Di San
Vincenzo da Lerino (+450), Commonitorium,
I,23.
Un progresso della
religione ci può essere nella Chiesa di Cristo?
Certamente, e un progresso molto grande. Chi infatti potrebbe avere così poca fiducia negli uomini ed
essere tanto esigente con Dio da tentare di negarlo? A condizione però che si tratti veramente di un
progresso nella fede e non di un cambiamento. E' caratteristico del progresso,
che ogni realtà si sviluppi intrinsecamente,
mentre il cambiamento implica il passaggio di una data cosa a qualcos'altro di
diverso. Occorre dunque che in ciascuno e in tutti, in ogni uomo come in tutta
la Chiesa, l'intelligenza, la scienza e la sapienza crescano e progrediscano
intensamente, nel corso delle età e delle generazioni. Ora questo progresso deve compiersi
tuttavia secondo la sua propria natura e cioè nello stesso senso, secondo
gli stessi dogmi e lo stesso pensiero. La vita religiosa delle anime imiti la
maniera di crescere del corpo, le cui parti, pur crescendo e sviluppandosi con
gli anni, restano tuttavia sempre le stesse. C'è molta differenza tra la prima
adolescenza e l'età matura: ma in seguito quelli
che sono stati giovani diventeranno vecchi. Uno stesso individuo si trasforma
nella statura e nell'aspetto, ma rimane sempre uno e identico nella natura e
nella persona. Le membra dei neonati sono minuscole e quelle dei giovani
grandi, ma si tratta sempre delle stesse membra. Il loro numero è uguale tanto nei bambini che
negli adulti: e se ve ne sono alcune che appaiono a un'età più matura, tuttavia erano già esistenti potenzialmente
nell'embrione. Quindi nei vecchi non c'è niente di diverso da quello
che, già in germe, era nei bambini.
Non vi può essere perciò il minimo dubbio: è questa la norma di ogni
autentico progresso, questo il modo di crescere regolare e armonioso. Il
progredire degli anni comple1a sempre nei più grandi quelle parti del corpo
che erano già state abbozzate dalla
sapienza del creatore nei piccoli. Se poi un essere umano viene ad assumere un
aspetto diverso da quello proprio alla sua specie, se i,1 numero delle sue
membra aumenta o diminuisce, necessariamente l'intero corpo muore o diventa
mostruoso o per lo meno s'indebolisce. Così è bene che anche i dogmi della
religione cristiana seguano questa legge di 'Crescita, in modo da consolidarsi
col passare degli anni, svilupparsi a loro tempo e approfondirsi nel corso
delle generazioni... I nostri padri anticamente hanno seminato nel campo della
Chiesa il buon grano della fede: sarebbe illogico e ingiusto che noi, loro
discendenti, raccogliessimo il subdolo errore della zizzania al posto della
pura verità del frumento seminato.
Piuttosto dal momento che la natura dei primi chicchi non è diversa da quella degli
ultimi, è logico e normale 'Che
raccogliamo il frutto del buon grano che è il dogma e che proviene dalla
crescita della dottrina seminata. Così quando qualcuno di quei primi semi si sviluppa col
passare del tempo e ora viene fertilizzato e cresce, niente tuttavia si cambia
della caratteristica propria del seme.
Commenti
Posta un commento