L'arrivo del Vescovo in parrocchia: etichetta

Quando un vescovo visita la tua parrocchia, ricordati che è un essere umano come te. Fatto ciò, tributagli onore e rispetto per il suo officio e per il ruolo pastorale che ricopre nei tuoi riguardi, chiedendo la sua benedizione. Generalmente, tuttavia, il vescovo non arriva quando gli pare, ma segue una etichetta, un rito d'ingresso in chiesa, che ha le sue regole e le sue forme, a volte perfino codificate nei libri liturgici. Pertanto, ho cercato di trascrivere - seguendo la memoria - un normale ingresso episcopale così come li ho visti fare nelle parrocchie dove ho vissuto. 

Quando il vescovo arriva in chiesa, si suonano le campane a festa e le porte della canonica si spalancano. Nel nartece o ancor meglio fuori dall'edificio attendono il presule tanto il rettore della chiesa quanto tutto il clero e i fedeli che sono accorsi, in particolar modo quelli prescelti per condurre i doni al vescovo.
Il sacerdote, già vestito coi paramenti, riceve il vescovo baciandogli la mano dopo aver chiesto la sua benedizione, lo ringrazia della visita e gli fa auguri di molti anni; dopodiché, avendo secondo l'etichetta presentato il ministero che sta compiendo e le novità della parrocchia, il sacerdote lascia che il resto del clero prenda la benedizione vescovile e che i fedeli presentino i doni, solitamente un dolce locale, dei fiori e un prodotto del luogo (alle volte soppiantato da un artòs, il pane pasquale): i fiori particolarmente sono soliti portarli i bambini.
Se il vescovo non celebra, egli benedice la folla e poi si siede in cattedra. Se invece è primo celebrante,  fatta la ricezione alle porte della chiesa, si effettua l'entrata e i diaconi preparano gli incensieri, il dikirion e il trikirion mentre il coro canta la Grande Dossologia e il vescovo si pone nel centro della navata.

I suddiaconi svestono il vescovo del copricapo e del mantello, vestendolo poi coi paramenti episcopali mentre un sacerdote recita ad alta voce al posto suo le preghiere sacerdotali di vestizione. Nel frattempo, i due diaconi dalle porte sante incensano il vescovo; conclusa la vestizione, i due diaconi recano il dikirion e il trikirion fino al vescovo, il quale li prende e voltandosi lentamente benedice tutti i lati della chiesa, per poi salire in altare e ha inizio la celebrazione

Il rito di vestizione dell'episcopo effettuato nella Cattedrale di San Giorgio a Venezia, del Patriarcato Ecumenico.

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