Benedizione delle icone dall'Eucologio greco del 1730

Presentiamo in traduzione una preghiera di benedizione delle icone secondo l'Eucologio greco del 1730.

BENEDIZIONE DI UNA ICONA
secondo l'Eucologio greco del 1730 [1]


Il sacerdote unge col sacro crisma i quattro angoli della icona, dopo che la stessa ha riposato una notte intera sopra il santo altare.

Passata la notte dunque, condotta nel centro della chiesa, l'icona è unta e poi benedetta in questo modo:

S. Preghiamo il Signore.
C. Kyrie eleison.
S. Signore nostro Dio, Padre del Salvatore nostro Gesù Cristo, poiché hai dato al tuo servo Mosé l'ordine di creare la figura dei Cherubini per l'Arca che riposava nella tua Tenda, e per questo noi continuiamo la tradizione delle immagini sante commemorando coloro che vi rappresentiamo: noi ti preghiamo, o Signore Sovrano nostro, di mandare la grazia del tuo Spirito + su questa icona, assieme ai tuoi santi angeli, così che ogni preghiera che vi sarà offerta davanti potrà essere portata all'altare celeste della tua gloria, per la grazia, la filantropia e la compassione del tuo Figlio Unigenito, Dio e Salvatore nostro Gesù Cristo, il Filantropo. Poiché tuo è l'onore, tue sono la potenza e la gloria, Padre, Figlio e Spirito Santo, ora e sempre nei secoli dei secoli.
C. Amen.

L'icona viene poi venerata dai fedeli e posta nel luogo designato.

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1) Euchologe selon le rituel des Grecs 2, J. Goar, éd., Venise, 1730, p. 672.

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