La Nascita della Vergine Maria

Estratto dall'Omelia del padre Efraim di Vatopedi (Monte Athos) in occasione della Natività della santissima Deipara, 8 (21) Settembre. 

La Santissima (Vergine) ha un ruolo centrale nel culto ortodosso. Le feste per la Madre di Dio dividono l'anno, il quale inizia con la festa della Nascita della Deipara e termina con la sua Dormizione. Per usare le parole di sant'Andrea di Creta, << celebriamo la festa della gioia universale, giacché è la porta per tutte le altre feste, preludio al mistero di Cristo >>. La Madre di Dio è il compimento, l'atto finale dell'Antico Testamento come preparazione pedagogica dell'umanità nell'accoglimento del Verbo Incarnato. Molti passaggi dell'Antico Testamento prefigurano, profetizzano e parlano della nascita della Vergine. La Madre di Dio è la linea che demarca il Nuovo e il Vecchio Testamento. Dio prese "forma di servo" (Filippesi 2:7) dalla più grande delle donne, dalla più perfetta, pura, illibata donna che fosse mai nata, la quale era attesa da ogni creatura, in Cielo e sulla Terra. 


L'icona della festa

Oggi la sterilità di Anna viene superata e nasce la "attesa del mondo" come la descrisse san Cirillo di Alessandria. Molte volte Dio operò simili miracoli: Sara, moglie del patriarca Abramo, Rebecca, moglie di Isacco, Anna, madre del profeta Samuele. Ma questi miracoli sono molto diversi dal miracolo della nascita della Madre di Dio: solo la figlia di Gioacchino e Anna è "la piena di grazia", e fu resa Madre del Signore nello stupore di Angeli e uomini. La Santissima Madre non è nata immacolata, come credono erroneamente i cattolici: essa fu concepita castamente da Gioacchino e Anna che si unirono uno all'altra in modo puro, ma affinché la Vergine fosse libera del peccato ancestrale, avrebbe dovuto nascere a sua volta da qualcuno che ne fosse privo, ovvero avrebbe potuto nascere solo da Cristo. E questo non è possibile. 

I santi genitori della Madre di Dio, sterili per cinquant'anni, hanno avuto una pazienza irrimovibile e una ferma fede, cosa difficilissima, comportamento che dovremo imparare anche noi, ad avere fede e non lasciarci scoraggiare nella buona battaglia dalle armi del nemico. Spesso diventiamo ansiosi, non vediamo frutti spirituali immediati, non percepiamo la grazia, ci diciamo che non abbiamo realizzato nulla, e cadiamo. E cosi il nostro zelo si spegne, perdiamo tutto il nostro attivismo ascetico. 

In effetti prima che Dio ci benedica con un dono, ci mette alla prova. Il risultato di come agiamo alla prova determina se siamo o meno pronti a ricevere questo regalo divino. E così anche noi, cari fratelli, se accettiamo con pazienza di aspettare, Dio ci consentirà una crescita spirituale. Preghiamo la Madre di Dio e la sua madre Anna, guarita dalla sterilità, affinché Dio ci guarisca dalla sterilità del cuore e possa donarci frutti spirituali maturi. 

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