Rito della Benedizione delle Acque per la Teofania - Latinità Ortodossa

Il rituale era molto comune fino al XIX secolo, poi la congregazione vaticana dei riti lo ha abolito. Il modello è quello di una Missa Sicca, quindi il sacerdote vesta col piviale. Si può celebrare separatamente, o unita ai Vespri, tanto la vigilia della festa quanto nel pomeriggio dello stesso giorno. Le fonti sono questa discussione su facebook e il rito ad essa linkato.


INIZIO DEL RITO

In processione consueta il clero si avvia verso l'altare dalla sagrestia, mentre il coro canta l'antifona. Coro: Oggi i Cieli si sono aperti / poiché il Cristo Dio nostro, / si battezza nel Giordano / per mezzo di Giovanni. Alleluia.
Il sacerdote, giunto dinnanzi alle porte sante, esclama a braccia aperte:
S. Perché ti apri, o mare? perché retrocedete, acque del Giordano?
R. Perché il Signore si battezza.
Coro: La voce del Signore è sopra le acque, / alleluia / la voce del Signore tuona, / tuona il Signore sopra le acque.
S. Signore, facci degni di entrare nel tuo santo dei santi, (si inchina alle porte  mentre il suddiacono apre la tetravela) perché possiamo degnamente magnificarti, o Cristo Dio nostro, che vivi e regni nei secoli dei secoli. Nel mentre benedice l'ingresso e tutti entrano tranne il Lettore, il quale prende sulle porte la benedizione del sacerdote per leggere il salmo.

SALMO

Il Lettore salmodia il salmo 24.
L.  Date al Signore, figli di Dio,  date al Signore gloria e potenza. Date al Signore la gloria del suo nome,  prostratevi al Signore nel suo atrio santo. La voce del Signore è sopra le acque,  tuona il Dio della gloria, il Signore sulle grandi acque. La voce del Signore è forza,  la voce del Signore è potenza. La voce del Signore schiantai cedri,
schianta il Signore i cedri del Libano. Fa balzare come un vitello il Libano, e il monte Sirion come un giovane bufalo. La voce del Signore saetta fiamme di fuoco, la voce del Signore scuote il deserto,  scuote il Signore il deserto di Kades. La voce del Signore provoca le doglie alle cerve  e affretta il parto delle capre. Nel suo tempio tutti dicono: “Gloria!”. Il Signore è seduto sull'oceano del cielo,  il Signore siede re per sempre. Signore darà potenza al suo popolo, il Signore benedirà il suo popolo con la pace.

Coro: gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, com'era in principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

CANTICO
dal salmo 67

Cantore: Benedite il Signore nei suoi templi / alleluia / voi che siete le fontane di Israele, alleluia.
Coro: Iddio ci benedica / e su di noi splenda / dal suo volto la Luce.
Cantore: Si conosca sulla Terra la tua via.
Coro: E fra tutte le genti / la tua salvezza.
Cantore: esultino le genti / e si rallegrino; tu giudichi i popoli con giustizia.
Coro: la tua equità si diffonde per tutti i confini della Terra.
Cantore: Ci benedica Iddio, il nostro Dio.
Coro: E lo temano tutti i confini della Terra.
S. Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo.
R. Com'era in principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

PROCESSIONE ED ESORCISMI

La processione verso l'altare del sale e dell'acqua viene svolta mentre il lettore legge, rivolto all'altare, il salmo 90. Giunti all'altare, il sacerdote recita sottovoce l'esorcismo dell'acqua secondo l'uso domenicale.

SECONDO SALMO

Il Lettore salmodia il salmo 90.
L. Signore, tu sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione. Prima che nascessero i monti e la terra e il mondo fossero generati, da sempre e per sempre tu sei, Dio. Tu fai ritornare l'uomo in polvere e dici: «Ritornate, figli dell'uomo». Ai tuoi occhi, mille anni sono come il giorno di ieri che è passato, come un turno di veglia nella notte. Li annienti: li sommergi nel sonno; sono come l'erba che germoglia al mattino: al mattino fiorisce, germoglia, alla sera è falciata e dissecca. Perché siamo distrutti dalla tua ira, siamo atterritti dal tuo furore. Davanti a te poni le nostre colpe,
i nostri peccati occulti alla luce del tuo volto. Tutti i nostri giorni svaniscono per la tua ira, finiamo i nostri anni come un soffio. Gli anni della nostra vita sono settanta,
ottanta per i più robusti, ma quasi tutti sono fatica, dolore; passano presto e noi ci dileguiamo. Chi conosce l'impeto della tua ira, tuo sdegno, con il timore a te dovuto?
Insegnaci a contare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza del cuore. Volgiti, Signore; fino a quando? Muoviti a pietà dei tuoi servi. Saziaci al mattino con la tua grazia: esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni. Rendici la gioia per i giorni di afflizione, per gli anni in cui abbiamo visto la sventura. Si manifesti ai tuoi servi la tua opera e la tua gloria ai loro figli. Sia su di noi la bontà del Signore, nostro Dio: rafforza per noi l'opera delle nostre mani, l'opera delle nostre mani rafforza.

Coro: gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, com'era in principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.

PRECI LITANICHE

Conclusi gli esorcismi come di consueto, il sacerdote a gran voce esclama il responsoriale. Se non c'è diacono, un cantore svolga le parti:
S: Ascoltaci, o Signore!
D. Secondo la moltitudine delle tue misericordie, ascoltaci.
S. Salvami, Signore, le acque mi travolgono.
D. travolgono la mia anima.
S. Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo.
D. Com'era in principio e ora e sempre, per tutti i secoli dei secoli.
R. Amen.  
Coro: poiché sei Buono, / o Signore, / Secondo la moltitudine delle tue misericordie / ascoltaci. Salvami, o Dio, le acque mi travolgono. / travolgono la mia anima.
L. Gloria al Padre al Figlio e allo Spirito Santo, com'era in principio e ora e sempre, nei secoli dei secoli. Amen.
Il sacerdote, con immette la mano ogni volta nell'acqua tracciando un segno di croce, e dicendo ad alta voce:
S. Ti compiaccia, o Dio, + di benedire quest'acqua.
R. Amen.
S. Ti compiaccia, o Dio,  di benedire + e santificare quest'acqua.
R. Amen.
S. Ti compiaccia, o Dio, di benedire  e santificare, + e consacrare quest'acqua.
R. Amen.
D. Ascoltaci o Dio, per la tua grande misericordia.
R. Ascoltaci, o Signore.  

LITANIA DI ROGAZIONE

Il diacono prende la benedizione dal sacerdote e inizia una Litania Magna di Rogazione fuori dalle porte sante, mentre il resto della processione rientra in altare per seguire l'ordinario della litania. Mentre il Diacono canta le invocazioni ai santi, il sacerdote legge sottovoce la colletta a braccia aperte:
S. Liberaci, o Signore, da tutti i mali: passati, presenti e futuri: salvaci, Signore Dio nostro, dalla spada, dai flagelli della natura, dalla fame, dalle diaboliche tentazioni e dai malanni del corpo, per la Redenzione di nostro Signore Gesù Cristo e Figlio tuo, che vive e regna con Te nell'unità dello Spirito Santo, unico Dio, per tutti i secoli dei secoli. Amen.  Si inchina alla mensa.

LETTURE

Quando il diacono rientra in altare, Il suddiacono o il lettore si avvicina al sacerdote e domanda come di consueto la benedizione, poi si reca nella navata e rivolto al presbiterio legge la lezione: Numeri 22:1-6.
Dopo l'Antico Testamento, il lettore rientra in altare e il coro canta il graduale:
Alleluia, Alleluia / La Voce del Signore è sopra le acque / Alleluia, Alleluia ; Disse il Signore Gesù: da colui che in me avrà fede / sgorgherà acqua viva. Alleluia Alleluia!
Come di solito il Diacono prende la benedizione e con la processione dell'Evangelo e poi il canto della pericope: Giovanni 7:37-39.

SECONDO ESORCISMO

Quando il diacono è rientrato, due accoliti conducono l'acqua nel presbiterio ai lati dell'altare. Il sacerdote divide le acque con la mano tracciando segni di croce, dicendo:
S. Esorcizzo te, creatura d'acqua, nel nome del Padre +, del Figlio + e dello Spirito Santo + : sii non foriera di demoni, ma di virtù e d'onore a coloro che ti ricevono, nel nome di Gesù il Nazareno, il Figlio del Dio Vivo, sia tu, acqua, purificazione e santificazione di tutti gli uomini, e che Dio si degni attraverso se ti mandare a tutti la Sua Grazia. Invoco Te, Padre + Onnipotente: degnati per la tua benevolenza di benedire e santificare ancora questa creatura: ovunque essa sarà aspersa, un esercito di angeli accorra. Per Colui che verrà a giudicare i vivi e i morti, e tutto il mondo con il fuoco.
R. Amen.
S. Ti benedico, creatura di sale, nel nome del Padre +, del Figlio + e dello Spirito Santo + : tu sei difatti stato creato per santificare il genere umano qual materia di sacramento. O Signore, Trinità santa, rendi questo sale + un efficiente santificatore. Per Colui che verrà a giudicare i vivi e i morti, e tutto il mondo con il fuoco.

BENEDIZIONE

Il sacerdote prende il sale:
S: Il Signore e Salvatore Gesù Cristo, + il quale è Asceso al cielo, ha mandato nel mondo i suoi Apostoli dicendo: siate il sale della terra. Poi unisce il sale all'acqua dicendo: sia questa commissione nel nome del Padre +, del Figlio + e dello Spirito Santo + : per virtù di nostro Signore Gesù Cristo, cui spetta ogni onore e gloria, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

PREFAZIO DELL'ACQUA

S. ( verso il popolo) Il Signore sia con voi.
R. E col tuo Spirito.
S. In alto i nostri cuori!
R. Sono rivolti al Signore! ( il sacerdote si volta all’altare)
S. ( unendo le mani, si inchina) Rendiamo Grazie al Signore nostro Dio.
R. E’ cosa buona e giusta.
S. ( alzando le braccia) E’ veramente cosa buona e giusta, nostra gioia e fonte di salvezza, rendere grazie sempre e in ogni luogo a Te, Signore Dio, Verbo coeterno al Padre, Creatore della Natura, Tu che nell'acqua hai nascosto i misteri più santi, la generazione secondo carne e la nascita nel Battesimo, tu che per primo elemento creasti l'acqua e l'hai abitata con miriadi di creature, Tu stesso hai voluto esser immerso nel Giordano per l'economia della Salvezza; Tu hai predisposto che le navi attraversino il mare, le barche i fiumi, che i campi crescano per mezzo della pioggia e che tutta la natura si rinnovi attraverso la creatura d'acqua; A Te ci rivolgiamo: tu che hai purificato, benedetto e santificato quest'acqua, concedici che attraverso l'assunzione di questo elemento o la sua aspersione o ogni suo uso sia a purificazione, benedizione e santificazione nostra, Tu che vivi e regni col Padre tuo e con lo Spirito Santo, unico Dio in sostanza e trino nelle Persone, per tutti i secoli dei secoli.
R. Amen.

Coro: Veramente tremendo, incommensurabile / e giusto è lodarti e cantarti / in ogni luogo del tuo dominio, / o Dio nostro.

COLLETTA

S. O Dio Onnipotente ed Eterno, tu sai che la natura umana non può nascondersi a lungo dalla tentazione e dal peccato, da tutti i demoni che ci assalgono. Dacci o Signore la solidità del corpo e della mente, così da poter sopraffare tutte le passioni che ci travolgono; Per Gesù Cristo nostro Signore e Figlio Tuo, che vive e regna con Te nell’unità dello Spirito Santo, ora e sempre, nei secoli dei secoli.
R. Amen.

INCENSAZIONE DELLA CROCE

Il Diacono reca la Croce da benedizione con un velo prezioso o un cuscino, mentre il suddiacono la incensa e una piccola processione li accompagna. Il Sacerdote riceve il turibolo dal suddiacono e la incensa cantando:
S. Attraverso il Legno beato, o Salvatore, hai redento il mondo. Gloria a Te, Cristo Signore, Gloria a te.
Il clero riverisce la croce baciandola, poi il sacerdote la immerge nell'acqua dicendo:
S. Per mezzo del Legno amaro rendi dolci le acque: benedici e santifica, o Signore, le tue creature. commissione nel nome del Padre +, del Figlio + e dello Spirito Santo + Amen.

DISTRIBUZIONE E CANTO DELLA TEOFANIA

Il sacerdote inizia a distribuire l'acqua benedetta al popolo, esclamando: venite a prendere l'acqua del Signore. Il coro canta: Cristo viene battezzato / alleluia! Il Re eterno / si lascia battezzare / da Giovanni il pio Precursore, / il Giordano è confuso, / e la Voce del Padre ha esclamato: / Ecco mio Figlio. Cristo viene battezzato / alleluia!

CONCLUSIONE DEL PREFAZIO

S. ( a braccia tese verso l'altare ) Veramente degno, giusto e santo è benedirti, lodarti e cantarti in ogni luogo del tuo dominio, Signore, Tu che sei senza posa esaltato dai Serafini, acclamato dai Cherubini, e senza fine onorato da ogni celeste potenza: tutti con gioia ti cantano, alla qual gioia ci uniamo umilmente lodandoti dicendo:
Coro: Santo, Santo, Santo, Dio Signore degli Eccelsi. I Cieli e la Terra sono pieni della tua Gloria. Osanna a colui che viene nel nome del Signore. Osanna negli Eccelsi.
S. Terribile, doveroso e santissimo è servirti, Signore Dio nostro: purificaci da ogni fiamma del peccato che brucia l'anima: che possiamo noi tuoi servi esserti sempre più vicino e ricordando il Battesimo possiamo noi vivere lontani dai peccati e giungere alla vita eterna. Amen.

PADRE NOSTRO

Il sacerdote si volta verso i fedeli ed esclama:
S. Preghiamo come il Cristo ci ha insegnato.  Tutti recitano il Pater.
R. Amen. (Il prete si volta all'altare).
S. Salvaci, Signore Dio nostro.
R. Salva, Signore, il tuo popolo.
S. Benedetto il Signore in ogni tempo.
R. Ora e sempre nei secoli.

SECONDO VANGELO

Il Diacono prende una seconda benedizione e legge il Vangelo dalle porte sante verso il popolo: Luca 3:21-4:7.

TE DEUM

Il coro canta il Te Deum.
Noi ti lodiamo, Dio,
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre,
tutta la terra ti adora.
A te cantano gli angeli
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo
il Signore Dio dell'universo.
I cieli e la terra
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli
e la candida schiera dei martiri;
le voci dei profeti si uniscono nella lode;
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico Figlio
e lo Spirito Santo Paraclito.
O Cristo, re della gloria,
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre
per la salvezza dell'uomo.
Vincitore della morte,
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre.
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.
Soccorri i tuoi figli, Signore,
che hai redento col tuo Sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria
nell'assemblea dei santi.
Salva il tuo popolo, Signore,
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo,
lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore,
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia:
in te abbiamo sperato.
Pietà di noi, Signore,
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza,
non saremo confusi in eterno.

ASPERSIONE DELL'ACQUA

Il sacerdote riceve il recipiente con l'Acqua Santa e asperge prima l'altare su tutti i lati, poi il clero partendo dai gradi più alti, poi il coro e infine il popolo. Per primo, mentre benedice tramite acqua, intona l'antifona che segue, e il coro e il popolo continuano a cantarla. Nell'uso monastico il popolo si mette in fila dinnanzi alla balaustra o alla separazione per ricevere personalmente lo spruzzo d'acqua, e vengono spruzzati anche i locali dell'edificio.

ANTIFONA:
Sacerdote: aspergimi, O Signore tutti: di issopo, e sarò puro. Lavami, Signore, e sarò più bianco della neve. Abbi misericordia di me o Dio, in accordo con la tua amorosa compassione. Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, come era in principio e ora e sempre, per tutti i secoli dei secoli. Amen. Aspergimi di issopo, Signore, e sarò più bianco della neve.
Dopo aver benedetto il popolo, il sacerdote lascia l'aspersorio e a braccia aperte verso l'altare dice:
S. Mostraci, Signore, la tua misericordia.
R. Benedici, Signore, nel mezzo del tuo Tempio.
S. Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo.
R. Com'era in principio ora e sempre, per tutti i secoli dei secoli. Amen.

SERMONE

Se il sacerdote vuole, può tenere un sermone.

CONCLUSIONE DELL'OFFICIO

S. Verso l'altare. Stendi sul tuo popolo, Signore, la tua misericordia.
R. Salvaci, Signore nostro.
S: Esaudisci, o Signore, la mia supplica.
R. Alle tue orecchie giunga il mio grido.
S. (senza voltarsi) Il Signore sia con voi.
R. E col tuo spirito.
S. Preghiamo. Ascolta, o Signore, la mia supplica. Ti prego di benedire, santificare, proteggere e guidare i tuoi servi che sono qui e ovunque per ricordare il Battesimo del Cristo tuo Figlio e nostro Signore, che vive e regna con Te nell'unità dello Spirito Santo, ora e sempre nei secoli dei secoli.
R. Amen.
S. ( si volta ) La benedizione di Dio, Padre , Figlio + e Spirito Santo sia con voi e con voi rimanga sempre.
R. Amen.
S. Andiamo in pace.

R. Nel Nome di Cristo. 

Commenti

  1. Fu abolita nel 1890 dalla Congregazione Vaticana dei Riti.

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  2. Una parte però è sopravvissuta all'inizio della messa cantata

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