XXXIII. - 1. E ancora; ascoltate come fu esattamente
profetato da Isaia che (Il Cristo) sarebbe stato generato da una vergine. Così infatti fu
detto: “Ecco la vergine porterà nel ventre e partorirà un figlio e lo
chiameranno col nome ‘Dio con noi’”.
2. Infatti ciò che era incredibile e giudicato impossibile a
verificarsi presso gli uomini, Dio predisse attraverso lo Spirito Profetico che
sarebbe avvenuto, affinché, quando fosse accaduto, non ci si rifiutasse di
credere, ma si credesse perché era stato predetto.
3. E perché non succeda che qualcuno, fraintendendo la
profezia, ci contesti ciò che noi contestammo ai poeti, quando riferiscono che
Zeus per passione si accostò a donne, cercheremo di chiarire le parole.
4. Dunque l’espressione: “Ecco la vergine porterà nel ventre”
indica che la vergine concepì senza unione; se infatti fosse stata unita a chicchessia,
non sarebbe stata più vergine. Invece la virtù di Dio, entrata nella vergine,
l’adombrò e la rese incinta, pur rimanendo ella vergine.
5. E l’angelo di Dio, inviato in quella circostanza alla
stessa vergine, le diede il lieto annunzio dicendo: “Ecco concepirai nel tuo
ventre per opera dello Spirito Santo e concepirai un figlio e sarà chiamato
figlio dell’Altissimo e lo chiamerai Gesù: Egli infatti salverà il suo popolo
dai suoi peccati”: così ci insegnarono coloro che tramandarono la memoria di tutto
ciò che riguarda il nostro Salvatore, ai quali prestiamo fede, dal momento che
- come abbiamo detto - anche per bocca di Isaia, già nominato sopra, lo Spirito
profetico aveva predetto la Sua nascita.
6. E’ lecito dunque pensare che lo Spirito e la Virtù di Dio
non siano altro che il Logos, che è anche primogenito di Dio, come, indicò
Mosè, il profeta di cui abbiamo prima parlato. E fu questo Spirito che, entrato
nella Vergine ed adombratala, non attraverso l’unione, ma per la virtù, la rese
incinta.
7. La parola “Gesù”, nome di lingua ebraica, corrisponde al
vocabolo greco “Salvatore”.
8. Per questo l’angelo disse alla Vergine: “E lo chiamerai
Gesù: Egli infatti salverà il Suo popolo dai suoi peccati”.
9. Anche voi, suppongo, ammetterete che coloro che profetano,
da null’altro sono ispirati se non dal Logos divino.
Patrologia Latina, Apologia, san Giustino martire
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