita la cattedrale col nome di Tjodhildur kirkja, traducibile con "chiesa di Tjohild", intitolata al nome della moglie di Erik, forse venerata come santa locale, o forse perché era di sua proprietà. Dal 1100 in poi, Brattahild otterrà il Thing, ossia l'assemblea politica autonoma, su modello delle altre città vichinghe. Nel 1124 le colonie ottengono l'innalzamento a Diocesi, con sede a Gardar ( attuale Igaliku ). Nel 1261 iniziò la prima tassazione ufficiale delle colonie da parte del Regno Norvegese. 1350: un chierico di nome Ivar Bardasson delinea il profilo di alcuni insediamenti minori abbandonati. Gli Inuit invadono le coste del Terranova, dando inizio della Seconda Guerra Norreno-Inuit. Dal 1370 al 1390 vi è un declino generale dei commerci: una piccola glaciazione rende difficoltose le traversate. La merce principale di scambio fino a questo momento storico era stata il vino, assieme al sale.
Rovine della chiesa della colonia di Hvalsey nella provincia groenlandese di Qaqortoq
Declino e fine misteriosa (1400-1480)
Dal 1400 le scoperte archeologiche segnano nette differenze demografiche con cali costanti dall'inizio del secolo. L'ultimo matrimonio documentato risale al 1408; l'ultimo vescovo appuntato alla diocesi che ci è pervenuto è Paolo Gobelinus Bolant, arrivato il 1 ottobre 1431 (1) e i commerci crollano definitivamente verso la metà del secolo, senza che gli storici abbiano trovato una vera e propria causa. Nel 1480 abbiamo l'ultima, definitiva nota che afferma una presenza norrena, dopodiché, il silenzio. Nel 1498 Giovanni Caboto, al soldo di Re Enrico VII di Inghilterra, arriverà in America del Nord.
La Chiesa Americana
icona russa di sant'Olaf
Con quello che posso dedurre dai miei studi, la diocesi di Gardar doveva per forza seguire il rito latino di Nidaros ( Norvegia ), una variante norvegese del rito anglo-romano del Primo Millennio. La pressoché assenza di fonti scritte - una lacuna incolmabile anche per la madrepatria la quale pare non aver tenuto in gran conto lo sviluppo delle sue colonie - non ci permette di conoscere né gli sviluppi successivi all'anno 1000, né l'esistenza di santi o pii uomini e donne vissuti nella Vinland. La scarsità di documenti e le poche rovine rimaste ci lasciano un grave peso sulla coscienza, che forse sono esistite notevoli figure di santità, che non ci è dato di conoscere. Poiché le chiese sono intitolate quasi tutte a personaggi della prima colonizzazione - la moglie di Erik, oppure a Leif stesso - si deduce che il fenomeno delle chiese private fosse qui preponderante.
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FONTI:
Il sito The Norse Settlers of America per la panoramica delle date.
I Vichinghi, Pierre Barthelémy, ECIG, 1999.
I Vichinghi e la scoperta perduta, Frederik J. Pohl, Hoepli , 2013
1) la fonte è il sito della diocesi ( soppressa ovviamente ) di Gandar. Nota del blogger. E' davvero interessante come, così vicini alle imprese di Colombo (1492) nessuno si sia reso conto che la lontana Vinland era parte di un continente e non una semplice isola. Un grande flusso di merci e uomini doveva aver attraversato quelle acque per secoli, per almeno quattrocento anni. La scomparsa definitiva delle colonie è nel 1500, pochi anni prima che gli esploratori inglesi toccassero le coste americane settentrionali...
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