Sermone sulla penitenza (San Leone Magno)

Ciò che segue è un estratto da uno dei sermoni di san Leone il Grande, papa di Roma.

solo i vescovi, i sacerdoti e i diaconi devono purificarsi da tutte le macchie, ma l'intero corpo della Chiesa e tutti quanti i fedeli: perché il Tempio di Dio, che ha come base il suo stesso fondatore, deve essere bello in tutte le sue pietre e luminoso in ogni sua parte... Certamente non si può intraprendere, né terminare la purificazione di questo tempio senza il suo costrutto re, tuttavia colui che lo ha edificato gli ha dato anche la capacità di trovare il proprio perfezionamento con la propria opera. Infatti per la costruzione di questo tempio è stato usato materiale vivo e dotato di ragione, che lo Spirito della grazia incita a cementarsi spontaneamente in un unico blocco. Questo materiale è stato amato e ricercato da Dio perché imparasse a cercare e ad amare, lui che non sapeva né cercare né amare, come dice l'apostolo Giovanni: Noi perciò amiamoci, poiché Dio per primo ci ha amati (I Gv. 4, 19). Dunque, poiché tutti i fedeli, nel loro insieme, e ciascuno in particolare, sono un solo e identico tempio di Dio, è necessario che questo sia perfetto in ciascuno, come deve essere perfetto nel suo insieme. E anche se la bellezza non è uguale in tutte le membra, né i meriti sono identici in una così grande varietà di parti, il legame della carità crea tuttavia la comunione nella bellezza. Coloro che sono uniti da un amore santo, anche se non partecipano ai medesimi doni di grazia, si allietano tuttavia reciprocamente dei loro beni; ciò che essi amano non può essere loro estraneo, perché trovare la gioia nel progresso degli altri è un modo per accrescere la ricchezza del proprio essere.

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TRATTO DA:
San Leone Magno, papa di Roma (+461), Sermone XLVIII, 1. 

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