Ha fatto scalpore, recentemente, la notizia che dei cattolici tradizionalisti abbiano buttato nel Tevere le divinità pagane mostrate in chiesa al "sinodo amazzonico". Dal blog del monastero di santa Elisabetta a Minsk riceviamo un interessante catalogo di santi, quelli responsabili della distruzione di templi e luoghi di culto pagani, nonché di statue e immagini idolatriche. Questo non perché il cristianesimo debba essere una religione di guerra, ma perché l'insegnamento della fede prevede anche la forza di abbandonare le brutte abitudini e quindi, per necessità, anche la rielaborazione del nostro passato. La distruzione di idoli e templi pagani è parte della Storia della Chiesa e della vita dei santi, i quali furono pronti a tutto per mostrare la verità. La distruzione delle immagini pagane fu uno degli atti più coraggiosi di questi santi, perché dimostrarono che si era pronti a tutto, perfino a subire la morte, per dimostrare che Cristo è l'unica via di salvezza.
Re Ezechia (+687 A.C.)
Il re di Giuda, Ezechia, ci fornisce un pretesto biblico per la distruzione degli idoli (cfr. 2Re 18-20). Noi magnifichiamo qual santo questo re ebreo perché ha restaurato nell'Antica Legge il culto all'unico Dio, invece di favorire l'idolatria. Questo re distrusse anche il serpente bronzeo di Mosè, perché era diventato un idolo e non più uno strumento (perché ricordiamoci sempre che le icone e le immagini sacre sono strumenti) per la venerazione e l'adorazione del Dio vero.
Re Giosia (+609 A.C.)
Allo stesso modo del suo predecessore, anche re Giosia purificò la fede di Israele dalle contaminazioni esterne, specialmente quelle importate dai culti delle regioni circostanti, e fece ricostruire il tempio, che era ridotto in misere condizioni.
Il Signore Gesù Cristo nostro Salvatore
Secondo la Tradizione della Chiesa, durante la Cristoforìa (il nascondimento del Signore in Egitto a causa della persecuzione di Erode), al passaggio di Cristo e della sua purissima Madre, le statue degli idoli egiziani cadevano o si spaccavano. Questi eventi sono tradizionalmente cantati nell'Acatisto alla Madre di Dio.
L'Apostolo Paolo di Tarso (I secolo dell'Era Cristiana)
San Paolo è famoso per aver condotto i nuovi cristiani di Efeso a bruciare i libri pagani e i tomi di incantesimi (Atti 19:11-20), e così la Fede prevalse in quella città.
L'Apostolo Giovanni Evangelista (+97 d.C.).
Secondo la Tradizione, san Giovanni fu esiliato a Patmos perché gli idoli crollavano su se stessi per mezzo della sua sola preghiera.
I Martiri Floro e Lauro (II secolo d.C.)
Questi due santi vivevano a Ulpiana (oggi Kosovo) ed erano degli operai nella cava di pietra della città. Poiché quelle pietre erano state usate per costruire un tempio pagano, i due martiri decisero di dare tutto il ricavato della loro fatica ai poveri, e poi guidarono la comunità cristiana dell'epoca a spaccare le statue degli idoli ed eressero nel centro del tempio una Croce. I 300 cristiani di Ulpiana furono massacrati, insieme con Floro e Lauro.
Abercio vescovo di Ierapoli, pari agli Apostoli (+167 d.C.)
Al pio vescovo di Ierapoli apparve in sogno un Angelo, il quale gli comandò di distruggere gli idoli dei templi della città. Abercio obbedì e poi si consegnò spontaneamente alle autorità, le quali lo avrebbero martirizzato, se il santo non avesse nel frattempo liberato tre fanciulli ossessi compiendo così un miracolo.
Giuliano di Dalmazia, martire (+160 d.C.)
Questo giovane uomo fu torturato per giorni poiché, per mezzo della sola preghiera, aveva fatto crollare il tempio di Serapide. I romani credevano che questi fosse un mago e lo vessavano per ottenere la ricostruzione del tempio, ma ovviamente questo non avvenne mai.
Santa Venera, martire (+170 d.C.)
La vergine e martire Venera convertì molti pagani al cristianesimo e si rifiutò di offrire sacrifici agli idoli. Fu obbligata ad entrare nel tempio di Apollo ed ella fece il segno della croce verso la statua del dio, la quale collassò ai suoi piedi. I pagani misero così la pia ragazza a morte.
Santa Glicheria martire (+177 d.C.)
Questa giovanissima martire era la figlia di un ufficiale romano, e professava il Cristianesimo in segreto. Obbligata a recarsi ad una grande festa in onore di Giove, la ragazza raggiunse la statua della divinità e la rovesciò a terra, dichiarandosi cristiana. La folla la martirizzò.
San Caralampo (+202 d.C.)
A 113 anni d'età, san Caralampo fu arrestato e costretto a venerare gli idoli, ma rifiutò. La figlia dell'imperatore Severo - di nome Gallina - colpita dalla testimonianza dell'anziano cristiano, lo liberò e insieme a lui distrusse gli idoli che erano stati condotti dinnanzi a loro.
Santa Cristina di Tiro (III secolo)
La beatissima Cristina fu introdotta al cristianesimo da un Angelo, che si palesò ad essa per la sua profonda ricerca interiore della Verità. A seguito della visione, gettò i suoi idoli dalla finestra e fu notata dai vicini, i quali la denunciarono. Il governatore la rinchiuse in prigione e successivamente la martirizzò mozzandole la testa.
Santa Tatiana di Roma, diaconessa (+225 d.C.)
Tatiana era una fervente donna ordinata diaconessa, e professava la sua religione in segreto. Fu arrestata dai romani che la trovarono mentre amministrava il suo ministero e fu condotta al tempio di Apollo per offrire un sacrificio agli idoli. Santa Tatiana si inginocchiò a pregare e un terremoto scosse la città di Roma, la statua dell'idolo si riversò a terra e schiacciò alcuni sacerdoti pagani. Ovviamente, i soldati romani la resero martire tagliandole la testa.
San Polieucto di Mitilene, il soldato (+255 d.C.)
Il legionario romano Polieucto era un cristiano armeno. Durante una processione di dodici divinità pagane, egli saltò in mezzo alla processione e scaraventò le statue a terra. I suoi commilitoni lo arrestarono e poi lo uccisero.
Sant'Agata di Palermo (+251 d.C.)
La vergine Agata fu uccisa dalle autorità cittadine perché si rifiutò di sacrificare agli idoli. La sua agonia durò diversi giorni, durante i quali diversi terremoti scossero la città e diverse statue di dèi pagani caddero o si spezzarono.
San Vittorio di Marsiglia (+290 d.C.)
San Vittore fu un soldato romano di stanza a Marsiglia, in Gallia. Fu costretto dal suo comandante a recarsi con l'incenso dinnanzi alla statua di Giove ma il giovane legionario preferì il martirio, tirando giù dal piedistallo la statua, la quale si spezzò ai suoi piedi.
San Mocio di Amfipoli, ieromartire (+295 d.C.)
Il sacerdote cristiano Mocio si recò ad un baccanale - la festa del dio Dioniso - e predicò contro gli idoli. Rifiutandosi di venerare gli dèi pagani, fu arrestato dai romani e poi condotto a Bisanzio, dove fu martirizzato.
San Biagio di Sebaste, vescovo e martire (+316 d.C.)
Il vecchio e anziano Biagio viveva come eremita in una grotta ma fu arrestato dai romani, che si ricordarono di lui come vescovo dei cristiani di Sebaste quando era più giovane. Condotto a venerare gli idoli, si rifiutò e li rovesciò a terra. Per questo, fu martirizzato.
San Teodoro Stratilate, il "Generale" (+319 d.C.)
Il beatissimo Teodoro era comandante militare a Eraclea Pontica, quando Licinio iniziò la sua persecuzione. Il generale Teodoro promise a Licinio di rendere il "giusto trattamento" agli dèi pagani e invitò l'imperatore a casa sua, dove aveva fatto condurre tutte le statue d'oro e d'argento della città. In presenza dell'imperatore e dei suoi legati, il generale Teodoro fece a pezzi le statue degli dèi e diede i pezzi ai poveri affinché le vendessero. San Teodoro fu arrestato e condotto al martirio.
San Giorgio il Vittorioso (+303 d.C.)
Fra i molti miracoli nella vita di questo santo, dobbiamo assolutamente ricordare quello del tempio di Apollo, al quale fu condotto con la forza affinché offrisse l'incenso alla statua. Il santo fece un segno di croce verso l'idolo e poi gli parlò dicendo:
- Sei tu forse un dio?-
Ma il demonio che era all'interno della statua gli rispose dicendo:
- no, non sono Dio, e neppure gli altri come me sono dèi. Il Dio vero è Colui che tu predichi.-
A quel punto gli idoli del tempio crollarono su se stessi e si fecero polvere, e gli spiriti impuri abbandonarono quel luogo.
Sant'Elena l'Imperatrice (+329 d.C.)
La pia madre di san Costantino è famosa anche per aver distrutto i templi di Gerusalemme al fine di ritrovare la vera Croce. I templi di Afrodite e Zeus vennero demoliti al loro posto costruite basiliche e chiese.
Santa Nina di Georgia (+332 d.C.)
La santa Nina, colei che cristianizzò la Georgia, era nativa della Cappadocia. Un giorno si recò insieme con un gruppo di georgiani nella sua terra d'adozione e vide grandi folle che si inchinavano al falso dio Armazi. Ella pregò ferventemente per la conversione del popolo, e un grande vento si alzò e fece cadere le statue, e i georgiani si ravvidero.
San Nicola vescovo di Mira (+345 d.C.)
San Nicola, veneratissimo in tutto il mondo cristiano, è un santo dai molti miracoli e dalle molte storie. Pochi sanno che passò diverso tempo a pregare rivolto verso i templi pagani per liberarli dai demoni, e per trasformarli in chiese. Molti miracoli sono testimoniati nella sua Vita di idoli collassati su se stessi e su spiriti che abbandonavano gli edifici da lui esorcizzati.
San Spiridione il Taumaturgo (+348 d.C.)
San Spiridione fu fatto vescovo di Trimitunde dopo la morte della sua sposa, al tempo di san Costantino il Grande. Ad Alessandria d'Egitto si era riunito un Concilio per decidere cosa fare dei templi pagani, i quali crollarono tutti nel medesimo giorno. Tranne uno. Il papa di Alessandria ricevette in sogno una visione nella quale gli angeli gli chiedevano di chiamare san Spiridione per cacciare l'ultimo demone dalla città. Non appena il beatissimo Spiridione toccò terra dalla nave, l'ultimo tempio di Alessandria crollò su se stesso.
San Teodosio il Grande, imperatore dei Romani (+395 d.C.)
Mosso dalla fede, il beato Teodosio fu alacre esecutore dei comandamenti dei suoi padri spirituali, i quali gli chiesero di espellere il paganesimo dall'Impero. Proibì i Giochi Olimpici, distrusse molti templi pagani, e sconfisse diverse ribellioni pagane all'interno dei confini dell'Impero, risultando sempre vittorioso.
San Porfirio di Gaza, Vescovo e Confessore (+420 d.C.)
Come vescovo della città, Porfirio organizzò la distruzione della vecchia e dismessa Acropoli. Sotto la sua direzione furono smantellati i templi di Afrodite, Zeus, Persefone, Apollo ed Ecate. Al loro posto fu eretta la grande basilica della città. Il marmo dei templi fu usato per la costruzione della cattedrale, le statue degli idoli furono date alle fiamme in piazza.
San Gregorio Magno, papa di Roma Antica (+604 d.C.)
San Gregorio di Roma è stato un grande teologo e un missionario. Spedì il suo figlio spirituale Agostino qual vescovo di Canterbury, in Inghilterra meridionale, per evangelizzare gli anglo-sassoni, caduti nell'apostasia e nel paganesimo. Nelle sue lettere troviamo molte raccomandazioni di bruciare gli idoli pagani e di costruire chiese sulle spoglie dei templi distrutti.
San Benedetto da Norcia (+547 d.C.)
Il monaco Benedetto, fondata Montecassino, si recò nei templi pagani della regione per espellervi i demoni e per distruggerli. In particolare, sulla vetta del colle erano stati riattivati dalla popolazione pagana dei santuari a Giove, Apollo e un culto ai ciclopi presso le mura e il bosco "sacro". San Benedetto si recò là coi suoi monaci e distrusse i simulacri, e il tempio di Giove fu ristrutturato come chiesa dedicata a san Martino di Tours, mentre il tempietto di Apollo fu dedicato a san Giovanni Battista e vi fu costruito un battistero e una casa di preghiera.
San Benedetto da Norcia (+547 d.C.)
Il monaco Benedetto, fondata Montecassino, si recò nei templi pagani della regione per espellervi i demoni e per distruggerli. In particolare, sulla vetta del colle erano stati riattivati dalla popolazione pagana dei santuari a Giove, Apollo e un culto ai ciclopi presso le mura e il bosco "sacro". San Benedetto si recò là coi suoi monaci e distrusse i simulacri, e il tempio di Giove fu ristrutturato come chiesa dedicata a san Martino di Tours, mentre il tempietto di Apollo fu dedicato a san Giovanni Battista e vi fu costruito un battistero e una casa di preghiera.
San Romano di Rouen (+640 d.C.)
Nella Gallia romanizzata e già franca, il pio Romano era stato eletto vescovo di Rouen e i fedeli chiesero una prova della sua santità. Il vescovo si recò nel tempio di Venere presso l'anfiteatro, ormai in rovina, e tolse dall'altare pagano la statua della dèa. Come risultato della sua azione, l'intero edificio si ridusse in cenere.
San Bonifacio, vescovo e confessore (+754 d.C.)
Dall'Inghilterra il monaco Bonifacio si recò in Germania con la benedizione papale per evangelizzare i tedeschi ancora pagani e fu fatto vescovo. Un giorno si recò in un villaggio e predicò la Trinità. Poiché gli anziani del villaggio gli risposero che il Dio di Bonifacio era "invisibile" mentre la loro Quercia di Odino era un simbolo ben più reale, san Bonifacio abbatté la quercia a colpi d'ascia, dicendo loro "dov'è il vostro dio adesso?". Con il legno della quercia fu edificata la Croce innalzata sulla chiesa del villaggio.
San Michele, primo metropolita di Kiev (+992 d.C.)
San Fozio di Costantinopoli spedì san Michele, un siriano, come primo vescovo di Kiev, dandogli il rango di Metropolita. Sotto la sua guida il principe Vladimir accettò il battesimo e convertì il popolo russo. San Michele si rese famoso per la costruzione di chiese e la distruzione di templi slavi, aiutato da san Vladimiro.
Sant'Abramo di Rostov (+1077)
Questi era un pagano russo che si convertì all'Ortodossia e si fece monaco. Guidato da una visione mistica, abbatté la statua del dio Veles e il suo kapishche (santuario), al suo posto costruendo il Monastero della Teofania di Rostov, che esiste ancora.
Cosa possiamo imparare dalle Vite dei Santi? dovremmo anche noi iniziare a demolire gli idoli pagani del nostro tempo? Se non ne abbiamo il coraggio, almeno emuliamo i santi nel loro zelo per la predicazione della Verità. Emuliamoli nei loro digiuni, nelle loro penitenze, nei loro atti di coraggio contro il peccato.
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